Arkane Studios ha recentemente compiuto vent’anni e per l’occasione abbiamo deciso di dedicare uno speciale alla storia di questa software house
Arkane Studios è una software house francese fondata nel lontano 1999 a Lione. Ormai è passato moltissimo tempo dalla sua nascita e recentemente l’azienda ha festeggiato i vent’anni d’attività.
Al giorno d’oggi tutti i videogiocatori conoscono bene questa compagnia e i suoi ottimi titoli, ma non è stato sempre così. Arkane è cambiata molto nel corso del tempo, passando dai tunnel sotterranei di Arx Fatalis fino alle stelle di Prey. Per celebrare i progressi compiuti negli ultimi vent’anni, abbiamo deciso di dedicare uno speciale alla storia della compagnia.
La nascita dello studio
Raphaël Colantonio, il fondatore di Arkane, inizialmente era un dipendente presso gli uffici francesi di Electronic Arts. Durante la sua permanenza con EA, il suo compito era quello di occuparsi del controllo qualità e della localizzazione dei titoli di Origin System. I giochi di questa compagnia influenzarono molto Colantonio, che in futuro deciderà di applicare la filosofia dei loro immersive sim ai prodotti di Arkane.
Col passare degli anni i grandi nomi dell’industria, fra cui Electronic Arts, si stavano allontanando sempre di più da titoli come System Shock e Ultima. Questo cambiamento non piaceva affatto a Colantonio, che di conseguenza decise di lasciare il suo lavoro e fondare nel 1999 la propria casa di produzione di videogiochi: Arkane Studios.
Arx Fatalis – Speciale Arkane Studios: dal sottosuolo alle stelle
Arkane Studios era nata con un preciso obiettivo in mente: creare un nuovo sequel di Ultima Underworld: The Stygian Abyss. Colantonio era riuscito ad ottenere il pieno supporto di Paul Neurath, uno degli sviluppatori originali del titolo, ma i diritti erano in mano ad Electronic Arts e, visto che le due compagnie non riuscirono a trovare un accordo, il progetto venne accantonato. Di conseguenza Arkane Studios decise di avviare la produzione di Arx Fatalis, un seguito spirituale di Ultima Underworld che non aveva alcun legame diretto con l’IP di EA.
Arx Fatalis è un action RPG ambientato in un mondo fantasy dove il sole si è improvvisamente spento, costringendo tutte le razze del pianeta a spostarsi nel sottosuolo per sopravvivere. La storia del gioco è molto interessante, ma il suo più grande punto di forza è il vasto e pulsante mondo di gioco. Il titolo prende ispirazioni a piene mani dai classici immersive sim e permette al giocatore di interagire con l’ambiente in maniera estremamente profonda.
Al lancio Arx Fatalis venne accolto in maniera eccezionale dalla stampa specializzata, ma il responso del pubblico fu molto più freddo. Il titolo vendette un numero davvero esiguo di copie e dal punto di vista commerciale si rivelò un completo fallimento. Questo insuccesso segnò l’inizio di un periodo molto turbolento per la compagnia, ma come ben sappiamo alla fine sono riusciti a riprendersi nel migliore dei modi.
Il boom di Dishonored – Speciale Arkane Studios: dal sottosuolo alle stelle
Dopo aver rilasciato Arx Fatalis, per diversi anni Arkane Studios lavorò sotto alcuni dei più grandi nomi dell’industria videoludica. La compagnia partecipò allo sviluppo di giochi come BioShock 2 e Call of Duty: World at War, ma si occupò anche di diversi titoli che sfortunatamente vennero cancellati prima del lancio, tra cui uno spinoff della serie Half-life di Valve. Il progetto più utile alla crescita di Arkane però fu quello che gli venne assegnato da Ubisoft, cioè lo sviluppo di un nuovo Might and Magic con l’engine di Arx Fatalis.
Durante la produzione di Dark Messiah of Might and Magic, Colantonio si trasferì in Texas, per formare la sede di Austin della compagnia. Inoltre durante il suo soggiorno in america il presidente di Arkane ebbe l’opportunità di incontrarsi con Harvey Smith, il lead designer di Deus Ex. I due erano in contatto già da molto tempo e ora finalmente avevano l’opportunità di poter lavorare insieme.
All’inizio del 2010 la compagnia venne contattata da Bethesda, che gli chiese di sviluppare un titolo stealth ambientato nel Giappone Feudale. Colantonio e Smith avevano già lavorato insieme al concept di un gioco di questo tipo, quindi accettarono di buon grado il lavoro. Inoltre il publisher si fidava molto della capacità di Arkane e di conseguenza fornì loro la libertà di rinnovare l’idea iniziale di Bethesda, consentendogli addirittura di modificare il setting del gioco dal Giappone feudale a un’ambientazione steampunk ispirata alla Londra del XVII secolo. La produzione andò a gonfie vele e nel 2012 venne rilasciato Dishonored, un titolo che ridefinì il genere stealth e fece conoscere a tutti il nome di Arkane Studios.
Il periodo d’oro di Arkane – Speciale Arkane Studios: dal sottosuolo alle stelle
Dopo l’enorme successo di Dishonored Arkane aveva finalmente raggiunto la vetta, ma non aveva ancora intenzione di fermarsi. Poco dopo l’uscita del gioco Colantonio mise Smith a capo dello studio di Austin, mentre lui invece fece ritorno a Lione. Finalmente la compagnia aveva i mezzi necessari a mandare avanti contemporaneamente la produzione di diversi titoli ed iniziarono subito a lavorare a due nuovi progetti.
Capitanato da Colantonio, lo studio di Lione si dedicò allo sviluppo di Dishonored 2, un seguito del loro gioco di punta. Questo titolo porta avanti il concept del primo capitolo e lo evolve grazie all’aggiunta di nuove armi e abilità in grado di aumentare ancora di più le possibilità dei giocatori. Inoltre riesce a mantenere uno stile estremamente familiare nonostante l’improvviso cambio di ambientazione, questa volta ispirata alla Grecia e all’Italia.
In America invece lo studio di Austin da il via a un progetto completamene nuovo sotto la guida di Smith: Prey. Questo titolo si ispira fortemente ad Arx Fatalis, applicando la sua filosofia ad un contesto estremamente diverso. Il gioco è ambientato su di una misteriosa stazione spaziale dallo stile art déco, invasa da pericolosissimi alieni in grado di trasformarsi in oggetti inanimati. Il titolo lascia enorme libertà al giocatore e per proseguire è possibile utilizzare un’infinità di approcci completamente diversi l’uno dall’altro. Prey è veramente un gioco eccezionale e, nonostante venga spesso sottovalutato, di sicuro è uno dei migliori immersive sim degli ultimi anni.
Cosa ci aspetta ora?
Ormai sono passati vent’anni dalla nascita di Arkane e dal 1999 la compagnia è cambiata molto. Colantonio ha messo su famiglia e per questo motivo ha deciso di lasciare il posto di presidente. Anche senza il suo originale fondatore però Arkane Studios non si ferma mai, infatti lo studio di Lione è tuttora al lavoro sul suo prossimo titolo, Deathloop.
Il gioco è stato annunciato per la prima volta all’E3 del 2019 e narra la storia di due letali assassini intrappolati in un ciclo di morte e rinascita. Dopo l’annuncio non sono state rilasciate altre informazioni, ma siamo certi che il titolo rispecchierà appieno lo stile tipico dei giochi Arkane.
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