Un particolare microbioma intestinale è associato ad un invecchiamento più sano e a una maggior longevità , lo dimostra uno studio
Il microbioma intestinale è parte integrante del corpo. Ora i dati di oltre 9.000 persone rivelano che è fondamentale per un invecchiamento più sano e una maggior longevità negli ultimi decenni di vita delle persone.
Microbioma: una immensa comunitĆ
Il microbiota ĆØ la comunitĆ di batteri che vive con noi ogni giorno. Sulla pelle, nelle mucose e nel nostro intestino vivono miliardi di batteri. Sicuramente la comunitĆ batterica più numerosa e conosciuta ĆØ quella che vive nel nostro intestino. Si stima infatti che nell’intestino di un essere umano adulto vivano in media 100 miliardi di batteri e che questi vadano a costituire 1,5Kg del peso corporeo. Un microbioma intestinale sano ĆØ fondamentale per una corretta digestione, per l’assimilazione e la produzione di vitamine e nutrienti. Inoltre negli ultimi anni il microbioma ĆØ stato legato a varie patologie, dall’obesitĆ e patologie neuro-degenerative. Ma la sua importanza nel processo di invecchiamento umano non ĆØ ancora del tutto chiara. Ora un team di ricercatori americani ha individuato come determinati microbiomi intestinali possano guidare un invecchiamento sano.
Invecchiamento sano: la ricercaĀ
Il team ha analizzato 3 gruppi di individui tra i 18 e i 101 anni. I dati hanno mostrato che i microbiomi intestinali sono diventati sempre più diversi man mano che gli individui invecchiano. In particolare le differenze sono accelerate nella seconda metĆ della vita (dai 45 anni in poi). Il numero e la varietĆ dei batteri iniziava a diminuire, soprattutto in quelli che prima risultavano essere i più comuni. Tuttavia, gli individui che raggiungevano una vecchiaia in salute mantenevano alcuni tratti in comune. Analizzando il sangue degli anziani sani infatti si sono trovati livelli simili di alcuni metaboliti di origine batterica. In particolare i livelli di indolo, un derivato del triptofano, e di fenilacetilglutammina erano molto simili in tutti gli anziani sani. L’indolo ĆØ associato ad una minor infiammazione e la fenilacetilglutammina a un minor rischio di malattie cardiovascolari.
Microbioma e invecchiamento: il legame
La capacitĆ di batteri diversi di svolgere le medesime funzioni ĆØ stato un dato interessante per i ricercatori. I risultati precedenti infatti mostravano risultati contrastanti nel legame tra invecchiamento e microbioma. Il nuovo lavoro sembra risolvere queste incongruenze. Infatti più che alla tipologia di batteri presenti, la ricerca mostra come sia importante le funzioni che questi batteri svolgono. Le unicitĆ batteriche devono svolgere le medesime funzioni per un invecchiamento sano e queste devono essere mantenute dal microbioma. Questa analisi evidenzia il fatto che il microbioma intestinale adulto continua a svilupparsi con l’avanzare dell’etĆ e che la sua composizione in giovane etĆ non ĆØ necessariamente collegata a quella della vecchiaia. Gli individui sani dopo gli 80 anni mostravano una continuitĆ nelle funzioni del microbioma, continuitĆ non mostrata negli individui meno sani. Il professor Nathan Price ha dichiarato:
Questo ĆØ un lavoro entusiasmante che pensiamo avrĆ importanti implicazioni cliniche per il monitoraggio e la modifica della salute del microbioma intestinale per tutta la vita di una persona
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