Le grandi opere ispirano sempre noi videogiocatori e, ammettiamolo, Game of Thrones non ha visto ancora un grande gioco basato su di sé: creiamolo noi!
Calmiamo subito i bollenti spiriti: no, non si tratta di un “vero” gioco su Game of Thrones. Mi spiace se vi ho illusi. Niente annunci, niente conferme ufficiali. Non parlo nemmeno di Conquest. Certo, si rumoreggia (in realtà a malapena si bisbiglia) che Bethesda sia al lavoro su un gioco basato sul mondo di Westeros, ma non siamo qui per parlare di qualcosa di reale.
Siamo qui per creare il nostro gioco su Game of Thrones. Ammettiamolo, tutti quanti nel corso della nostra “carriera” videoludica abbiamo provato ad immaginare un gioco bellissimo, perfetto, che si confacesse ai nostri gusti specifici. Ovviamente è capitato anche a me, molte volte. Nello specifico, però, di recente mi è successo mentre giocato a Game of Thrones – A Telltale series.
Prima di parlarvene, voglio lasciarvi il tempo di dire la vostra. Fatelo anche subito, scrivendo nei commenti. Bastano poche parole, giusto un’idea, un desiderio. Come lo vorreste un gioco su Game of Thrones?
Fatto? Posso provare a indovinare?
Game of Thrones: il trono dei (vostri) desideri
Action-RPG. Okay, era un pronostico facile. E ammetto che potrei aver fatto quel riferimento a Bethesda per condizionarvi un pochino. Non tutti avrete dato questa risposta, ma statisticamente è quella più probabile. Il fantasy medievaleggiante va sempre forte e, sebbene non sia la mia vera scelta, non posso negare che non mi dispiacerebbe affatto avere un gioco in stile Skyrim ambientato nell’universo narrativo del Trono di Spade.
In questo caso, vorrei un sistema di combattimento un po’ più solido e strutturato rispetto a quello del videogame Bethesda. Non chiedo di raggiungere la complessità di un Kingdom Come: Deliverance (di cui potete leggere qualche breve commento qui), ma forse sarebbe interessante vedere “l’arte della guerra” nel suo aspetto più tecnico.
Sarebbe anche interessante avere la possibilità di giocare con diversi tipi di personaggi, puntando tutto sulle “origini”, come nel primo Dragon Age. Un infido ladro cacciato alla Barriera, un prode guerriero superstite dal campo di battaglia, un misterioso straniero proveniente da oltre il Mare Stretto. Ognuno di loro avrebbe i propri legami passati e interazioni differenti nel corso della vicenda che il gioco andrebbe a raccontare.
Ho già anche l’incipit perfetto: un sacerdote del Fuoco ci fa ritornare in vita e ci affida una missione, trovare un’arma speciale in grado di sconfiggere l’Esercito dei Morti. E così inizierebbe il nostro viaggio per il continente occidentale. Dalla Cittadella alla Barriera, da Approdo del Re a Grande Inverno. Un viaggio da nord a sud, da est a ovest, tra quest e combattimenti. Dopotutto “l’inverno è arrivato”.
Game of Thrones – A Telltale Series
Come ho detto, però, la mia prima idea non è stata un action-RPG. L’epifania (troppo?) è arrivata mentre giocavo uno degli ultimi episodi del gioco Telltale Games. Come sempre niente spoiler, ma devo comunque parlarne brevemente.
Game of Thrones – A Telltale Series fa la propria scelta nel dicembre del 2014 rimanendo fedele alle pubblicazioni episodiche dei prodotti Telltale Games. Arriverà a conclusione nel novembre 2015. L’opera è ambientata tra la terza e la quinta stagione. Seguiamo le vicende di vari membri della casata Forrester, mai citata nella serie TV ma già introdotta nei romanzi. I Forrester governano Ironrath, una fortezza situata all’interno della foresta di Wolfswood, dove governano sui boschi di Ironwood, un tipo di legno estremamente pregiato e resistente ambito da tutte le casate in quanto utile per la produzione di scudi e navi.
Non voglio soffermarmi troppo sulle qualità o sui difetti dell’opera. Se da un lato è apprezzabile un leggero cambio di stile grafico, sono fermamente convinto che Telltale dovrebbe cominciare a puntare più in alto sul profilo tecnico, soprattutto per quanto riguarda volti e animazioni così da rendere più d’impatto le sequenze narrative. Per il resto, trovo questa specifica opera una delle migliori di Telltale, di certo aiutata dal prodotto originale.
Vediamo, però, quale momento mi ha portato a ragionare su un nuovo gioco basato su Game of Thrones. Reiterando il mio desiderio di non fare spoiler, cercherò di essere più generico e indiretto possibile.
Mira Forrester e Approdo del Re
Uno dei personaggi del gioco è Mira Forrester, figlia maggiore della casata che ricopre il ruolo di ancella di Margaery Tyrell (sigh). Come già si può intuire, non la troveremo in mezzo a insanguinati campi di battaglia o alla gelida terra della Barriera. Approdo del Re, e ancora più nello specifico la Fortezza Rossa, sarà il nostro terreno di prova. Niente spade, armature ed eserciti. Solo sotterfugi, alleanze e tradimenti.
Fu in quel momento in cui io capii che desideravo assolutamente avere tra le mani il vero “gioco di troni”. Un’opera che ci mettesse nei panni di un nobiluccio qualunque, di basso livello. Una persona che ha accesso alla Fortezza, ma che viene perlopiù ignorata, in quanto detentrice di un potere economico e politico praticamente nullo. Il nostro scopo sarebbe cospirare contro tutto e tutti, tramite sussurri e bisbigli.
Un’opera che non punti sull’estensione della mappa o sulla quantità mastodontica di un sistema RPG di equipaggiamenti e abilità. Nessun potenziamento, nessuna capacità da acquisire. Una specie di enorme puzzle game investigativo in qui il nostro scopo è scoprire segreti e venderli alla persona giusta, in cambio di altri. Un gioco che non faccia sconti, un’opera in cui è necessario pensare con calma, capire chi sia chi. Con un piccolo sistema economico, gestionale, in cui dobbiamo mantenere il nostro castello decrepito fino a farlo diventare una delle più grandi fortezze del regno.
Parlo di un gioco lento, difficile, verboso, lungo. Parlo di un’opera che non vedremo mai. Lo sappiamo tutti. Forse solo la scena indie potrebbe regalarci qualcosa del genere. Io voglio sperare che sia così.
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