La competizione è donna: la prima coreana ad unirsi al settore professionale dei giocatori di League of Legends è la talentuosa DangMoo
Scusandosi in anticipo per il suo cromosoma Y, chi vi scrive è felice di poter parlare del crollo di un altro soffitto di vetro: nella fattispecie alludiamo al competitivo coreano di League of Legends, nel quale DangMoo è la prima donna ad entrare. Nel corso degli ultimi anni, gli sforzi per aprire tornei e sfide a livello agonistico anche alla sfera femminile non sono mancati, seppur traducendosi spesso in circuiti separati. Non è questo il caso di cui siamo lieti di disquisire oggi, in modo analogo al torneo Game Changers con cui Valorant ha messo molte professioniste sotto i riflettori con cospicui premi in denaro (e cifre analoghe in fatto di pubblico).
Leggiadra e leggendaria: i tornei di League of Legends accolgono la prima donna, DangMoo
La squadra in precedenza maschile di League of Legends, ovvero il team coreano Liiv SANDBOX, accoglie ora Jeon “DangMoo” Su-jin come sua prima donna. Sebbene quest’ultima debba i suoi risultati con personaggi del calibro di Yuumi e Lulu, non sono i suoi soli meriti. Jeon è infatti nota come creatrice di contenuti, con oltre 200.000 iscritti su YouTube e 186.000 follower su Twitch. Nelle sue dirette ha alternato gioco ad alti livelli con un campionario di titoli anche al di fuori di LoL ad altre attività come il disegno. La ragazza annovera anche un personaggio originale che ha preso vita come avatar da VTuber.
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‘DangMoo’ 전수진 선수가 리브 샌드박스 유스팀에 합류하게 되었습니다.
오랫동안 꿈꿔왔던 꿈에 도전하는 당무 선수에게 많은 응원과 관심 부탁드리겠습니다.DangMoo joins #LSB CL to take on a new challenge as a pro player. Please give her a warm welcome! pic.twitter.com/AGZy5Egf7Y
— Liiv SANDBOX (@LiivSANDBOX) December 29, 2022
Ora DangMoo dimostrerà la sua stoffa dando filo da torcere ad un ambiente ancora largamente maschile, fronteggiando i giocatori più forti della Corea del Sud. Il traguardo della pro player non è neanche uno da poco, considerando il tempo che tanti come lei hanno dedicato al gioco senza poter dare per scontato l’ingresso in un team. Potremmo citare una miriade di esempi in merito, come Kim “Berserker” Min-cheol e Kyeong “Photon” Gyu-tae, senza contare i player che tuttora si allenano nel resto del mondo. Per oggi, però, non possiamo che augurare a Jeon il meglio per la carriera che ha davanti a sé.
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