Scopriamo insieme, in questa prolissa recensione, a chi possiamo veramente consigliare Shin Megami Tensei V, l’ultima fatica di Atlus uscita in esclusiva su Nintendo Switch
È molto probabile che, senza alcuna colpa, seppur abbiate giocato Persona 5, lo abbiate apprezzato ed osannato come chiunque altro, non conosciate la serie di Shin Megami Tensei, che ne è capostipite. Persona è infatti uno spin-off nato da una costa della serie di Atlus che ha avuto l’immensa fortuna di avere un maggior appeal in occidente, forte probabilmente di uno stile artistico più vezzoso e trame basate su tematiche sicuramente dal forte impatto sociale, ma narrate dal punto di vista di un gruppo di adolescenti. Dal canto suo, invece, Shin Megami Tensei si è sempre rivelato un franchise maggiormente di nicchia, ancorato ad un pubblico di videogiocatori più hardcore e votati al grinding, alle meccaniche di JRPG di stampo volutamente classico e, infine, a tematiche decisamente più filosofeggianti e meno ancorate alla realtà.
Due mondi diversi, insomma, che però collidono in diversi punti di contatto, senza mai fondersi in alcun modo. E ammettiamo che parlare di Shin Megami Tensei V, dopo più di sette anni dall’uscita europea del precedente capitolo, in un mondo videoludico decisamente poco avvezzo a questo genere di produzioni non è molto facile. Ad ammortizzare questo senso di soffocamento viene il successo avuto da Persona 5 Royal, che ha inevitabilmente reso il nuovo capitolo del franchise “madre” uno dei titoli più attesi dell’anno anche da persone che, pardossalmente, non avevano la minima idea di cosa si sarebbero trovati a giocare. Dopo aver passato diverse decine di ore nel mondo di Shin Megami Tensei V, ci siamo seduti al PC e abbiamo iniziato a scrivere questa recensione: non sarà facile, ma ne varrà la pena.
Daily Life
Scontri fra divinità, apocalisse, religione, demoni, angeli: prendete tutti i topoi da cui i giapponesi sono sempre stati affascinati, amalgamateli con grazia e tanta, tanta ricerca, e otterrete la base di “lore” di Shin Megami Tensei V. Se in un setting prettamente filosofico e poco concreto, perlomeno da quel che parrebbe nelle primissime fasi di gioco, inserite un gruppo di liceali che si ritrova invischiato in un pasticcio più grande di loro… se siete fan del franchise vi sentirete decisamente a casa. Il nostro (ancora, mannaggia ad Internet) anonimo protagonista si ritrova a tornare a casa con una ristretta cerchia di compagni: Tao Isonokami, Yuzuru Atsuta e sua sorella Miyazu. Nel tragitto verso i dormitori, all’interno della stazione metropolitana, il gruppo si ritrova immischiato in uno dei tanti crimini che sta scuotendo Tokyo e, per una serie di sfortunati eventi, mentre attraversa il tunnel di Takanawa, il mondo cambia.
Il protagonista si sveglia in una landa desertica, una Tokyo completamente diversa da quella abituale, distorta e distrutta dalle fondamenta. Attaccato da strane creature demoniache, l’unica sua via di fuga sembra essere quella di stringere un patto con “Aogami”, un misterioso essere che gli propone una fusione sia fisica, sia di obiettivo. Non potendo dunque far altro che accettare, dalla loro unione nasce il Nahobino, un essere tanto leggendario quanto potente, che potrà e dovrà cambiare le sorti del mondo. Oltre, ovviamente, a scoprire cosa diamine sia successo a Tokyo.
Nahobino | Recensione Shin Megami Tensei V
Non vogliamo in alcun modo rovinarvi qualcosa della trama, quindi ci fermiamo qui, ma sappiate che è realmente la sola punta dell’iceberg. La linea narrativa scelta da Atlus per questo Shin Megami Tensei V va a toccare tematiche piuttosto forti ed incalzanti anche nel mondo odierno, dal concetto di religione che obnubila la mente dell’uomo comune, a quello di dittatura, di segregazione e classismo. Quel che abbiamo potuto notare, però, è che a differenza dei capitoli precedenti e in particolare di Shin Megami Tensei III, gli sviluppatori sembrano essere stati un po’ più timidi nell’affrontare queste tematiche. Come detto in apertura, solitamente il franchise di Shin Megami Tensei ha sempre puntato ad una narrativa fin troppo matura e ricercata, sfruttando moltissimo archetipi religiosi e dogmatici che, se non approfonditi tramite alcune ricerche a parte, spesso potevano risultare difficili da comprendere.
Così non è stato in questo capitolo, purtroppo, perché sebbene l’impianto più “loristico” del titolo, pieno di curiosità e spunti di riflessione interessanti per ciascuna delle creature che ci troveremo ad affrontare, ad esempio, la narrazione degli eventi di gioco manca di mordente e di, passateci il termine, “pesantezza”. E sebbene, detta così, possa sembrare in realtà un pregio in sede di recensione, in realtà è uno dei pochissimi fattori che ci dispiace evidenziare in Shin Megami Tensei V, reo di aver tolto quella parte di puro “fetish” narrativo a tutti i fan della prima ora del franchise.
It Seems the Knowledge is in Control | Recensione Shin Megami Tensei V
Esplorazione. Una delle chiavi del gameplay dei capitoli del franchise è sempre stata la possibilità di esplorare mappe, più o meno grandi, ma tutte collegate all’essere strettamente “dungeon”, labirintici e pieni di enigmi. Con Shin Megami Tensei V, invece, Atlus ha invertito questa rotta, donando al gioco un gigantesco e articolato insieme di mappe aperte da esplorare sia orizzontalmente sia verticalmente. I classici enigmi sono stati quindi diluiti all’interno delle varie mappe, con tesori e collezionabili in ogni dove. Ogni ponte crollato è un’opportunità, non un intralcio.
Sparsi nelle mappe infatti ci saranno, come detto, una serie di scrigni del tesoro, rappresentati da giganteschi geoidi dorati da distruggere con un colpo di spada del Nahobino e che nascondono una gran varietà di oggetti, da quelli che servono al semplice recupero di HP e MP a quelli di attacco elementale e non. Inoltre, in vari punti nascosti si potranno trovare i Miman, piccoli omini rossi che Gustave, il proprietario del negozio di gioco il Covo del Cadavere, colleziona e per i quali vi ricompenserà con Essenze ed oggetti speciali. Scopriamo a breve cosa sono le Essenze, andiamo per gradi.
A Rain of Light and Shadow | Recensione Shin Megami Tensei V
Nel mondo di gioco troveremo anche numerosi Demoni “amichevoli” che ci affideranno missioni secondarie di varia natura, dal semplice recupero di oggetti alla lotta con avversari piuttosto temibili. Tutti compiti che se all’apparenza potrebbero sembrare letteralmente “secondari” e votati al semplice allungamento del sempre eterno brodo, in realtà hanno due obiettivi ben specifici. Il primo, più romantico, è quello di approfondire e arricchire le creature che popolano Shin Megami Tensei V, offrendo anche spesso punti di riflessione interessanti. Il secondo è più tecnico e sottolinea un aspetto fondamentale del titolo: la difficoltà.
Se decidete di approcciarvi a Shin Megami Tensei V (così come a tutto il suo franchise in generale, in realtà), non pensate di star entrando nel mondo di un Persona qualsiasi. Il livello di difficoltà di questo quinto capitolo si allinea ai precedenti, risultando piuttosto elevato anche a Normale. Più e più volte ci siamo ritrovati a perdere svariate ore di gioco a causa di uno scontro casuale andato male, contro un miniboss magari incontrato per caso. In generale Shin Megami Tensei V richiede un certo grado di dedizione al grinding e al completamento di tutti i compiti secondari che gli sviluppatori metteranno a disposizione del giocatore: la pena è lo sbattere contro uno dei tanti muri che i boss vi porranno davanti con cadenza regolare.
Cadaver’s Hollow | Recensione Shin Megami Tensei V
Combattimenti. Il secondo step del gameplay di Shin Megami Tensei V che vogliamo andare ad analizzare in questa recensione è il suo sistema di combattimento, che anche in questo caso è stato rimodernato in alcuni suoi aspetti rispetto ai capitoli precedenti. Se, di base, ci ritroviamo comunque di fronte a un JRPG a turni di stampo classico, con un suo sistema di debolezze e resistenze già ben noto ai fan della serie (anche di Persona, in questo caso), d’altra parte Atlus ha provato a modificare alcuni dettagli per rendere il tutto più fresco e fruibile. Anche se, come già detto, decisamente non più semplice.
Gli scontri sono stati arricchiti, ad esempio, dalla barra del Magatsuhi, un indicatore rosso che troverete in alto a destra negli scontri e che si riempirà col passare dei turni o dopo eventi e scelte particolari. Potrete anche riempirla raccogliendo le sfere rosse sparse nelle mappe, che troverete spesso insieme a quelle verdi per il recupero degli HP e gialle per gli MP. Questo nuovo indicatore, una volta riempito, permette di utilizzare abilità potenti e che potrebbero risollevare le sorti di uno scontro andato in malora in solo qualche mossa sbagliata. Potrete ad esempio sfoderare potenti attacchi singoli, curare il vostro party o sfruttare l’abilità base del Nahobino che vi consente di trasformare ogni tipo di attacco da voi sferrato in quel turno in critico, che sia esso fisico o magico. Attenzione però: le abilità Magatsuhi possono essere utilizzate in egual modo dai nemici.
Ad essere lievemente cambiate sono anche le negoziazioni con i Demoni. Come in ogni capitolo del franchise, infatti, in Shin Megami Tensei V potrete (e dovrete) accogliere fra le vostre fila i demoni che incontrerete nel corso della storia. La vostra squadra sarà quindi piuttosto mutevole e solo nelle fasi finali di gioco potrete sceglierne una definitiva. Questo perché, semplicemente, i Demoni avranno una crescita piuttosto limitata in termini di nuove abilità e potenza. Abbiamo piacevolmente notato, in questo quinto capitolo, che le negoziazioni con le creature ostili sono meno esose in termini di cessione di oggetti, HP, MP o valuta di gioco. Inoltre, una volta cedute grandi quantità di Macca o oggetti di una certa importanza, è praticamente impossibile che i demoni fuggano rubandovi il bottino, cosa che invece poteva accadere spesso nei capitoli precedenti.
Amanozako | Recensione Shin Megami Tensei V
Crescita. Attraverso le Sorgenti Energetiche sparse nelle mappe di gioco, luoghi che fungono da punti di salvataggio e di teletrasporto, è anche possibile accedere sia al Covo del Cadavere di Gustave, a cui abbiamo accennato in questa recensione, sia al Mondo delle Ombre, luogo di crescita fisica e spirituale del protagonista di Shin Megami Tensei V. Questo perché, sebbene i demoni come abbiamo detto prima, hanno una crescita limitata e devono essere spesso sostituiti, lo stesso non vale per il Nahobino, che ha letteralmente infinite possibilità di personalizzazione grazie alla combinazione di Essenze e Miracoli.
Partiamo da quest’ultimi: i Miracoli sono buff e power up sbloccabili per il Nahobino tramite l’utilizzo di punti Gloria, ottenibili in misura minore scovando le posizioni dei Miman, e in concentrazione maggiore trovando le Amalgame, più rare e ancor meno accessibili dei Tesori. Tramite i Miracoli è dunque possibile potenziare il Nahobino attraverso abilità secondarie utili nei vari frangenti delle battaglie, dall’accumulo di Magatsuhi, alle negoziazioni con gli altri demoni, fino ad arrivare al miglioramento delle abilità magiche e fisiche del protagonista.
Questa maggiore possibilità di personalizzazione del protagonista è enfatizzata ulteriormente dalle Essenze, vere e proprie gocce del potere dei Demoni estratto per l’appunto dalla loro Essenza e che possono essere fonte di nuovo potere per il Nahobino. Utilizzandola nel Mondo delle Ombre, infatti, potremo far apprendere al nostro protagonista le abilità a schermo derivanti da quello specifico demone o, addirittura, le sue affinità e debolezze. Un nuovo modo di concepire il protagonista di un capitolo di Shin Megami Tensei, quando in passato la crescita e lo sviluppo erano determinati esclusivamente da binari già scritti. E un buon modo, a nostro dire, di poter svicolare da quei grossi muri posti dai boss più ostici.
Thou Shalt Play | Recensione Shin Megami Tensei V
Sviluppare un titolo grande come Shin Megami Tensei V su di un hardware così piccolo come quello di Nintendo Switch è stata una scelta sicuramente nobile, ma a nostro dire piuttosto azzardata. Nonostante recenti rumor vogliono questo quinto capitolo in arrivo anche su console Sony e PC, attualmente il gioco è esclusiva per l’ibrida Nintendo. Dopo decine e decine di ore di gioco, possiamo tranquillamente dire che… ci siamo dovuti ricredere. E alla grande poi.
Da un punto di vista squisitamente grafico ed artistico, Shin Megami Tensei V è, a tutti gli effetti, un vero e proprio miracolo. Nonostante i poligoni a schermo non siano poi così tanti e le ambientazioni siano per lo più grandi distese (sebbene occhio, non sono affatto vuote e prive di cose da fare, come detto), il gioco è gradevole, dettagliato al punto giusto e piacevole sia in quanto a stile, sia nella palette di colori utilizzata. Non aspettatevi guizzi artistici particolari come nella serie di Persona, Shin Megami Tensei è molto più sobrio, anche e specialmente nei colori, ma i fan del franchise troveranno di che sollazzarsi.
Il peccato più grande risiede ovviamente nel comparto tecnico, che in una console poco potente come Nintendo Switch è quasi sempre il tallone d’Achille. Il problema più grande risiede nel frame rate, che nonostante sia piuttosto fluido all’interno delle arene di combattimento, perde decisamente tanti colpi nell’esplorare Tokyo. Sia in modalità in dock, sia in portatile, Shin Megami Tensei V non ha mai retto i 30 FPS, specialmente quando si fa correre velocemente il Nahobino. E soprattutto quando, grazie alla grande profondità di campo data da Atlus, si possono vedere i demoni in lontananza muoversi come se si stesse sfogliando un album di fotografie.
Lord of Chaos
In definitiva, chiudendo questa recensione fin troppo prolissa, a chi possiamo consigliare Shin Megami Tensei V? Indiscutibilmente a tutti gli appassionati del franchise, che si ritroveranno di fronte un titolo svecchiato, rimodernato e aggiornato con meccaniche e soluzioni che danno brio e suscitano interesse. Ci permettiamo anche di consigliarlo a tutti gli appassionati di JRPG che non si sono mai affacciati in questo oscuro mondo degli Shin Megami Tensei, perché questo quinto capitolo è indiscutibilmente il migliore della serie ad oggi, nonostante i problemini tecnici che purtroppo, su Nintendo Switch, erano piuttosto prevedibili. Anche in questo caso, Atlus si è di nuovo dimostrata una certezza. Ed ora, dopo 2300 parole di recensione, possiamo anche dirlo: non avevamo alcun dubbio.
Vi ricordiamo che Shin Megami Tensei V è attualmente disponibile in esclusiva per Nintendo Switch. Fateci sapere qua sotto, nella sezione commenti, se avete giocato il titolo di Atlus e che cosa ne pensate, noi continueremo a tenervi aggiornati con tutte le news, le guide e le recensioni a tema videoludico e tech! E se siete interessati a chiavi di gioco a prezzi vantaggiosi, vi consigliamo di dare un’occhiata al catalogo di InstantGaming!
Punti a favore
- Mappe aperte piene di segreti e tesori
- Sistema di combattimento solido e rimodernato
- Possibilità infinite di personalizzare il Nahobino
- Esteticamente gradevole e in stile Atlus
Punti a sfavore
- Comparto narrativo lievemente sotto la media
- Problemini tecnici classici di Switch
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