Scopriamo insieme, in questa recensione dedicata, quali sono i punti di forza e di debolezza di Octopath Traveler II, sequel del capitolo del 2018 targato Aquire e Square Enix, che ci porta nuovamente a vivere otto diverse avventure di otto distinti viandanti: e si va, nel continente di Solistia
Spesso ci capita di leggere pezzi d’opinione, news e articoli di varia natura che definiscono il genere dei “JRPG a turni di stampo classico” morto. Ogni volta la motivazione è diversa, in questi giorni sono state le ultime informazioni arrivate su Final Fantasy XVI, una serie che ha indiscutibilmente cambiato approccio nel corso degli ultimi 25 anni (e, per certi versi, anche fortunatamente) e che si è lasciata dietro quello stampo prettamente classico per passare via via a combattimenti sempre più action. La trasformazione di Final Fantasy è dunque la fine dei JRPG a turni? No, ovviamente, ma ci riserviamo il diritto di parlarne meglio in uno speciale dedicato che, chissà, forse verrà nel prossimo futuro.
A smentire ancor ulteriormente questa corrente di pensiero è l’uscita di Octopath Traveler II, sequel del primo capitolo del 2018 targato Aquire e Square Enix, arrivato recentemente su PC, PS5, PS4 e Nintendo Switch. Ve ne abbiamo inizialmente parlato in una corposa anteprima, scaturita dalla demo rilasciata poco tempo prima del lancio, e che potete trovare cliccando qui. Ci siamo poi presi il nostro tempo, per esplorare quanto più possibile nei tempi utili le terre di Solistia, per poi sederci nuovamente alla nostra scrivania e iniziare a battere sulla tastiera. Benvenuti alla nostra recensione completa di Octopath Traveler II.
Otto viandanti, una sola recensione: ecco Octopath Traveler II
L’approccio narrativo scelto per questo secondo capitolo del franchise è praticamente lo stesso del primo: otto viandanti, con otto background diversi, otto destini diversi e otto obiettivi diversi si ritrovano a condividere lo stesso cammino nel mondo di Solistia, in una mappa suddivisa in due distinti continenti, separati dal mare. Una piccola premessa prima di continuare: se vi steste chiedendo se potete approcciarvi ad Octopath Traveler II senza aver giocato il prequel, la risposta è un sonoro sì. Non ci sono riferimenti di alcun tipo, a livello narrativo, che potreste perdervi, essendo i due completamente scollegati sotto questo punto di vista.
Una volta scelto il vostro viandante principale ed averne saggiato i primi passi nel mondo di gioco, averne scoperto la storia e l’obiettivo, sia esso vendetta, riscoperta o chissà cos’altro, sarete quindi chiamati dal titolo stesso ad esplorare il mondo di gioco per reclutare gli altri viandanti (e ottenere anche un bel trofeo, alla fine), per costruire il party dei vostri sogni. Ciò che è sempre stato criticato ad Octopath Traveler era la separazione in compartimenti stagni delle storie dei viandanti, che si toccavano solo alla fine in una missione opzionale.
Mancanza di coesione… di nuovo | Recensione Octopath Traveler II
E in Octopath Traveler II? La situazione non è molto dissimile, in effetti, anche se Aquire ha deciso di introdurre i Sentieri Incrociati, missioni secondarie specifiche per due viandanti ogni volta, che vanno a creare dei punti di interconnessione sicuramente interessanti, ma altrettanto deboli. La sensazione finale è dunque sempre la stessa: dispersione. Le otto linee narrative non sono affatto coese e rischiando di annoiare facilmente il videogiocatore che, se non si ritrova ad essere interessato al personaggio sin dalle prime battute, tenderà ad evitarlo.
In questo caso però, vogliamo fare un plauso agli sceneggiatori: rispetto al primo capitolo, le varie storie dei personaggi sono decisamente più interessanti. Tralasciando dunque gli stereotipatissimi Hikari, giovane principe di un regno al collasso che si ritrova tradito da suo fratello e dal suo migliore amico, e la giovane ed amnesica Castti la guaritrice, gli altri viandanti hanno tutti premesse molto accattivanti e sono, nella loro globalità, scritti decisamente meglio rispetto al prequel. Non mancheranno i colpi di scena e alcuni momenti decisamente tenebrosi, specialmente nelle linee narrative di Throné e Osvald, nonché scene toccanti ed emozionanti.
Salto in lungo | Recensione Octopath Traveler II
Purtroppo è di ritorno anche il problema dei level gap, per i quali è necessario essere almeno di uno specifico livello per poter proseguire nella quest-line di un personaggio. Seppur sia vero che, per quanto riguarda le prime fasi dell’avventura, siano stati resi più permissivi in Octopath Traveler II, proseguendo nella storia si faranno via via sempre più alti e difficilmente raggiungibili senza lunghe fasi di grinding. Viene così scongiurata la possibilità, per il giocatore, di seguire singolarmente le storie dei viandanti, imponendo il salto tra le otto senza possibilità di fare altrimenti. Se non grindando.
Insomma, a conti fatti l’idea di rendere la narrazione di Octopath Traveler II più coesa e interessante è riuscita esattamente per metà. Seppur manchi quindi un filo conduttore fra tutti e gli otto i viandanti, giocarci sarà decisamente meno tedioso e frustrante rispetto al primo capitolo, perché gli otto protagonisti sono quasi tutti più interessanti, sfaccettati e colorati rispetto alle loro controparti nel prequel.
Solistia | Recensione Octopath Traveler II
D’altra parte, ci preme ammettere come esplorare il mondo di Solistia sia (oltre che una gioia per gli occhi, ma ne parliamo in chiusura) un vero e proprio parco giochi. E questo era già vero nel primo capitolo del 2018, che innalzava la qualità generale proprio per l’esplorazione (e ovviamente il sistema di combattimento). In Octopath Traveler II, però, le fasi esplorative sono state esponenzialmente approfondite da una meccanica molto interessante: l’alternanza del giorno e della notte.
Attivabile tramite la pressione di un tasto (quindi non dovrete stare ad aspettare che passi il tempo), l’alternanza giorno-notte è di fondamentale importanza, in quanto cambia drasticamente sia i mostri che incontrerete negli scontri casuali (che di notte sono decisamente più potenti, ma anche più “remunerativi”) sia la presenza e la disposizione degli NPC nelle città. Sono dunque molto più numerose anche le missioni secondarie, che dovrete scovare visitando a fondo le città sia di giorno sia di notte, così come i tanti segreti e gli scrigni del tesoro sparsi in ogni anfratto di Solistia.
Azioni di Viaggio | Recensione Octopath Traveler II
A variare con l’ora del giorno saranno anche le Azioni Viaggio dei personaggi che, a differenza dal primo capitolo, saranno due per ciascun viandante. Per esempio, Throné nel corso del giorno può derubare i vari NPC (con una percentuale di fallimento, che andrebbe a minare la vostra reputazione in città), durante la notte può assalire e mandare KO gli stessi NPC, aprendo strade e porte prima inaccessibili. Osvald, di giorno, può ottenere informazioni sugli NPC, sempre con una percentuale di fallimento, mentre di notte può scontrarsi con gli stessi per arraffare gli oggetti di cui sono provvisti.
L’idea dunque di avere sedici Azioni di Viaggio dovrebbe spingere i giocatori ad impostare il proprio Party non solo in base alle opzioni di combattimento, ma anche quelle dei talenti in relazione all’esplorazione. Peccato però che molte di queste Azioni di Viaggio siano praticamente sovrapponibili. Un esempio: come abbiamo già detto, Osvald può ottenere informazioni dagli NPC, ma con una percentuale di fallimento. La stessa cosa può fare Castti, che è però infallibile in tal senso e otterrà sempre le stesse identiche informazioni di Osvald, senza però rischiare di abbassare la reputazione nella città di riferimento. Le stesse informazioni che può ottenere anche Ochette, sfidando gli NPC in battaglia. E così via, per tantissimi altri esempi che non stiamo qui ad elencare per non diventare ridondanti.
Dominio/Potenza | Recensione Octopath Traveler II
A non essere ridondante è il sistema di combattimento, che è il vero fulcro di Octopath Traveler II. Questo è, nella sua quasi totalità, permeato completamente dal primo capitolo ed ha sempre, alla base, le meccaniche di Dominio/Potenza. I nemici sono dunque dotati di punti scudo, che possono essere abbassati colpendoli nelle loro debolezze (elementali e relative alle armi) e, una volta azzerati, entreranno nello stato di Dominio, in cui ogni attacco ricevuto raddoppia i danni. D’altro canto, i nostri membri del party sono dotati dei Punti Potenza (PP), grazie ai quali potranno aumentare il numero di colpi inflitti in ciascun turno. Ogni personaggio ottiene un PP per turno, indipendentemente dall’azione svolta, e possono essere accumulati fino a un massimo di cinque, mentre se ne possono spendere massimo quattro.
Nulla di nuovo, dunque, per quel che riguarda la base dei combattimenti. Aquire ha poi aggiunto alcune novità, come i Poteri Latenti. Questi ultimi sono particolari poteri, specifici per ciascun viandante, attivabili dopo aver riempito l’apposita barra. Non sono particolarmente potenti e infatti la barra relativa si riempie piuttosto velocemente, segno che sono abilità da attivare quante più volte possibili nel corso dell’avventura. Si spazia da Osvald che è in grado di concentrare il suo potere elementale su un singolo nemico per infliggere più danni a Throné che può attaccare due volte in un turno a Partitio che può riempire la barra dei suoi PP istantaneamente. Un’aggiunta versatile, dunque, e che aumenta le possibilità tattiche degli scontri più lunghi.
Aquire ha anche aggiunto quattro classi aggiuntive al roster di quelle già disponibili (le otto principali sono esattamente le stesse del primo Octopath Traveler) e le Abilità EX, sbloccabili raggiungendo gli altari di ciascuna classe specifica. Non vogliamo aggiungere altro in merito perché vogliamo lasciarvi l’ebbrezza di scoprire qualcosina da soli. Gli sviluppatori hanno comunque rimaneggiato poco il sistema di combattimento di Octopath Traveler II rispetto al primo capitolo, ma ci rendiamo conto che non era decisamente la parte che più necessitava… di essere rimaneggiata.
Che meraviglia | Recensione Octopath Traveler II
Infine, il comparto tecnico. Octopath Traveler II è una gioia per gli occhi, molto più di quanto non è stato recentemente Triangle Strategy. Se, infatti, il motore grafico e la tecnica adottata (il cosiddetto HD-2D) siano praticamente gli stessi, in Octopath Traveler II il mondo di gioco e i modelli dei personaggi sono ancor più dettagliati e animati. Sarà anche che l’uso sapiente della palette cromatica e del sistema di illuminazione ha reso tutto ancor più vibrante e vivo, ma esplorare Solistia è stato davvero un continuo spettacolo di luci e colori magnifici, con scorci e colpi d’occhio che spesso ci hanno tolto il fiato.
Abbiamo provato Octopath Traveler II, per questa recensione, su un sistema PlayStation 5, perdendoci dunque la possibilità di giocarlo in portatilità su Nintendo Switch. Il risultato sono stati però 60 fps praticamente infallibili e un livello di dettaglio ancora più alto. Incredibile anche la colonna sonora, con brani azzeccati e un main theme che ancora continuiamo a canticchiare dopo tante ore. Buone anche entrambe le tracce di doppiaggio, in inglese e in giapponese, anche se abbiamo preferito quest’ultima, per mero gusto personale.
Buon viaggio
Concludendo questa prolissa recensione di Octopath Traveler II, ci ritroviamo di fronte ad una effettiva difficoltà nell’assegnargli un voto. Sebbene sia vero che la problematica principale del primo capitolo, quella legata alla coesione della narrativa, non sia stato risolto, d’altro canto ci siamo ritrovati di fronte a otto storie (non proprio tutte, in realtà) decisamente più interessanti ed accattivanti e otto viandanti molto più sfaccettati. Inoltre, l’ottimo connubio fra esplorazione e sistema di combattimento e un comparto artistico ed estetico fuori scala rendono il titolo di Aquire un Must-Have per tutti gli appassionati dei JRPG classici a turni. Che no, non è decisamente un genere morto: dovete solo saper guardarvi intorno.
Octopath Traveler II è attualmente disponibile su PC, PS5, PS4 e Nintendo Switch. Fateci sapere se avete acquistato il gioco qua sotto nei commenti, noi continueremo a tenervi aggiornati con tutte le news, le guide e le recensioni a tema videoludico e tech! E se siete interessati a chiavi di gioco a prezzi vantaggiosi, vi consigliamo di dare un’occhiata al catalogo di Kinguin!
Punti a favore
- Personaggi decisamente più interessanti rispetto al primo capitolo
- Sistema di combattimento solido e divertente
- Esplorazione approfondita dalle Azioni di Viaggio...
- Ottima implementazione del ciclo giorno-notte
- Artisticamente impeccabile
Punti a sfavore
- ... che risultano però ridondanti e a tratti inutili
- Narrativa sempre troppo spezzettata e non coesa
- Poche novità effettive rispetto al prequel
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