Striking Vipers è il primo dei tre episodi antologici di Black Mirror 5. Nonostante la stagione abbia lasciato i fan decisamente delusi, questo episodio è stato il più apprezzato dal pubblico. E noi di tuttoteK non potevamo certo esimerci dal dire la nostra in una recensione
TITOLO ORIGINALE: Black Mirror, Striking Vipers. GENERE: drammatico. NAZIONE: Stati Uniti. REGIA: Owen Harris. CAST: Anthony Mackie, Yahya Abdul-Mateen II, Nicole Beharie. DURATA: 61 min. DISTRIBUTORE: Netflix. USCITA: 05/06/2019.
In ordine di presentazione sulla piattaforma Netflix è il primo episodio della quinta stagione di Black Mirror. La serie da sempre si è contraddistinta per il suo formato antologico che non prevede la necessità di guardare in sequenza gli episodi, però per chi come me segue il formato stabilito è appunto, il primo impatto con la nuova stagione. Sarà stato positivo? Scopriamolo insieme nella nostra recensione.
Sinossi e trailer | Recensione Black Mirror 5: Striking Vipers
Durante i festeggiamenti per i 38 anni di Danny, che vive con la moglie Theo e il figlio, arriva fra gli ospiti un vecchio amico: Karl. In ricordo dei tempi giovanili in cui Karl e Danny giocavano al picchiaduro Striking Vipers, Karl regala a Danny una copia dell’ultimo episodio della serie, Striking Vipers X, una versione iper tecnologica e immersiva permette al giocatore di impersonare completamente il suo personaggio nel videogioco, assumendone le sembianze e provando sensazioni fisiche. Karl e Danny si trovano così nei corpi di due personaggi, rispettivamente Roxette e Lance, che dopo due round di combattimento, si trovano a stretto contatto e si baciano. Da quel momento fra i due inizierà un rapporto virtuale ma molto coinvolgente.
Le vite di entrambi ne risentono ed entrambi iniziano a farsi domande sulla loro sessualità. Mentre Karl vorrebbe continuare Danny di rimando si ritrova a dover affrontare le proprie responsabilità verso il figlio e la moglie. Inizieranno discussioni e incomprensioni in pieno stile Black Mirror e anche il finale agrodolce che permette l’inizio di una riflessione personale allo spettatore.
Recitazione di basso livello e sceneggiatura con grandi lacune | Recensione Black Mirror 5: Striking Vipers
La tematica principale attorno alla quale ruota l’episodio è molto interessante, peccato come hanno poi deciso di svilupparla. Black Mirror ci ha abituati ad un futuro distopico e quasi impensabile seppur tangibile, ma con questa stagione ha sovvertito gli schemi ma ha reso tutto tremendamente scontato e banale. La recitazione, nonostante il cast sembrasse di alto livello è pessima. Dialoghi da soap opera fanno da fil rouge a performance imbarazzanti dei due attori protagonisti. Il tentativo di lanciare un messaggio moraleggiante fallisce proprio sul finale quando si arriva alla resa dei conti. Tutta l’impalcatura (mal) costruita per l’intera durata della puntata svanisce come una bolla di sapone. La fotografia è raffazzonata, i colori sgargianti che si vedono all’interno del gioco Striking Vipers danno, sì la percezione che appunto ci si trovi in una realtà parallela, ma quasi fatta di caramelle. In ogni inquadratura interna al gioco sembra che da un momento all’altro debba saltare fuori Hello Kitty. Anche gli attori che interpretano i lottatori/alter ego dei protagonisti sono terribili. L’ultima volta che ho visto delle performance attoriali di così basso livello era durante una puntata de Il Segreto.
Sonoro e montaggio sonoro non danno la giusta enfasi ai momenti importanti e non creano suspance. Il tema della possibile omosessualità o bisessualità viene trattata talmente superficialmente da renderlo irritante. In un mondo come il nostro che avrebbe bisogno di messaggi positivi liquidare la questione con un mezzo bacio sotto la pioggia per decidere se due uomini sono attratti fra loro fa abbastanza ridere. La situazione peggiora nel momento in cui i due dopo essersi baciati e aver magicamente capito di non essere omosessuali iniziano a picchiarsi. Insomma una puntata scritta decisamente male e con una superficialità assolutamente non degna di Black Mirror.
Una puntata totalmente bocciata!
La delusione più grande è stata partire con delle aspettative mediamente alte, visto anche il cast e ritrovarsi a metà episodio completamente spaesati e confusi per la bassissima qualità di un prodotto che ci aveva sempre abituati a grandi sceneggiature. Tutto l’episodio sarebbe potuto essere anche visivamente eccellente, cosa che non è, ma sarebbe comunque crollato come un castello di carte data la scrittura così superficiale, banale e piena di lacune. Non è rimasto più niente del classico Black Mirror: niente distopia, niente futuro iper tecnologico, niente messaggio sociale importante e talvolta sconvolgente. L’unico consiglio che sono capace di darvi è di riprendere in mano le prime tre stagioni e riguardarle, perchè Striking Vipers non è assolutamente ciò che Black Mirror si merita come episodio di apertura.
Si conclude qui la recensione di Black Mirror 5: Striking Vipers. Il secondo episodio ve lo abbiamo da poco recensito: Smithereens e non dimenticate di continuare a seguire tuttoteK per le ultime novità su cinema e serie TV!
Punti a favore
- Nessuno di rilevante
Punti a sfavore
- Sceneggiatura pessima
- Fotografia poco curata
- Recitazione di scarso livello
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