Anche le riprese della quinta stagione di Stranger Things non sono state risparmiate dallo sciopero degli sceneggiatori che stanno sospendendo le attività Â
Gli sceneggiatori di Stranger Things hanno interrotto la produzione della stagione 5 a causa della mancanza di un accordo equo con Netflix e altre società , che ha provocato lo sciopero della WGA (Writer Guild of America). La serie avrebbe dovuto ripartire con le riprese a giugno, ma Matt e Ross Duffer, i creatori della serie, hanno deciso di partecipare allo sciopero generale indetto dal sindacato. Non torneranno quindi al lavoro finché non ci sarà una risoluzione della vicenda. I Duffer hanno spiegato le ragioni dello sciopero affermando:
La scrittura non finisce quando iniziano le riprese. Sebbene siamo entusiasti di iniziare la produzione con il nostro fantastico cast e la nostra troupe, non è possibile durante questo sciopero. Speriamo che venga raggiunto presto un accordo equo in modo da poter tornare tutti al lavoro.
Stranger Things 5: riprese in pausa per lo sciopero degli sceneggiatori
La quarta stagione di Stranger Things ha segnato un record per Netflix in termini di audience, raggiungendo oltre 1 miliardo di ore di visualizzazione. Grazie al lavoro degli sceneggiatori, la serie ha conquistato anche nuovi fan facendo conoscere al mainstream un nemico di D&D storico: Vecna (interpretato da Jamie Campbell Bower). La quinta stagione promette di chiudere tutte le questioni in sospeso a Hawkins, esplorando finalmente la natura del Sottosopra che sta invadendo il mondo reale. I dettagli della trama sono stati tenuti segreti, ma il produttore Shawn Levy ha rivelato che il tono emotivo della storia strapperà molte lacrime.
Lo sciopero che ha coinvolto gli sceneggiatori ha avuto ripercussioni su molti settori dello spettacolo. I Late Show sono rimasti senza nuovi episodi e Marvel ha dovuto rinviare il progetto di Blade con Mahershala Ali, per citare alcune conseguenze. Le compagnie hollywoodiane quotate in Borsa hanno perso oltre 10 miliardi di capitalizzazione. Ma al momento, una risoluzione dello sciopero sembra ancora lontana. Gli sceneggiatori hanno chiesto agli studi migliori condizioni e salari, visto che il loro lavoro si è fatto più complesso e meno remunerativo con il cambiamento del panorama mediatico, e hanno chiesto anche garanzie sul loro futuro, temendo che l’intelligenza artificiale possa sostituirli. Staremo a vedere gli sviluppi, sui quali vi aggiorneremo sulla nostra pagina dedicata a film e serie tv.
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