Eccoci con la nostra rubrica settimanale dedicata ai cult del passato, questa domenica abbiamo deciso di continuare a parlarvi di uno dei primi film dei fratelli Coen. Oggi la nostra retro-recensione vi parla di Fargo, non il film più caratterizzante della carriera dei due fratelli, ma quello che li ha inseriti di diritto nell’olimpo dei più grandi registi di Hollywood
TITOLO ORIGINALE: Fargo. GENERE: drammatico, comico, grottesco. NAZIONE: Stati Uniti. REGIA: Joel e Ethan Coen. CAST: Frances McDormand, Steve Buscemi, William H. Macy, Peter Stormare. DURATA: 98 min. USCITA CINEMA: 1996.
Fargo ha da subito incontrato il favore di pubblico e critica. Presentato in concorso al Festival di Cannes del 1996 dove Joel Coen si aggiudicò la palma d’oro per la miglior regia, anche agli Oscar dello stesso anno il film è stato premiato per la miglior sceneggiatura originale e a Frances McDormand è andato il premio per la miglior attrice protagonista. Ma cosa rende Fargo un film cult da vedere ancora oggi? Scopriamolo nella nostra retro-recensione
Trama e trailer | Retro-recensione Fargo
Jerry Lundegaard è un impiegato in un autosalone del Minnesota, pieno di debiti e molto poco coraggioso, decide dunque di inscenare il rapimento della moglie per sottrarre al suocero i soldi del riscatto. Per il finto rapimento assolda due individui poco raccomandabili. Durante il rapimento le cose però non vanno come dovrebbero e i due vengono fermati per un controllo. Uno dei due uccide il poliziotto e due testimoni, trasformando il caso in un’indagine per omicidio. L’indagine viene affidata a Marge Gunderson (Frances McDormand) che dirige il locale posto di polizia, incinta al settimo mese. Marge è una donna arguta e perspicace e riesce attraverso varie indagini a risalire a Jerry e a tutto il losco affare creato. Una tragicommedia fatta di gesti efferati, incomprensioni e scene al limite dell’assurdo, costellate dal sagace black humor che caratterizza le sceneggiature dei fratelli Coen.Â
L’imprevedibile banalità del male | Retro-recensione Fargo
Fargo è un film tristemente divertente, tutto ruota attorno al confronto fra stupidità e intelligenza messo in atto nel momento in cui Marge Gunderson entra in scena ed inizia ad indagare. Il fatto che sia una donna al settimo mese rende tutto estremamente surreale e grottesco. Marge è ingenuamente intelligente, ossia non riesce a metabolizzare come sia possibile che degli uomini agiscano in modo così spietato per pura sete di denaro e il tutto è reso quasi comico dal suo smanioso appetito tipico delle donne in stato interessante, che però non esita ad appagare mentre guarda le foto dei massacri avvenuti con la naturalezza tipica di chi è abituato a vederne quotidianamente.
Marge è una donna arguta, non ci mette molto a tirare le fila dell’indagine, molte sono le scene che istintivamente portano alla risata ma lo spettatore si ritrova come trattenuto dal farlo. In questo è chiaro il talento dei fratelli Coen nel raccontare eventi tanto grotteschi in modo comico, il paesaggio innevato riporta quasi ad un altro capolavoro assoluto del cinema “Shining”, in particolare la scena finale in cui Jack Torrance è morto congelato fuori in giardino con un’espressione assolutamente esilarante dopo un film ricolmo di violenza e terrore. La regia è ottima, equilibrata e scorrevole. La fotografia è piacevole e quasi poetica nel mettere a contrasto il rosso del sangue al candido bianco della neve. Il comparto tecnico in toto è ben curato, in particolare le musiche e la colonna sonora riescono a scandire perfettamente i momenti di violenza e pathos lasciando però nel silenzio i momenti di climax.Â
Cosa è reale e cosa no? | Retro-recensione Fargo
Fargo si apre, infatti, con una scritta
Quella che vedrete è una storia vera – I fatti esposti nel film sono accaduti nel 1987 nel Minnesota. Su richiesta dei superstiti, sono stati usati dei nomi fittizi. Per rispettare le vittime tutto il resto è stato fedelmente riportato.
E si conclude così
Le persone e gli eventi rappresentati in questa produzione sono fittizi. Nessuna somiglianza con persone reali, vive o decedute, è intenzionale o dovrebbe essere desunta.
Questo perchè i fratelli Coen volevano poter portare in scena un’opera che il pubblico accettasse, suo malgrado, nonostante la violenza e l’assurdità di ciò che avveniva in scena. Il pubblico, come dichiararono, è portato ad accettare ciò che crede essere realmente accaduto più che il “malato” parto spontaneo di due menti geniali. Questo è ciò che rende il film un vero capolavoro, la caratterizzazione così accurata di personaggi che in realtà non esistono e la consapevolezza di poterli rendere credibili ad un pubblico che altrimenti non sarebbe riuscito ad empatizzare con loro in alcun modo, o anzi avrebbe condannato il film per la crudeltà con cui è stato scritto.Â
Talento indiscusso del cast selezionato
Ciò che rende Fargo un film da inserire nella leggenda è senza ombra di dubbio il cast. Dalla McDormand a Buscemi a Peter Stormare tutti i personaggi sono resi in modo eccellente. Non c’è esitazione nel interpretazione, non c’è una sbavatura. Frances McDormand riesce sempre a regalare personaggi meravigliosi, con una naturalezza e una bravura che l’hanno ormai consacrata fra le migliori interpreti del secolo scorso e attuale. Anche Stormare ha dato prova di un enorme bravura dovendo interpretare un personaggio tanto violento quanto stupido.Â
Se amate i fratelli Coen tanto quanto noi non dimenticate di leggere anche la retro-recensione de Il Grande Lebowski, un altro cult indiscusso scritto e diretto da loro.Â
Punti a favore
- Sceneggiatura brillante
- Attori di talento
- Fotografia interessante
- Colonna sonora perfetta
Punti a sfavore
- Nessuno degno di nota
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