In attesa dell’uscita del gioco, ci permettiamo una riflessione, a tratti polemica, su Final Fantasy XVI e la sua natura action: è davvero morto il genere dei JRPG a turni?
Final Fantasy XV fu, per ogni appassionato del franchise, una cocente, amara e indiscutibile delusione. Non tanto per il gioco in sé, che diciamocelo non era poi nemmeno così male come A-JRPG, ma quanto per gli esiti di uno sviluppo travagliato e che aveva visto, fra i tanti inciampi, anche un cambio di director (da Tetsuya Nomura ad Hajime Tabata). Quello che sarebbe potuto essere il quindicesimo capitolo di una delle serie più amate di sempre non lo sapremo mai. Quello che è stato, invece, è un colabrodo in termini di lore e narrazione, accerchiata da una limitatezza strutturale che lo hanno semplicemente affossato come capitolo principale di Final Fantasy. Però, oh, rimane un buon A-JRPG se siete interessati.
Final Fantasy XVI non sarà un JRPG a turni, ma un action puro: è così sbagliato?
All’annuncio di Final Fantasy XVI, dunque, il cuore di tutti gli appassionati del franchise di Square Enix ha sobbalzato per due autentici motivi: paura ed attesa. Memori di ciò che fu (o, ribadiamo, non fu) Final Fantasy XV, tutti abbiamo temuto di ritrovarci di fronte a un capitolo principe spezzettato, bucato e terribilmente incoerente. Un timore che si è andato affievolendo con il proseguire dei trailer e che, di base, è stato limitato grandemente dalla presenza di una delle personalità più amate della cerchia Square Enix, Naoki Yoshida, eroe che ha salvato dal baratro più profondo Final Fantasy XIV e che, in questa nuova flotta, è producer. Come director, invece, troviamo Hiroshi Takasi. Nessuna traccia di Nomura, nel bene e nel male.
Dicevamo, la grande coerenza e la solidità che stanno alla base di Final Fantasy XVI l’abbiamo potuta esperire, finora, purtroppo solamente tramite i vari trailer e gameplay rilasciati da Square Enix nel corso del tempo. Riusciremo a dirvi la nostra in maniera più approfondita quando, all’avvicinarsi del lancio, potremo finalmente mettere mano al gioco. Vi chiederete allora il perché di questo speciale e la risposta è piuttosto diretta: il gameplay di Final Fantasy XVI non fa male a nessuno, né all’industria né tantomeno ai videogiocatori.
Turni non è ATB | Final Fantasy XVI e la morte dei JRPG a turni: è davvero così?
Se vogliamo essere realmente onesti, Final Fantasy ha abbandonato il classico schema dei combattimenti a turni con l’avvento di Final Fantasy IV e dell’Active Time Battle (ATB). Seppur sia poi vero che si è man mano andati in direzione degli Action-JRPG, fino ad arrivare a questo sedicesimo capitolo che strizza ampiamente l’occhio ad altri esponenti del genere (Devil May Cry in primis), i combattimenti a turni, quelli veri, sono finiti per Final Fantasy nel lontano 1991. E quindi perché lamentarsi ora della fine dei JRPG a turni classici, quelli che tanto sono stati amati nel corso del tempo e altrettanto sono stati bistrattati negli ultimi anni? E soprattutto: davvero il genere è finito?
In questo speciale vorremmo andare a vedere con voi, in brevi paragrafi, ben cinque diversi JRPG a turni che potreste sostituire a Final Fantasy XVI, se proprio siete così appassionati del genere. Questo perché, ad onor del vero, il mercato è pieno di grandi titoli e produzioni anche di un certo budget che potrebbero soddisfare il vostro illustre palato. Vediamoli insieme: sono cinque solo perché fare una lista eccessivamente lunga sarebbe stato deleterio, ma vi assicuriamo che cercando in rete ne trovereste molti altri. Quindi, sebbene non annoverati, menzioniamo Yakuza: Like a Dragon, Chained Echoes, la serie di Pokémon, quella di Fire Emblem e Triangle Strategy (sebbene lì sfociamo più nel tattico a turni) e molti, molti altri. Partiamo.
Persona 5 Royal | Final Fantasy XVI e la morte dei JRPG a turni: è davvero così?
Partiamo, ovviamente, col botto. Persona 5 Royal è a nostro parere (che trovate ampiamente esplicitato nella nostra recensione) uno degli esponenti del genere che qualsiasi appassionato dovrebbe giocare, esplorare e vivere. Avremmo potuto inserire anche Persona 3 o Persona 4 Golden, disponibili nell’Xbox Game Pass, ma riteniamo che il quinto capitolo sia il più vicino a quella soglia di “perfezione” che Atlus ha sempre voluto ricercare coi suoi titoli. Ed è anche, indiscutibilmente, il più mainstream anche in occidente. Provatelo, non ve ne pentirete: il suo mix unico di combattimenti a turni, interazioni sociali, esplorazione e storia coinvolgente, uniti a personaggi memorabili, uno stile artistico ed estetico fuori dal comune e una colonna sonora senza precedenti lo rendono uno dei migliori JRPG degli ultimi anni.
Shin Megami Tensei V | Final Fantasy XVI e la morte dei JRPG a turni: è davvero così?
Atlus ritorna in gran carriera anche in questa posizione, con Shin Megami Tensei V (qui la nostra recensione!). Attesissimo ultimo capitolo della serie di Devil Survivor, questa quinta iterazione vanta esattamente ciò che tutti gli appassionati hanno sempre ricercato negli Shin Megami Tensei: complessità. Si differenzia molto dalla serie dei Persona proprio per il mood più serioso, le tematiche più profonde e un gameplay decisamente meno permissivo rispetto allo spin-off. Consigliato a tutti coloro che vorrebbero vivere un’esperienza più “hardcore” (passateci il termine) dei Persona. E anche a tutti coloro che vogliono un JRPG a turni impegnativo, soddisfacente e contenutisticamente immenso.
Octopath Traveler – Bravely Default | Final Fantasy XVI e la morte dei JRPG a turni: è davvero così?
Di Octopath Traveler abbiamo parlato recentemente, a causa dell’uscita del secondo capitolo (qui la nostra recensione!), ma è uno dei JRPG a turni degli ultimi anni più riconoscibile dalla massa di videogiocatori, specialmente a causa del comparto grafico. L’accattivante resa estetica derivante dall’utilizzo del 2D-HD messa in campo da Square Enix e le meccaniche di gioco (sebbene derivative da un altro grande esponente del genere, sempre di Square Enix, ossia Bravely Default) lo rendono indiscutibilmente una manna dal cielo per tutti gli appassionati di turnistiche varie. Se riuscirete a soprassedere ad un’esperienza narrativa troppo frammentata, troverete decisamente pane per i vostri denti.
Soul Hackers 2 | Final Fantasy XVI e la morte dei JRPG a turni: è davvero così?
Torniamo da Atlus con Soul Hackers 2, titolo attualmente disponibile tramite il servizio di Xbox Game Pass. Altro giro, altro spin-off del franchise di Shin Megami Tensei, che stavolta punta tutto su una maggiore praticità d’uso. Soul Hackers 2 è decisamente un titolo più snello sia di Persona 5 sia di Shin Megami Tensei V, non si perde tanto in fronzoli ed è molto meno ricercato dei suoi due fratelli maggiori. Offre però una discreta alternativa per tutti coloro che sono alla ricerca di un buon JRPG a turni con lo stile tipico di Atlus: eccentrico al punto giusto. E poi dai, sta su Game Pass, provatelo.
Dragon Quest XI | Final Fantasy XVI e la morte dei JRPG a turni: è davvero così?
Infine: l’attuale re dei Dragon Quest. In attesa di Dragon Quest XII, l’undicesimo capitolo si è confermato, dopo varie riedizioni sulle varie piattaforme, come il più vasto, curato e valido di tutte le iterazioni del franchise (qui la nostra recensione!). Ricco di contenuti, con un mondo pieno di cose da fare, esperienze da vivere e mostri da sconfiggere, una narrativa che mantiene gli stilemi del genere rimanendo semplice, fruibile da tutti e in grado di alternare momenti di leggerezza a drammi esistenziali. Insomma: un Dragon Quest come Square Enix ci ha abituati a vivere e, attualmente, il miglior capitolo di tutto il franchise.
La finiamo qui
Insomma: il genere dei JRPG a turni è morto perché Final Fantasy XVI è diventato action puro? Assolutamente no. I franchise evolvono, per fortuna, ad ogni nuova iterazione e, purtroppo, può capitare che si allontanino da ciò che effettivamente cerchiamo nel medium. L’industria del videogioco si è però così espansa, nel corso dell’ultimo ventennio, da offrire una panoramica di alternative validissime anche fra le produzioni a budget più elevato. In questo articolo non abbiamo volutamente citato i titoli indie che rappresentano il genere, proprio per dimostrare che non bisogna necessariamente ricercare il particolare o l’ago nel pagliaio per trovare qualcosa che ci si addica. A volte, basta soltanto scansare il prosciutto dagli occhi. Ti aspettiamo, Final Fantasy XVI. E no, Square Enix non ha ucciso niente stavolta. Per ora, perlomeno.
Final Fantasy XVI sarà disponibile su PS5 a partire dal prossimo 22 giugno. Fateci sapere se acquisterete il titolo qua sotto nei commenti, noi continueremo a tenervi aggiornati con tutte le news, le guide e le recensioni a tema videoludico e tech! E se siete interessati a chiavi di gioco a prezzi vantaggiosi, vi consigliamo di dare un’occhiata al catalogo di Kinguin!
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