Volete avvicinarvi al mondo del gioco di ruolo ma non sapete come fare? Ecco una guida informale per imparare a non perdersi nelle svariate regole!
Ho iniziato a giocare di ruolo in oratorio, alle medie. Non che ci capissi granché, anche se l’animatore aveva semplificato molto le regole. In realtà non è affatto complicato, basta non spaventarsi da subito per l’enorme mole di informazioni che si para davanti.
What? Cos’è il gioco di ruolo
Si tratta di un gioco di gruppo collaborativo in cui ciascun partecipante interpreta un personaggio, tipicamente immerso in un mondo diverso dal nostro: è molto più affascinante intraprendere avventure come un elfo arciere piuttosto che simulare di essere un impiegato accodato nel traffico alle otto del mattino. Il gruppo è guidato da un giocatore speciale, il cui nome cambia da gioco a gioco, che tira le fila della storia, narra gli eventi, descrive le azioni dei personaggi con cui il gruppo interagisce. In Dungeons and Dragons è chiamato Dungeon Master, quindi in questi articoli chiameremo sempre questa persona come Master.
Who? Chi gioca di ruolo
Se non sappiamo come iniziare ci sono due opzioni: o conosciamo qualcuno che già gioca di ruolo e può inserirci in un gruppo; oppure possiamo cercare qualcuno nei negozi specializzati in giochi da tavolo, che sicuramente ospiteranno avventori avvezzi alla materia. Fino a pochi anni fa il GdR era a quasi pieno appannaggio dei ragazzi ma, con lo sdoganamento dei nerd, da alcuni anni anche molte ragazze si sono avvicinate a questo mondo. Attori come Vin Diesel, Joe Manganiello o il creatore dei Simpson Matt Groening giocano di ruolo.
When and Where? Quando e dove si gioca di ruolo
In realtà non c’è una regola, ciascun gruppo decide quando e dove trovarsi. Personalmente, con i miei amici, ho un appuntamento più o meno fisso settimanalmente, mentre qualcun altro dedica tutta la domenica pomeriggio e sera, insomma: dipende dalle abitudini e dalla disponibilità del gruppo, tra lavoro, hobby e famiglia. L’unica cosa che è richiesta è un tavolo con delle sedie, ma la sessione di gioco può durare una serata (fatto), una notte (fatto: dalle dieci di sera all’alba), un pomeriggio (fatto), un week end (fatto), insomma, da una semplice sessione di un paio d’ore post cena fino a numerose ore di divertimento intervallate da pasti di vario genere!
Le avventure dei propri personaggi possono svolgersi durante una one-shot, ossia un’unica sessione (incontro di gruppo) oppure si può portare avanti una campagna lunga mesi, anni di gioco in cui i personaggi affrontano numerose avventure…
Why? Perché il gioco di ruolo
Il gioco di ruolo è un passatempo come un altro, sano, divertente, che sviluppa la fantasia e la socialità. Giocare di ruolo comporta interfacciarsi con altre persone, immaginare luoghi e personaggi diversi dalla realtà, sviluppare strategie, appassionarsi a un mondo… È chiaro che, a chi non piace nemmeno il classico gioco da tavolo, sconsigliamo di perder tempo con il gioco di ruolo; per chi invece ama passare serate con gli amici semplicemente seduti attorno a un tavolo, consigliamo di terminare questa lettura (e proseguire con i prossimi episodi…).
How? Come si gioca di ruolo
Bisogna distinguere il gioco di ruolo da tavolo dal gioco di ruolo live-action (LARP): il primo vede un gruppo di persone sedute attorno a un tavolo con schede e dadi; il secondo vede un gruppo di persone, vestite come i propri personaggi, interpretarli nella realtà. Questa serie di articoli si concentrerà più sulla prima categoria.
Pochi sono gli elementi imprescindibili per giocare di ruolo:
- Manuali: l’elenco delle regole del gioco;
- Scheda personaggio: ogni gioco di ruolo ne prevede una, il personaggio è riassunto in una serie di valori e numeri;
- Matita, gomma;
- Dadi particolari, specifici per il gioco;
- Un gruppo di ruolo;
- Fantasia. Fantasia. Fantasia.
Manuali
Ogni gioco di ruolo ha almeno un manuale: per forza, sono le regole. Non vi mentirò, personalmente ho giocato di ruolo solo a Dungeons and Dragons e in LARP a Vampiri, quindi posso solo affermare che D&D ha un certo quantitativo di manuali, specifici per ogni razza, classe, edizione (cioè? Lo vedremo nelle prossime puntate) mentre Vampiri ne ha, in proporzione, molti di meno.
È necessario imparare tutte le regole a memoria? Assolutamente no. Si può essere ottimi giocatori o giocatrici di ruolo senza saper tutto a memoria (anzi: a meno di immergersi totalmente nella materia, è praticamente impossibile). L’importante è l’uso della fantasia e dell’intraprendenza…
Scheda personaggio, matita e gomma
La scheda personaggio è una tabella che di solito si trova al fondo dei manuali del GdR. A primo impatto, ovviamente, sarà indecifrabile ma, col progredire della conoscenza del GdR, ciascun elemento apparirà più chiaro. Si consiglia l’uso di matita e gomma piuttosto che della penna perché le cancellature sono numerose…
Dadi per il gioco di ruolo
Per chi non ha mai giocato di ruolo (qualcuno usa il verbo “ruolare”) potrebbe sembrare assurda l’affermazione per cui esistano dadi non cubici. Per D&D si usano dadi a 4 facce, a 6 facce, a 8 facce, a 10 facce, a 12 facce e a 20 facce (d4, d6, d8, d10, d12, d20), mentre per Vampiri solo i d10. Essi corrispondono ai solidi platonici e al trapezoedro pentagonale, insomma, delle figure solide ben bilanciate.
L’industria dei dadi non è da sottovalutare: quando acquistiamo “un dado a 1 euro” semplicemente acquistiamo un pezzo di plastica che al produttore è costato pochissimo… Ci sono veri e propri collezionisti di dadi, attratti dai colori e dal numero di facce anche bizzarro, ma dall’utilità quasi nulla: esistono d5, d24, d30, d12 con i segni zodiacali, d6 sferici, che funzionano con un piccolo peso all’interno, d100 come grosse sfere con 100 facce, dadi giganti, decorati, in metallo, trasparenti…
How much? Costi economici
Giocare di ruolo costa? Non così tanto, per la verità. Un set di dadi ha un costo contenuto, mentre i manuali hanno sì un costo maggiore, ma in entrambi i casi si tratta di costi una tantum.
Fantasia
Ed eccoci alla componente fondamentale e, alla fin fine, l’unica non materiale: la fantasia. Mi piacerebbe approfondire questa sezione nel prossimo articolo, ma intanto sappiate che l’iniziativa, l’essere propositivi, il calarsi nel proprio personaggio sono praticamente tutto ciò che è richiesto per un buon giocatore o giocatrice di ruolo. Il resto sono dettagli…
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