In questa recensione andremo a scoprire Out of Line, titolo targato Nerd Monkeys e distribuito Hatinh Interactive, nella sua versione per Nintendo Switch
Esiste un sottile confine tra un qualcosa di popolare ed un qualcosa che, oggettivamente, può essere definito “di nicchia”. A rendere chiaro questo confine sono, per lo più, degli elementi legati al successo della cosa in sé e alla capacità , di questa cosa, o meglio, di un prodotto, di ritagliarsi una fetta di utenza e di mercato. Ci si va ad inserire in un mercato grande o in un mercato piccolo e, come nel caso di Out of Line, ci si va ad inserire in una pericolosa grande nicchia: quella dei puzzle platform.
Un genere popolare ma che, all’interno del suo sottobosco, presenta una serie di nicchie ricoperte da titoli capaci di affermare con forza e determinazione la propria personalità . Il filo conduttore di questa nostra recensione di Out of Line, nella sua versione per Nintendo Switch, sarà proprio la sopracitata personalità . Capiamo il perché.
Un incipit banale…
Come molti titoli di questo genere, anche in Out of Line, gli elementi relativi al contesto narrativo e alla cosiddetta Lore del gioco, appaiono in maniera abbastanza criptica con, però, il proposito di far luce su tali elementi nel corso dell’avventura. Il nostro protagonista una volta svegliatosi di soprassalto, si troverà a dover affrontare diversi ambienti e situazioni pericolose e alienanti. L’incipit non è sicuramente tra i più originali ma una serie di dettagli incuriosiranno il giocatore sin dai primissimi minuti. Dettagli che, a loro volta, avranno un piacevole impatto sul gameplay, di cui discuteremo fra qualche rigo nel corso di questa nostra recensione di Out of Line per Nintendo Switch.
Non andremo ad addentrarci in quello che è l’aspetto “narrativo” del titolo, considerando che si tratta di un’esperienza di circa 2 ore e anche parlare di qualche elemento visibile e comprensibile dopo una manciata di minuti, potrebbe considerarsi spoiler. Ci limitiamo a dire che il contesto all’interno del quale verremo catapultati risulta essere interessante ma non sbalorditivo o particolarmente innovativo.
Da un cubo ad una… spada laser? – Recensione Out of line per Nintendo Switch
Poche righe “fa” abbiamo citato degli elementi, sia narrativi sia relativi al gameplay, molto interessanti. Pochi minuti dopo il risveglio del nostro protagonista, infatti, ci troveremo ad essere circondati da una serie di cubi fluttuanti ma, uno di questi cubi, di color oro, attirerà particolarmente la nostra attenzione e, paradossalmente, sarà lo stesso cubo ad essere attirato da “noi”. Una volta avvicinatosi al nostro protagonista, il cubo prenderà le sembianze di una vera e propria spada laser a doppia impugnatura di star warsiana memoria.
Tramite questo arnese avremo la possibilità di effettuare una serie di azioni. Potremmo lanciare la nostra “spada” in determinati punti, facendola attaccare tramite la punta e creando così delle piattaforme aggiuntive o dei trampolini. Potremo utilizzarla come leva o per premere e fare pressione su dei pulsanti posti in alto o lontano rispetto a noi. Il tutto andando a combinare le nostre azioni con il mondo di gioco e con le azioni di altri personaggi con cui avremo a che fare durante l’avventura, per risolvere i puzzle ed enigmi ambientali. Puzzle ed enigmi vittime, in alcuni casi, di un level design non sempre azzeccato o intuitivo. Tutto ciò offre una bella varietà alle meccaniche di gameplay che rappresentano, secondo noi, l’elemento più interessante del titolo.Â
Dalle dita su di una matita alle dita su di un pad – Recensione Out of line per Nintendo Switch
Dalle dita su di una matita alle dita su di un pad (per Nintendo Switch), alle dita su di una tastiera per scrivere la recensione di Out of Line… dopo questo (evitabile) gioco di parole passiamo a parlare di quello che è l’aspetto tecnico e visivo di questo titolo. Partiamo subito col dire che va fatto un plauso a questo gioco e a quella che è la componente visiva, considerando che siamo di fronte ad un prodotto disegnato a mano. Questo elemento è visibile nel design del mondo di gioco, molto minimale (forse troppo) e nel design dei personaggi, anch’essi precisi e piacevoli da ammirare, merito anche di animazioni sostanzialmente buone.
La sensazione che si ha giocando, però, è che manchi qualcosa per rendere questo titolo veramente diverso da tutti gli altri oltre che riconoscibile. Se nel gameplay è riscontrabile il coraggio di osare, se pure in minima parte e in qualche meccanica, questa capacità viene meno in quella che è la gestione visiva del prodotto. Un prodotto che appare sì, come già detto, molto minimal ma che, per fare un esempio, è decisamente lontano dal concetto di minimal espresso da un Inside, in cui emerge veramente una personalità senza precedenti.
Tecnicamente il gioco risulta essere tutto sommato positivo sia in dock che in portabilità , anche se abbiamo riscontrato qualche freeze e qualche calo del frame rate (soprattutto in dock). Dal punto di vista sonoro manca un tema veramente interessante o che vada a sposarsi bene con gli altri suoni presenti nel gioco e, anche in questo caso, ci troviamo di fronte ad un risultato sufficiente ma con più di qualche pizzico sullo stomaco.
Tiriamo le somme!
La nostra recensione di Out of Line per Nintendo Switch si conclude qui. Quello che ci sentiamo di dire, per tentare di tirare le somme e riassumere un po’ tutto ciò che c’è da considerare relativamente a questo titolo, è che ci troviamo di fronte ad un prodotto sicuramente interessante, con qualche intuizione dal punto di vista del gameplay e con il quid di essere stato disegnato a mano. Manca, però, un certo carattere nella gestione degli ambienti, degli enigmi e anche dal punto di vista narrativo. Ci sentiamo comunque di premiare questo prodotto (e questo studio) con un voto positivo, sperando, però, in un pizzico di coraggio in più in una futura realizzazione. Ci sentiamo, inoltre, di consigliarlo agli appassionati del genere che potranno apprezzarne qualche elemento e qualche intuizione e aggiungerlo alla propria “collezione” o libreria.
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Punti a favore
- Meccaniche di gameplay interessanti
- Disegnato a mano
Punti a sfavore
- Level design non sempre intuitivo
- Visivamente piacevole ma non d'impatto
- Qualche incertezza tecnica
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