Il terzo ed ultimo episodio di Black Mirror 5 vanta come protagonista Miley Cyrus. Ma data la stagione non troppo fortunata, avrà convinto il pubblico? Intanto ecco la nostra recensione di Rachel, Jack e Ashley Too
TITOLO ORIGINALE: Black Mirror, Rachel, Jack and Ashley Too. GENERE: drammatico. NAZIONE: Stati Uniti. REGIA: Anne Sewitsky. CAST: Miley Cyrus, Angourie Rice, Madison Davenport, Susan Pourfar. DURATA: 67 min. DISTRIBUTORE: Netflix. USCITA: 05/06/2019.
Rachel, Jack e Ashley Too è stata fin dalla promozione la puntata che Netflix aveva scelto come di “punta” per Black Mirror 5, soprattutto grazie al ritorno in scena dopo anni di assenza dagli schermi di Miley Cyrus. La puntata ricalca in molte parti le linee guida di Hannah Montana lasciando però ampio spazio alle dinamiche in stile distopico e futuristico di Black Mirror.Â
Black Mirror: Rachel, Jack e Ashley Too, sinossi e trailer
La puntata si apre con la presentazione di due sorelle da poco trasferitesi in un nuova cittadina e rimaste orfane della madre. Una delle due, la più piccola è molto solare ma anche introversa a causa della mancanza di amici e riversa il suo bisogno di comprensione nella cantante Ashley O, interpretata da Miley Cyrus. La cantante inizia la commercializzazione di una bambola robotica chiamata Ashley Too che ha parte della personalità e la voce della versione umana. Rachel ne vuole assolutamente una ma la bambola ha un influsso malato sulla ragazza e la sorella maggiore decide di disfarsene.Â
Nel frattempo l’episodio ci mostra come la vita di Ashley O non sia esattamente come appare, fra farmaci illegali e un controllo dispotico della zia, la cantante prova a ribellarsi ma le cose non vanno come ella aveva sperato e le cose si mettono decisamente male. Sarà l’intervento delle due sorelle a far venire a galla la verità dietro la scintillante vita dell’acclamata pop star che negli anni è stata continuamente vessata e sfruttata, talvolta a sua insaputa.Â
L’elemento “Black Mirror” della puntata è senza dubbio la bambola con la personalità e la voce della cantante. La cosa particolare è la presenza di un limitatore di personalità , poiché gli ingegneri hanno in realtà copiato dentro ogni bambola l’intera memoria cognitiva della vera Ashley e sarà proprio la rimozione di questo limitatore a permettere alle due sorelle di capire cosa stava realmente accadendo.Â
Black Mirror: il fascino della banalità da Hannah Montana a Ashley O | Recensione
La trama di questa terza puntata di Black Mirror è quanto di più banale e scontato si possa trovare. La sceneggiatura, nonostante questa dilagante banalità risulta molto ben scritta, i dialoghi non sono per niente noiosi o banali, anzi riescono mantenere alta l’attenzione dello spettatore nonostante la storia di base sia così scontata. Quello che sicuramente salta agli occhi di tutti è la similitudine con la serie teen di qualche anno fa che aveva come protagonista Miley Cyrus: Hannah Montana. La doppia vita, la parrucca, la realtà così diversa da ciò che appare. Le interpretazioni sono buone, soprattutto quelle dei personaggi “minori”. La fotografia è fumosa, mai netta e definita, talvolta risulta anche fastidiosa, il montaggio è pessimo, per costruire una scena si arriva anche a 13 tagli in un solo minuto. Le canzoni utilizzate sono l’apoteosi del pop medio, classico stile alla Ariana Grande. Unica nota positiva è la canzone sul finale che risolleva un po’ lo stile dell’intera puntata, che comunque rimane molto al di sotto del vecchio stile Black Mirror.Â
Rachel, Jack e Ashley Too doveva essere l’episodio di punta della stagione, e in qualche modo lo è stata, ma deludendo comunque per quanto riguarda i contenuti e il messaggio veicolato. Niente futurismo, niente stile distopico, solo l’amara constatazione di una realtà alla deriva.Â
Rachel, Jack e Ashley Too: la dimostrazione che se non si hanno più idee è meglio chiudere una serie | Recensione
Questa puntata conclusiva della terza stagione potrebbe essere il disperato urlo di aiuto dei fan delle serie TV in generale. Non chiediamo molto, solo che quando le idee si esauriscono si smetta di produrre altre puntate che abbassino e umilino il livello delle prime stagioni. Se il pubblico di affeziona ad una serie, non significa che sarà disposta a tollerare che venga smembrata e resa banale pur di continuare ad incassare. Non ho molto altro da dire su questa stagione di Black Mirror o su Rachel, Jack e Ashley Too se non che spero che chiudano la serie il prima possibile se lo stile deve rimanere tanto basso, potete trovare anche le recensioni delle altre due puntate: Striking Vipers e Smithereens.
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Punti a favore
- Ottima sceneggiatura
- Buone performance recitative
Punti a sfavore
- Trama banale
- Canzoni noiose
- Stile Black Mirror troppo leggero e poco accattivante
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