Codemasters, insieme a Koch Media, ci riporta sull’asfalto delle migliori piste di formula uno con il nuovo F1 2019. Tra le novità il campionato di Formula 2 e nuove auto d’epoca. Ecco la nostra recensione di F1 2019!
Siamo pronti a tornare sulle piste della Formula 1 e Codemasters ci permette di farlo in anticipo rispetto gli altri anni. Tante novità e sorprese nel nuovo F1 2019, tra le sfide delle leggende Senna e Prost fino alle nuove auto d’epoca come la “1990 Ferrari F1-90” e la “1990 McLaren MP4/5B“, per finire al nuovo campionato di F2. Tra curve e rettilinei oltre i 300 km/h, ci immergeremo in un simulatore di Formula 1 all’avanguardia. Con un reparto audio completamente ristrutturato ed il comparto video che ci avvicina molto alla sensazione dalle corse reali.
Un campione comincia dal basso – Recensione F1 2019
Una delle novità più importanti di F1 2019 è proprio il campionato di F2. E’ possibile cimentarsi in questa nuova implementazione voluta da Codemasters già all’inizio del gioco. La nota positiva è che qualsiasi scuderia scegliate non ci sarà differenza. Tutto grazie al fatto che in F2 tutte le monoposto sono identiche. Ci troveremo, quindi, dinanzi l’ottima Dallara 2018. Inoltre, sono state implementate tutte le regola del campionato di formula 2. Infatti, avremmo una sola sessione di prove libere, seguita da quella per le qualifiche. Dopodiché avremo la Feature Race, cioè la normale corsa con pit stop obbligatorio. Dopo questa, dovremmo gareggiare nella Sprint Race, la gara più corta e con le posizioni di partenza invertite.
Dalla Formula 2 alla Formula 1 è un attimo. Imparare a guidare la monoposto F2 ci darà sicuramente una mano per avventurarci nella campagna dove la F1 è protagonista. Proprio facendo la campagna partiremo dalla F2, anche se non dovremmo realmente gareggiare tutte le gare.
Infatti, ci toccherà prendere parte a solo 3 gare che saranno caratterizzate da diversi eventi a cui dovremmo porre rimedio. Una volta fatto ciò, avremmo la possibilità di entrare a far parte della F1. Nota negativa è data dal fatto che una volta approdati nella massima serie automobilistica avremmo la possibilità di scegliere qualsiasi scuderia. Naturalmente ognuna avrà i suoi obiettivi, ma Codemasters poteva essere più realistica anche in questo senso e darci la possibilità di accedere solo alle “piccole” scuderie.
La pista è per tanti, il titolo per uno solo – Recensione F1 2019
Poche le differenze dalla vecchia alla nuova edizione di Formula 1. Ritorna l’albero della Ricerca & Sviluppo così come avevamo imparato a conoscere in F1 2018. Anche la nostra cara Claire è tornata con nuove interviste. Le domande di queste ultime sono variegate e più inerenti a quello che accade in corsa, ma l’evoluzione non è drastica. Come in F1 2018 tornano le rivalità, con l’eccezione che questa volta ce le portiamo dietro dal campionato F2. Infatti, ci ritroveremo a fare a spallate con il nostro ex-compagno di scuderia Weber e l’acerrimo nemico Butler.
Naturalmente non si corre solo in campagna o in single player. Ritroviamo il Multiplayer e questa volta ha veramente fatto il salto di livello di cui necessitava. Innanzitutto, è da sottolineare la possibilità di personalizzare l’auto da utilizzare online con colori, sponsor e tanto altro. Se da un lato troveremo, comunque, il solito guastafeste pronto a tamponarci alla prima curva; dall’altro, la nuove gestione di regole, penalità e ban rende il multiplayer un mondo più sereno. Senza dimenticare che è finalmente possibile effettuare un campionato multiplayer in cooperativa, forse una delle migliori idee di Codemasters negli ultimi anni.
Audio e Video da new generation – Recensione F1 2019
Quando ci si mette alla guida delle monoposto e si percorre tutta la pista ci si rende conto di molte cose. Una di queste è che Codemasters ha messo le basi per ottenere un simulatore con i fiocchi per la nuova generazione di console. Già con le console di oggi è possibile godere di luci ed ombre che strizzano gli occhi alla realtà. Da non sottovalutare, poi, il comparto sonoro che ci delizia con suoni differenti anche in base alla monoposto che guidiamo. Provate a salire su una Ferrari prima e su una Red Bull dopo. La differenza tra il motore di Maranello e la power unit Honda si sente. Non solo a livello sonoro, ma anche a livello tattile se abbiamo un volante con tecnologia force feedback.
Da non sottovalutare è anche il comparto video. Grazie al nuovo EGO Engine 3.0, Codemasters è riuscita a dare un tocco magico alla gestione delle luci in gara. Finalmente, ad accompagnare l’accurato design delle monoposto di F1 ci sarà anche un’ottima illuminazione. Come dicevamo in partenza, grazie al nuovo EGO Engine 3.0 e alle sempre più accurate monoposto sembra di giocare ad un prodotto pronto per il salto generazionale. Tutto ciò, comporta anche una perfetta gestione di luci ed ombre che danno il loro meglio nelle corse serali.
Con o senza aiuti, basta essere i più veloci – Recensione F1 2019
Proprio come nelle edizioni precedenti, sarà possibile guidare con o senza aiuti. Se ci si avvicina per la prima volta a un simulatore di corse automobilistiche allora sarà meglio far uso del controllo della trazione oppure della frenata assistita. Molti, anche se hanno più esperienza in questo gioco, preferiscono comunque mantenere attivo l’anti-bloccaggio delle ruote in frenata. È uno degli aiuti più importanti ma che facilità abbastanza l’approccio alla curva, soprattutto se si gioca con il controller. Uno degli aiuti che rende il giocò più semplice ma che non ci aiuta in materia di velocità è il cambio automatico. Infatti, selezionando il cambio manuale potremmo riuscire a gestire le marce in modo da ottenere più velocità nei rettilinei.
Poche le modifiche, invece, per quanto riguarda la schermata in gara per F1 2019. La sola novità sta nella visuale che ci permette di tenere sotto controllo il deterioramento di alcune parti della monoposto che entrano a far parte del gruppo di componenti a cui dovremmo sempre dare un occhio. Il motore, come la power unit ed il cambio, diventano componenti da poter cambiare nel corso della stagione. Dobbiamo, però, stare attenti perché ne abbiamo una quantità limitate e una volta terminate potremmo incorrere in penalità nella griglia di partenza.
Proprio questa novità comporta alcuni rischi, in gara e fuori. Potremmo rischiare di avere il cambio rotto in gara e quindi non poter inserire alcuna marcia. Oppure, dovremmo fare i conti con una power unit che fa i capricci e non riuscire a raggiungere determinate velocità. Questo rischio, naturalmente, è possibile averlo anche nella sessione di qualifica andando a perdere così del tempo prezioso necessario agli ingegneri per cambiare la componente distrutta. È da dire, però, che se si utilizza una configurazione di aiuti base, questi inconvenienti non vengono a galla.
Un occhio alla pista e l’altro al futuro di Formula 1
Come visto in questa recensione sono tante, quindi, le novità del nuovo F1 2019. Con uno sviluppo all’avanguardia, Codemasters ci ha permesso di giocare al nuovo simulatore di F1 due mesi prima del solito. L’uscita in anticipo, rispetto al passato, ci ha comunque permesso di ottenere un simulatore di tutto rispetto che strizza l’occhio alla nuova generazione di console. Tra l’audio e il video che permettono di godere di una simulazione molto vicina alla realtà. Punteggio elevato l’ottiene anche il comparto multiplayer con le sue nuove funzionalità, anche se alcune personalizzazione sono acquistabili solo dallo store utilizzando moneta reale.
F1 2019 è un ottimo gioco e non ci stancheremo mai di dirlo. Ma la conferma la si ottiene dalla stessa Codemasters che ha voluto creare un simulatore che potesse competere con gli altri giochi anche nel mondo dell’E-sports. Proprio per questo Codemasters ha deciso di aumentare il premio del campionato mondiale di F1 2019 a ben 500.000$.
Punti a favore
- EGO Engine 3.0
- Campionato F2
- Multiplayer cooperativo
Punti a sfavore
- Post gara poco accattivante
- Penalità quasi nulle a livelli bassi
Lascia un commento