George R. R. Martin ha spiegato cosa sta accadendo ad House of the Dragon e ad altre sue opere, a causa dello sciopero degli sceneggiatori
Le notizie si susseguono, giorno dopo giorno le liste delle serie TV coinvolte nello sciopero degli sceneggiatori, iniziato il 1 maggio, continuano ad allungarsi. Sono tante le personalità che si sono schierare dalla parte degli scioperanti, sostenendo a gran voce i motivi della protesta. George RR Martin, anche lui in sciopero, ha deciso di dire la sua a proposito della questione, spiegando se e come questo inciderà sugli show tratti dalle proprie opere letterarie, in particolare su House the Dragon, la cui stagione 2 è tra le più attese e in fase di lavorazione.
House of the Dragon è davvero salva? | House of the Dragon: è davvero salva dallo sciopero degli sceneggiatori?
Secondo le prime news circolate, House of the Dragon dovrebbe essere tra le serie salve dallo sciopero. La sua uscita non dovrebbe quindi rallentare a causa delle proteste, anche perché le riprese hanno già preso il via. Ciò non vuol dire che la serie sia immune da ogni problematica, lo dimostra il fatto che si sta continuando a girare, ma senza gli sceneggiatori presenti e che, di conseguenza, non sono consentite modifiche ai copioni o rielaborazioni in corso d’opera. Servirà quindi uno sforzo maggiore da parte degli attori, che non potranno chiedere modifiche alle battute o adattamenti a fronte di una resa migliore. Martin ha alleggerito la questione.
Dall’altra parte dell’oceano, le riprese della seconda stagione di House of the Dragon sono iniziate l’11 aprile e proseguiranno a Londra e in Galles. I copioni degli otto episodi della seconda stagione sono stati tutti terminati mesi fa, molto prima dell’inizio dello sciopero. Ogni episodio è stato sottoposto a quattro o cinque stesure e a numerose revisioni, per tener conto delle note della HBO, delle mie note, dei problemi di budget, ecc. Non ci saranno altre revisioni. Gli sceneggiatori hanno fatto il loro lavoro; il resto è nelle mani dei registi, del cast e della troupe… e naturalmente dei draghi.
Le altre opere interessate
La seconda stagione di House of the Dragon non è la sola a preoccupare i fan di Martin dopo la notizia dello sciopero degli sceneggiatori, visto che la serie non è l’unico adattamento dei suoi romanzi a cui si sta lavorando. In fase di progettazione ci sarebbero infatti anche altri spin off. Tra questi, una trasposizione delle sue novelle, intitolata Hedge Knight: Knight of the Seven Kingdoms, la cui scrittura sembrerebbe proprio essere stata bloccata, almeno fino alla fine dello sciopero. Se Martin si dimostra ottimista sul futuro di House of the Dragon, non sembrerebbe altrettanto per quanto riguarda le sorti dello sciopero. Lo scrittore ha infatti spiegato:
Ho vissuto diversi di questi scioperi da quando ho iniziato a scrivere per la televisione e il cinema nel 1986. Lo sciopero del 1988, il primo a cui ho partecipato, è durato 22 settimane; il più lungo nella storia di Hollywood. Lo sciopero del 2007-2008, il più recente, è durato 100 giorni. Questo potrebbe durare anche di più; le questioni sono più importanti e non ho mai visto la Gilda così unita come adesso.
A noi, poveri spettatori, non resta che sperare che la situazione si sblocchi quanto prima, sia per quanto riguarda le opere di Martin, sia per tutti gli altri show coinvolti nello sciopero, come il chiacchieratissimo Stranger Things. Sembrerebbe proprio che dovremmo sudarci questa ultima stagione, visto che le riprese sono state sospese proprio a causa delle proteste. Nell’attesa che tutto si risolva, noi di tuttoteK saremo qui, ad informarvi su ogni eventuale sviluppo!
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