Hospital Dumpster Divers è il cortometraggio horror norvegese di Anders Elsrud Hultgreen presentato in anteprima italiana in concorso al Trieste Science+Fiction Festival 2020. Ecco la recensione di Hospital Dumpster Drivers
TITOLO ORIGINALE: Hospital Dumpster Divers. GENERE: horror. NAZIONE: Norvegia. REGIA: Anders Elsrud Hultgreen. CAST: Thomas Aske Berg, Ingar Helge Gimle, Monika Solheim, Sturla Alvsvåg. DURATA: 25 min. DISTRIBUTORE: Åtselfilm. DATA DI PRESENTAZIONE: 30/10/2020.
Hospital Dumpster Divers è il cortometraggio horror con tinte splatter proveniente dalla Norvegia e realizzato da Anders Elsrud Hultgreen, che concorre al Trieste Science+Fiction Festival 2020 nella sezione Méliès d’argent. Un cortometraggio di venticinque minuti di durata, quindi complessivamente molto corposo, ricco di narrazione, di immagini e di idee, per un prodotto finale che ci riporta indietro nel tempo nel mondo splatter anni ’80.
Trama | Recensione Hospital Dumpster Divers
La trama ci porta all’interno di un ospedale in cui scoppia il caos quando un troll mutante della spazzatura viene accidentalmente riportato in vita, causa una scadente gestione dei rifiuti, dal giovane ballerino Rasmus. Le intenzioni del regista sono quindi chiare, mettere al centro della narrazione il messaggio relativo alla problematica dei rifiuti, il loro smaltimento, la raccolta differenziata e le conseguenze drammatiche verso il pianeta per una superficialità su questo tema.
Un tema quindi molto attuale, discusso in molte forme e modi diversi, sia dal punto di vista documentaristico che giornalistico e che qui viene trasposto in modo assolutamente dissacrante e originale. L’atmosfera horror splatter, che tocca toni comici per quello che lo spettatore deve subire, nella lotta tra il protagonista e il troll mutante della spazzatura è amplificata, è portata all’esasperazione in ogni dettaglio. La fotografia mostra uno scenario sporco, in ogni senso, degradante, in cui tutto è possibile e non c’è limite alla pudicizia. L‘intrattenimento, per gli amanti del genere è assicurato per tutti i venticinque minuti, che non mancano di farci provare disgusto per le scene che il protagonista vive durante la sua disavventura.
Splatter e trash regnano sovrani| Recensione Hospital Dumpster Divers
Splatter e trash governano la narrazione di questo horror che nella scelta fotografica, delle scene e dei colori, ci riporta agli anni ’80, spinge sull’accelleratore del limite tra realtà e finzione e ci riporta bambini per quel breve lasso di tempo. In questo contesto risulta però difficile riflettere davvero sul tema centrale, ovvero quello dei rifiuti, perchè la cornice costruita attorno è precisa, definita e appartenente ad un mondo che per definizione non di deve prendere sul serio, cioè quello dell’horror splatter.
Nel suo genere, la produzione è sicuramente funzionante, perché in linea con l’angoscia febbrile del protagonista, tutto appare distorto, irreale, con con una fotografia dai colori sbiaditi, ma fluorescenti come in una pellicola bruciata e l’immancabile effetto glitch soprattutto nei primi piani. Il risultato complessivo, per chi ama questo genere è sicuramente di grande soddisfazione e divertimento.
Conclusioni
In conclusione, si può dire che Hospital Dumpster Divers è un buon prodotto per un genere horror splatter e trash, con un’attenzione nella produzione che produce sicuramente un senso di disgusto e distorsione della realtà. Tutti questi elementi hanno il rischio di allontanare lo spettatore dal messaggio di fondo, che rimane sotterrato da un gioco stilistico di fotografia e regia.
Punti a favore
- Atmosfera splatter credibile
- Fotografia che distorce la realtà
Punti a sfavore
- Regia che allontana dal messaggio principale
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