In questa recensione vi parleremo di Crash Bandicoot 4: It’s About Time, il nuovo capitolo di Crash Bandicoot sviluppato da Toys for Bob
Finalmente è arrivato Crash Bandicoot 4: It’s About Time, il quarto capitolo per ordine cronologico della nota serie di Crash Bandicoot. Questo titolo è stato sviluppato da Toys for Bob ma, nonostante la nuova software house, si posiziona come sequel diretto dei primi 3 giochi di Naughty Dog. Sarà riuscito questo quarto capitolo a reggere il confronto con i capostipiti della serie? Scopritelo insieme a noi con la nostra recensione di Crash Bandicoot 4: It’s About Time.
Umorismo da Bandicoot
Prima di iniziare la recensione di Crash Bandicoot 4: It’s About Time proviamo a contestualizzare temporalmente il tutto. Il titolo è ambientato dopo la fine di Crash Bandicoot 3: Warped e inizia con la fuga del Dr. Neo Cortex e N. Tropy dalla loro prigione dimensionale. A causa di questa improvvisa fuga numerosi varchi spazio-temporali inizieranno ad aprirsi in tutto il mondo e i due scienziati pazzi cercheranno di sfruttarli per dominare l’universo. Per fortuna Crash e i suoi amici non se ne staranno con le mani in mano, ma partiranno subito alla ricerca di un modo per fermare i cattivi di turno.
La trama non è mai stata l’aspetto più importante dei giochi di Crash e anche quella di questo quarto capitolo non brilla per originalità, ma nel complesso risulta davvero molto carina. La storia è abbastanza banale, ma viene resa più interessante e divertente grazie alla possibilità di scoprire come i vari personaggi hanno aiutato Crash e Coco nella loro avventura giocando dei livelli alternativi. Inoltre è proprio grazie ai personaggi che Crash 4 riesce a coinvolgere i giocatori, dato che le loro interazioni sfociano sempre in siparietti molto divertenti. L’umorismo del gioco inoltre riesce a far presa su più tipi di pubblico, facendo divertire sia i bambini che gli adulti grazie a battute che funzionano su più livelli.
Un gameplay sempre vario – Recensione Crash Bandicoot 4: It’s About Time
Crash 4 si basa sulla formula classica dei primi titoli della serie, ma si aggiorna grazie a un gran numero di novità. Il vostro obiettivo sarà sempre quello di arrivare vivi alla fine di un livello distruggendo il maggior numero di casse possibili e ogni tanto affrontare qualche boss ben riuscito, ma per farlo avrete a disposizione diverse tecniche.
Oltre ai classici salti, piroette e panciate, in questo titolo Crash sarà anche in grado di eseguire doppi salti, abbassarsi e addirittura scivolare. Inoltre ovviamente potrete anche contare sull’aiuto delle nuove maschere quantiche: Lani-Lolli, Akano, Kupuna-Wa e Ika-Ika. Lani-Lolli è in grado di far apparire o scomparire alcuni elementi dei livelli, Akano vi permetterà di ruotare con forza e librarvi in aria, Kupuna-Wa riesce a rallentare il tempo e infine Ika-Ika può invertire il centro di gravità consentendo a Crash di camminare sul soffitto.
Tutti questi nuovi poteri e abilità si combinano alla perfezione, permettendo a Crash di eseguire tecniche mai viste in grado di rendere l’azione di gioco sempre varia e frenetica. Inoltre ad aumentare ancora di più la varietà del titolo si aggiungono i vari personaggi extra. Durante la vostra avventura infatti non utilizzerete solamente Crash e Coco, ma in alcuni livelli specifici vestirete anche i panni di Tawna Bandicoot, Dingodile e del Dr. Neo Cortex. Questi personaggi hanno uno stile di gioco e delle abilità molto diverse da quelle dei protagonisti, e a volte utilizzandoli vi sembrerà quasi di giocare a un’altro gioco.
Paradiso e inferno dei completisti – Recensione Crash Bandicoot 4: It’s About Time
Rispetto ai vecchi capitoli, Crash 4 è in assoluto quello con il maggior numero di contenuti. Nel gioco sono presenti davvero tantissimi livelli che si differenziano molto sia per ambientazione che struttura. Inoltre la mole di contenuti aumenta a dismisura se si prendono in considerazione tutte le attività dedicate a uno dei target principali del gioco, cioè i completisti.
Alla fine di ogni livello del gioco potrete ottenere delle gemme raccogliendo molti frutti Wumpa, rompendo tutte le casse e arrivando alla fine morendo meno di tre volte, ma questa è solo la punta dell’iceberg. Tutti i livelli infatti possono essere rigiocati in modalità N. Vertita, cioè una modalità in cui dovrete attraversare una versione invertita dell’area con l’aggiunta di alcuni modificatori, e anche qui dovrete raccogliere delle gemme. Inoltre potrete ottenere altri collezionabili anche completando livelli puzzle, sfide a tempo, cercando segreti, sbloccando le skin e così via. Insomma, complessivamente il gioco offre tantissimi contenuti ma, vista la sua difficoltà, per alcuni giocatori potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio.
Crash Bandicoot 4 è un titolo che nelle fasi più avanzate diventa molto impegnativo, ma offre delle meccaniche per aiutare i giocatori in difficoltà. Ad esempio dopo una lunga serie di morti potrete ottenere la maschera di Aku-Aku, diventando immuni al primo danno subito, oppure potrebbe spawnare un nuovo checkpoint intermedio per facilitare l’avanzamento.
Il problema è che questi aiuti sono del tutto inutili nel momento in cui cercherete di ottenere tutte le gemme, dato che dovrete essere perfetti. L’unico modo per completare il gioco al 100% quindi è quello di continuare a riprovare i livelli fino a quando non li avrete imparati perfettamente. Questa grande sfida porta di sicuro tante soddisfazioni ma per molti giocatori potrebbe invece risultare davvero frustrante, dato che potreste finire col passare ore sempre sullo stesso livello.
Qualità artistica e tecnica – Recensione Crash Bandicoot 4: It’s About Time
Continuiamo la nostra recensione parlando della qualità artistica e tecnica che contraddistingue questo Crash Bandicoot 4: It’s About Time. Il gioco raggiunge davvero picchi molto alti. Dal lato tecnico il titolo offre una resa grafica eccezionale, un framerate stabile e delle animazioni molto curate. Inoltre il gioco vanta un’elevata precisione per quanto riguarda i movimenti di Crash e le collisioni con gli ostacoli, riducendo al minimo le sconfitte ingiuste. L’unico neo è rappresentato dai tempi di caricamento abbastanza lunghi (almeno su PS4 standard dove è avvenuta la prova).
Per quanto riguarda il lato artistico invece il gioco raggiunge davvero delle vette incredibili. Tutti i livelli sono molto diversi fra loro e vantano una cura maniacale per quanto riguarda l’ambientazione, i dettagli, il design dei nemici e la colonna sonora. Inoltre, grazie alla modalità N. Vertita, il team di sviluppo è riuscito a riproporre tutti i livelli del gioco con uno stile alternativo davvero sublime. Ad esempio una metropoli futuristica viene trasformata in una città sommersa, oppure un mondo preistorico viene ricreato come se fosse un disegno a cera. Questi nuovi stili inoltre in alcuni casi influiscono anche sul gameplay, andando a modificare le capacità di movimento di Crash e dei suoi compagni.
Conclusioni
Crash Bandicoot 4: It’s About Time, da come si evince in questa nostra recensione, è un platform eccezionale che si posiziona di diritto come miglior capitolo della serie. I livelli sono davvero numerosi e ostici ma, grazie alle nuove abilità e alla varietà offerta dai personaggi secondari, completarli sarà sempre uno spasso. Inoltre, vista l’enorme mole di collezionabili, questo titolo vanta una longevità incredibile, supportata anche grazie alle divertenti e nostalgiche modalità multiplayer locali. Certo completare tutto al 100% potrebbe risultare frustrante, ma i veri fan del genere sicuramente non avranno problemi a completare anche le sfide più ardue.
Crash Bandicoot 4: It’s About Time è disponibile ora per PS4 e Xbox One. Se siete interessati a restare aggiornati riguardo tutte le novità sul mondo dei videogiochi e tanto altro ancora, allora continuate a seguirci qui su tuttoteK.
Punti a favore
- Storia e personaggi molto divertenti
- Gameplay tecnico e appagante
- Gran varietà di livelli e situazioni
- I completisti avranno a disposizione tantissimi contenuti...
Punti a sfavore
- ...ma completare tutto può essere frustrante
- Caricamenti troppo lunghi
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