In lieve ritardo, ma non potevamo esimerci dal dirvi la nostra sull’ultima fatica di Nihon Falcom: benvenuti nella più che prolissa recensione di Ys IX: Monstrum Nox
Vi abbiamo parlato, qualche tempo fa, dell’ultimo capitolo di una delle serie più longeve e piene di contenuto di Nihon Falcom, The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel IV. Nella nostra recensione avevamo sottolineato quanto il gioco fosse una delle migliori conclusioni possibili realizzabili da un piccolo studio come Falcom, nonostante il caratteristico budget che viene dedicato a queste produzioni. Non tanto perché non abbiano valore, anzi, ma il problema principale di Giochi di Ruolo così di nicchia è, per l’appunto, il loro essere troppo di nicchia. La sola fama nel paese del Sol Levante non può garantire introiti e guadagni abbastanza elevati da coprire eventuali azzardi nello sviluppo, specialmente per quel che riguarda il comparto tecnico.
Proprio di Nihon Falcom torniamo a parlare oggi, ma di una sua serie che forse in occidente è leggermente più conosciuta rispetto ai The Legend of Heroes. Dopo l’ottimo porting di Ys Origin su Nintendo Switch e uno sfavillante Ys VIII: Lacrimosa of Dana, arriva in occidente il nono capitolo principale della serie di Falcom. Disponibile da inizio febbraio su PlayStation 4 e Nintendo Switch, Ys IX si è subito mostrato con un’atmosfera e uno stile diverso rispetto ai precedenti capitoli e forse più affine alla serie dei The Legend of Heroes. Non dilunghiamoci oltre e iniziamo. Benvenuti nella nostra recensione di Ys IX: Monstrum Nox!
Monstrums…
Gli eventi narrati all’inizio di Ys IX: Monstrum Nox proseguono direttamente dal finale di Lacrimosa of Dana. Quindi, anche se non è indispensabile conoscere ciò che è avvenuto nel prequel, i novizi si ritroveranno lievemente spaesati nelle prime battute di gioco. Durerà poco però, ve lo assicuriamo, perché la narrazione di Monstrum Nox prende poi una piega completamente sua ed originale, lasciandosi alle spalle il passato. L’avventuriero Adol e il suo inseparabile amico Dogi arrivano a Balduq City, la Città-Prigione per eccellenza della regione, comandata dall’Impero Romun. Ovviamente, se viene chiamata Prison City un motivo ci sarà.
L’intero scopo dell’esistenza di Balduq, infatti, è quello di far continuare a funzionare una gigantesca fortezza che incombe sulla città e che, nelle prime fasi di gioco, vede anche rinchiudere il nostro avventuriero. Adol si ritroverà infatti, per una breve serie di sfortunati eventi, imprigionato nella dedalica struttura, salvo poi riuscire ad uscirne grazie all’aiuto di una sconosciuta ragazza che gli dona i poteri di Monstrum. I Monstrum sono esseri con poteri sovrannaturali che hanno il compito di combattere e sconfiggere mostri nel Grimwald Nox, una sorta di dimensione alternativa alla realtà che ha invaso anche Balduq. Sarà quindi Adol a prendere in mano le redini di questa ennesima avventura, che lo porterà a conoscere altri Monstrum per la creazione, alla fine, di un eccentrico gruppo di eroi.
… The time is Nigh! – Recensione Ys IX: Monstrum Nox
Nonostante possa sembrare tutto così avvincente, la sceneggiatura e il ritmo narrativo di Ys IX: Monstrum Nox è in realtà la cosa che meno ci ha convinti della produzione di Nihon Falcom. Sarà che in alcuni frangenti è fin troppo prolissa e spezza eccessivamente il ritmo di gioco, sarà che, alla fine dei conti, non ci siamo poi ritrovati di fronte a tutta questa originalità. La vastità del cast, che oltre ai personaggi principali piuttosto stereotipati conta anche un gran numero di comprimari eccentrici, e delle fasi avanzate di gioco più veloci, però, rendono comunque lo scorrere della trama principale di Ys IX: Monstrum Nox non così piatto e scialbo come ci saremmo aspettati dalle prime ore di gioco.
Vera e propria protagonista di Ys IX: Monstrum Nox è la città di Balduq, unica vera mappa di gioco. I nostri eroi, infatti, a causa della maledizione che li ha trasformati in Monstrum non possono lasciare le mura cittadine e sono letteralmente intrappolati all’interno della Prison City. Una scelta piuttosto azzardata, considerando l’ampiezza dei titoli della serie precedenti e che ci ha infatti fatto storcere il naso, ma che abbiamo pian piano imparato ad apprezzare. La città è infatti piena di nascondigli, passaggi segreti, tesori e punti di interesse da scoprire. Sebbene sia suddivisa in più micro-aree, i caricamenti fra l’una e l’altra sono talmente tanto veloci che sembra di star giocando in una mappa open-world.
Stand ready! – Recensione Ys IX: Monstrum Nox
Man mano che proseguiremo nell’avventura, inoltre, Adol recluterà nuovi compagni di viaggio che gli doneranno nuove possibilità di esplorazione della mappa. Se, ad esempio, il nostro avventuriero è dotato del potere della Crimson Line che gli consente di lanciarsi da punti specifici della mappa con un rampino, White Cat, una volta arruolata, ci permetterà di correre in verticale sui muri. E poi via con la planata aerea, con la possibilità di passare sotto le porte chiuse e così via. Una serie di idee interessanti e volte al rendere sempre più ampia e accessibile Balduq. Preparatevi quindi a spendere ore ed ore nel trovare quel tesoro mancante, quell’angolo nascosto che ancora non avente esplorato o un punto di interesse particolarmente difficile da raggiungere. Balduq sarà ai vostri piedi, una volta completata la squadra.
Se l’esplorazione di Ys IX: Monstrum Nox è dannatamente divertente, il cuore pulsante dell’intera produzione è ovviamente il sistema di combattimento. Ys IX: Montrsum Nox è un action-jrpg nudo e crudo, con una particolare attenzione votata alla velocità e all’aggressività. Nel gioco potremo controllare massimo tre personaggi, scambiabili con la sola pressione di un tasto, e avremo a disposizione quattro skill per ogni personaggi attivabili tramite la ruota delle abilità apribile con un dorsale. Se contro i nemici più deboli sarà sufficiente “smashare” in continuazione il tasto dell’attacco leggero, contro i boss e più in particolare nel Grimwald Nox l’utilizzo delle Skill specifiche sarà fondamentale per sopravvivere.
Lay waste to the malevolent… – Recensione Ys IX: Monstrum Nox
Torna anche il triangolo di forze-debolezze già visto nei precedenti titoli della serie e che dà una maggiore impronta strategica al titolo. Slasher, Piercer e Striker sono le tre “classi” a cui potranno appartenere i vostri personaggi, donando loro particolare forza o debolezza nei confronti di specifici nemici. Per mitigare il senso di “forzatura” imposto dall’avere in squadra un personaggio per ogni classe, cosa che magari impediva di utilizzare i tre preferiti in ogni frangente, Nihon Falcom ha aggiunto in Ys IX: Monstrum Nox una particolare tipologia di accessori che, oltre a potenziare i membri del team, ne altera la classe. Siete felici? Anche noi.
Tornano anche le schivate e le parate perfette, rispettivamente Flash Dodge e Flash Guard, che specialmente nel Grimwald Nox donano un discreto quantitativo di punti in più, oltre a permettere una maggiore sopravvivenza dell’eroe. Tornano le potentissime Abilità Extra e Abilità Boost e tutta la portentosa struttura di gameplay che Nihon Falcom aveva già sperimentato con i capitoli precedenti, affinandola e rendendola ancora più godibile. Non pensiamo di esagerare dicendo che, a conti fatti, Ys IX: Monstrum Nox sia uno degli action-jrpg più divertenti disponibili sul mercato.
…Lest the night prevail. – Recensione Ys IX: Monstrum Nox
Ne abbiamo discusso anche in apertura e ci duole dover tornare a rimarcare questo aspetto. Come è indubbio che sia, Nihon Falcom è un’azienda che ha sempre creato titoli di nicchia. E quando parliamo di nicchia, intendiamo che serie come Ys e The Legend of Heroes vendono quasi esclusivamente in patria. Le vendite e gli introiti in occidente sono perlopiù derivanti da fan accaniti di giochi di ruolo di stampo giapponese e da chi si imbatte in sconti particolari mesi dopo l’uscita. Proprio per questo motivo, è ovvio e doloroso dover rimarcare che ogni videogioco sfornato dall’azienda sia effettivamente “a basso budget”.
La nostra prova per la recensione di Ys IX: Monstrum Nox è avvenuta su una PlayStation 4 Pro e dobbiamo ammettere che in termini di stabilità, anche nelle situazioni più concitate, siamo su ottimi livelli. Il gioco non ha mai vacillato nemmeno quando gli effetti a schermo erano davvero tanti, rimanendo stabile a 60 fps. Ulteriore menzione per i caricamenti, che come abbiamo già detto in precedenza sono davvero veloci e affatto fastidiosi. Le prodezze, però, si fermano qui.
Balduq è una città spoglia, vuota e monotona sia in termini di palette cromatica sia di ambienti. Ci siamo spesso imbattuti in texture a bassissima risoluzione nell’esplorare la città, che in fin dei conti non è nemmeno così enorme come si potrebbe pensare e sfrutta maggiormente la verticalità. I modelli poligonali dei personaggi non sono malvagi, anzi, ma sono nettamente inferiori a quelli che abbiamo potuto apprezzare in Trails of Cold Steel 4. La regia è goffa, le inquadrature a volte sono proprio sbagliate e spezzano ancor più un ritmo narrativo esacerbato dalla prolissità. In ultimo, la colonna sonora non è nulla di troppo entusiasmante e non abbiamo trovato una singola traccia che ci abbia davvero colpiti.
Monstrum Nox!
Per concludere questa recensione di Ys IX: Monstrum Nox possiamo dirci parzialmente soddisfatti dalla nuova fatica di Nihon Falcom. Esplorare i vicoli della città di Balduq è via via sempre più divertente ed appagante, nonostante possa star stretta a tantissimi amanti della serie. Il sistema di combattimento è stato smussato e affinato, rendendolo ancor più avvincente e soddisfacente e, forse, uno dei migliori disponibili nel mercato degli action-jrpg. Quello che ci auguriamo è che Falcom riesca a fare quel passo in più dal punto di vista tecnico ed estetico e che si riesca a perdere, vivendo i suoi titoli, quella sensazione di star ancora giocando su PlayStation 3. Basta col vintage!
Rimanete sintonizzati con noi di tuttoteK per tutte le news a tema videoludico e tech! E se siete interessati a chiavi di gioco per tutte le piattaforme a prezzi scontatissimi, visitate InstantGaming!
Punti a favore
- Sistema di combattimento al top del genere
- Buon mix fra aggressività e strategia
- Fasi esplorative divertenti
Punti a sfavore
- Ritmo narrativo lento
- Personaggi stereotipati
- Comparto tecnico datato
Lascia un commento