Approdato ormai da qualche giorno sugli scaffali, anche in versione Nintendo Switch, Immortals Fenyx Rising è la nuova IP targata Ubisoft, ma ci avrà convinti? Scopritelo nel corso di questa recensione!
Quello videoludico è ormai un mercato nel quale riuscire a far spiccare la propria identità è diventato alquanto difficile. Sono pochi i titoli AAA o Indie che vengono riconosciuti come innovativi e dotati di una propria personalità , finendo per essere ricordati nel tempo. Ubisoft è un’azienda che, ormai si sa, presenta determinati marchi di fabbrica che figurano in tutti i titoli da essa sfornati. Cosa succede se a queste peculiarità si aggiungono poi quelle di altri grandi videogames?
Beh… nasce Immortals Fenyx Rising: un titolo piacevole, non per delle novità offerte, ma perché prende numerose meccaniche funzionanti e le mette insieme. La nostra prova si è tuttavia svolta su Nintendo Switch e quindi la domanda è chiara. Nonostante sia stato pensato per la scorsa generazione, all’alba della next-gen, questo titolo è pienamente godibile anche sul tablet della grande N?
Tra Dei & Mostri
Capito? Perché il nome iniziale era Gods & Monsters… lasciamo perdere. Ciò che ci ha sorpreso fin da subito è la tecnica di narrazione utilizzata. A descrivere le vicende ci sarà infatti un Prometeo incatenato (come la Mitologia Greca insegna) e un irriverente Zeus, curioso di sapere i dettagli di tutte le vicende accadute. In parole povere, interpreteremo Fenyx, un guerriero (o una guerriera) con l’incarico di eliminare un male maggiore che contamina e distrugge l’Isola d’Oro: Tifone.
E sì, anche qui, seppur misera, vi è una creazione del personaggio. Tramite quest’ultima riusciremo a determinare il sesso del nostro protagonista, oltre a qualche altro dettaglio quale la capigliatura e il tipo di barba. Dettata l’estetica di Fenyx, naufragheremo sull’isola iniziando il prologo e scoprendo ben presto che i componenti della nostra nave sono stati trasformati in pietra. Quest’ultimo motivo, ma soprattutto la scomparsa del fratello, sono il punto di partenza di una trama che, seppur semplice, risulta essere di ottimo sottofondo al gameplay.
I personaggi godono di una caratterizzazione eccentrica e talvolta estrema, volta ad enfatizzare la propria personalità . Nonostante la narrazione sia capitanata da Zeus e Prometeo, vi saranno numerosi personaggi che accompagneranno Fenyx a compiere le proprie gesta, ognuno con i propri pregi e (soprattutto) difetti. Essenzialmente, Immortals Fenyx Rising prende i Dei della Mitologia Greca e li trasforma in attori comici. Questo, tolte alcune linee di dialogo un poco imbarazzanti, ci è piaciuto davvero tanto!
The Legend of Fenyx – Recensione Immortals Fenyx Rising
Lo sappiamo, se avete visto almeno un gameplay del titolo penserete che ha qualcosa di familiare. Parliamo ovviamente della somiglianza alla killer app di Nintendo Switch, The Legend of Zelda: Breath of the Wild e… beh, come darvi torto.
Partendo senza alcun pregiudizio, una volta approdati sulle rive dell’Isola d’Oro (già dai primissimi minuti di gioco) abbiamo visto come Immortals Fenyx Rising abbia preso davvero tanto dall’ avventura del 2017 ambientata nel regno di Hyrule. Non parliamo solo della possibilità di arrampicarsi su ripide pareti, ma di svariate meccaniche presenti dapprima in Zelda, riportate anche nel titolo di Ubisoft. Ovvio, siamo consapevoli che non è stato Breath of the Wild ad introdurre tali possibilità nel mondo videoludico, ma vista la similitudine tra i due videogames, ci pare chiaro che Ubisoft abbia attinto proprio da esso.
Con questo non vogliamo criticare il mero “prendere spunto”, tuttavia si sente un po’ la mancanza di una personalità più marcata per quanto riguarda il gameplay, il quale si presenta come un surrogato di vari altri titoli. Un surrogato, però, ben fatto!
Parlando proprio di gameplay, il gioco risulta piacevole, con un combattimento pimpante ed immediato, rompicapi longevi ma semplici e tante possibilità di potenziare il nostro protagonista. Il combat system è basato sulla pressione di due tasti: uno per l’attacco leggero e uno per l’attacco pesante. Mentre quest’ultimo è finalizzato ad effettuare danni ingenti ma egualmente lenti (in modo da stordire il nemico) quello leggero permette di sferrare colpi più rapidi. Non mancano poi combo, la possibilità di eseguire una parata al momento giusto e quella di schivare!
Proprio la schivata farà diminuire la stamina di Fenyx che, insieme alla barra della salute, rappresentano i due parametri essenziali da tenere sott’occhio nell’HUD. Le due barre possono essere aumentate con la scoperta di determinati materiali presenti sia in giro per la mappa di gioco che nelle “Cripte del Tartaro“: zone in cui sono presenti vari puzzle (anche questi molto simili ai Santuari presenti in Zelda).
Chiaramente non potevano mancare poi l’albero delle abilità e il potenziamento di armi ed armature! Una cosa che abbiamo apprezzato e proprio l’ultima citata. Quando avremo i materiali necessari non dovremo potenziare ogni singola arma e armatura, ma avremo un miglioramento generale di tutto ciò che possediamo. Questo non solo rende più semplice poter andare a modificare il nostro set in base a ciò che faremo, ma giustifica la pletora di oggetti difensivi ed offensivi presenti nel titolo (e noi che amiamo la personalizzazione estetica non possiamo far altro che esultare).
Oltre alle due armi principali avremo altri modi di attaccare i nemici attraverso vari oggetti che otterremo nel corso della nostra avventura, i quali serviranno anche per portare a termine i puzzle. Potremo spostare oggetti per posizionarli su eventuali pedane, scagliare frecce comandate a distanza e molto altro!
Al posto sbagliato nel momento giusto – Recensione Immortals Fenyx Rising
Parliamo ora del motivo del titolo: ha senso su Switch? Secondo noi no, ma abbassate i forconi!
Come abbiamo ribadito in tutte le salse, nonostante il gioco tenti di trovare un’identità , ci sono troppi dettagli che lo accomunano a Breath of the Wild. Ciò non sarebbe un lato negativo, se magari riuscisse ad offrire una resa generale di un livello superiore. Con questo vogliamo dire che il titolo risulta visibilmente troppo arretrato su Switch, con pop-up continui, texture in bassissima risoluzione ed un frame rate talvolta basso e irregolare.
Sebbene il colpo d’occhio sia presente, purtroppo non basta ad annullare un’ottimizzazione che, per quanto Ubisoft si sia impegnata a definire, non riesce nell’intento prefissato. I cali di FPS non solo sono visibilmente fastidiosi, ma a volte vanno a troncare determinate animazioni, facendo quasi teletrasportare il nostro Fenyx. Ciò non si ferma solo alle fasi giocabili, ma anche alle cinematiche, con modelli poco dettagliati ed espressioni facciali… ambigue. (Seriamente, a volte il modo in cui spalancavano gli occhi ci ha inquietato non poco).
Mentre in versione portatile la giocabilità è abbastanza scarsa, la situazione cambia in modalità Docked. Pad alla mano, il tutto diventa più gestibile e siamo riusciti a controllare meglio il nostro guerriero nonostante i vari problemini. Questo la dice lunga su quello che è, secondo il nostro parere, un titolo pensato proprio per non essere giocato in modalità portatile. Il pro di Nintendo Switch è proprio quello di potersi divertire sia in modalità portatile, che in modalità fissa. Se il giocatore (per avere un’esperienza quantomeno godibile) dev’essere costretto a non utilizzare la console in versione mobile ci pare chiaro che questa piattaforma non sia propriamente adatta al titolo.
Tiriamo le frecce
Se ci pensate, quella di attingere da un videogame che funziona così dannatamente bene non è stata una cattiva pensata da parte di Ubisoft ma, al contrario, è un’ottima mossa perché Zelda è un’esclusiva Nintendo Switch di un certo livello. Un livello così alto da dettare nuovi parametri del videogame open-world così come lo conosciamo oggi. Così come i Souls Like non solo esistono, ma il mercato ne è letteralmente sommerso, le console di casa Sony, Microsoft e il PC devono anch’essi avere un Zelda Like di un certo livello. Immortals Fenyx Rising è IL Zelda Like di un certo livello che su Switch ha però poco senso. Chiaro è che se giocato attraverso i giusti mezzi, che non prevedano compromessi così rilevanti… beh, i giochi cambiano!
Vi ricordiamo che sulle nostre pagine potrete trovare approfondimenti, quali news, guide, recensioni e molto altro, sul mondo videoludico e non solo!
Punti a favore
- Tecnica narrativa colorita e scorrevole
- Buona caratterizzazione dei personaggi
- Combat system e puzzle ambientali ben fatti
Punti a sfavore
- Frame Rate talvolta basso
- Troppi compromessi sul comparto tecnico
- Molte meccaniche simili ad altri titoli, che gli conferiscono poca identitÃ
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