Continua la nostra guida al gioco di ruolo per neofiti e curiosi: oggi capiremo come strutturare un personaggio
Avete letto il precedente capitolo della nostra guida? Il gioco di ruolo, da tavolo o reale, è un’interessante attività ludica che coinvolge un gruppo di persone, stimola l’acume e la fantasia. Questo secondo capitolo parte proprio dal gettare le basi del proprio personaggio, per il quale serve infatti, molta fantasia.
I giochi di ruolo sono molti: utilizzerò qui come esempio Dungeons and Dragons, ma si può trasporre il ragionamento su tutti gli altri, cambiando solo alcuni termini.
Strutturare un personaggio tramite razza e classe
La razza risponde alla domanda cos’è il personaggio?; la classe risponde alla domanda cosa fa il personaggio?. Semplice, no?
I giochi di ruolo tipicamente immergono il giocatore in un mondo fantastico, con caratteristiche diverse dal reale. Pensiamo a Vampiri, le cui avventure possono anche essere immerse nell’Italia del XXI secolo, ma i personaggi saranno vampiri, creature con poteri sovrannaturali, tutti da immaginare. Certo non siamo capaci di dominare la mente delle persone: o sì?
Parliamo di razze
D&D esplora invece un mondo fantasy classico -o abbastanza classico a seconda dell’avventura-, quindi i personaggi avranno razze di quel mondo: elfi, nani, gnomi… e sì, anche umani! Ora, strutturare un personaggio umano è più facile perché basta ragionare come ragioniamo noi. Mentre un elfo, beh, considerate che raggiunge la maturità attorno ai 110 anni… Come ragionerebbe, invece, un umano di 110 anni? Gli elfi hanno una mentalità diversa dalla nostra, sono divertiti, considerano gli umani volgari, i nani rozzi… Insomma, se vogliamo creare un personaggio elfo dobbiamo tenere a mente, ad esempio, che non si butterebbe mai in una rissa, attività più affine alla mentalità dei mezz’orchi.
Parliamo di classi
Per quanto riguarda le classi, si tratta semplicemente di pensare a quale “professione” svolga il personaggio. E attenzione, questa “professione” deve essere coerente con la sua razza ma anche con la sua mentalità . Qualsiasi accoppiata razza-classe è possibile, ma alcune stridono facilmente: posso pensare a un halfling barbaro (un halfling è l’equivalente di un hobbit), o uno gnomo monaco (combattente corpo a corpo); i chierici sono diffusi in tutte le razze perché in D&D la religione è centrale; difficilmente uno stupido mezz’orco può intraprendere la carriera di mago, per la quale serve un’intelligenza superiore.
Nello strutturare un personaggio, teniamo conto della nostra esperienza di gioco: un personaggio facile da costruire per i neofiti è l’umano guerriero, o barbaro, perché semplice da gestire mentalmente e con meno regole da seguire rispetto ad un incantatore.Â
Una nota a margine: nessun gioco di ruolo impedisce di interpretare un personaggio di sesso opposto al nostro.
Strutturare un personaggio tramite l’allineamento
Alcuni giochi di ruolo prevedono che il personaggio abbia di base una mentalità , che può derivare dal clan -come in Vampiri- o da una decisione presa a tavolino -con alcune linee guida basate su razza o classe-.
Dungeons and Dragons richiede esplicitamente che il personaggio abbia un allineamento, ossia come si comporterà verso la società o verso gli altri:
- Legale, se si comporterà in modo onorevole, leale, positivo verso la legge;
- Neutrale se sarà indifferente alla legge, forse “dove tira il vento”;
- Caotico se è avventato, irresponsabile, irriverente.
Queste tre possibilità vanno combinate con altre tre, che indicano come il personaggio si comporterà socialmente: Buono, Neutrale o Malvagio. D&D quindi prevede nove allineamenti possibili che non sono così rigidi come si pensa: certo, un personaggio Legale Malvagio difficilmente proverà compassione, ma potrebbe rispettare la volontà del capoclan e salvare un compagno in fin di vita, o comunque avere qualcuno ad egli caro.
Strutturare un personaggio tramite l’allineamento sembra facile ma non lo è. I neofiti potrebbero ragionare su come sia il proprio allineamento (inteso della persona) e trasportarlo sul personaggio: io personalmente mi ritengo Caotico Buono, quindi gestire personaggi con questo allineamento mi viene facile, meno i Legali o Malvagi. Più complesso potrebbe essere interpretare qualcuno con una mentalità totalmente opposta al nostro modus vivendi, come oscuri necromanti o assassini a sangue freddo.
Mantenere la coerenza
Bisogna fare attenzione a interpretare bene il proprio personaggio, seguendo quindi l’allineamento scelto, la personalità , la razza, ma anche i propri desideri: un personaggio avido difficilmente ignorerà la possibilità di ricavare del bottino da un’avventura, anche se pericolosa; se la nostra razza prevede delle inimicizie con un’altra razza, beh, va fatto, a dispetto di Legolas e Gimli in una delle scene più famose del Ritorno del Re.
Infine…
Il gioco di ruolo aiuta nei rapporti interpersonali? Scopritelo qui.
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