The Newsroom, la serie TV del 2012 di Aaron Sorkin con Jeff Daniels è disponibile on demand in tutte le sue tre stagioni su Now TV e Box Set di Sky, ecco perché è imperdibile
The Newsroom, di Aaron Sorkin con protagonista Jeff Daniels è tornata disponibile su box set di Sky e anche on demand su Now TV, in tutte le sue tre stagioni incentrate sul mondo del giornalismo televisivo. Una serie TV passata in sordina in Italia, che, finalmente disponibile nuovamente on demand, è assolutamente da vedere, anche se con un desclaimer: non dimenticarsi che si tratta comunque di fiction.
Un desclaimer necessario, perché questa serie TV basata sul giornalismo televisivo e sulle vicende dell’anchorman del telegiornale serale Will McAvoy ritrae una redazione giornalistica dedita al lavoro, alle notizie, all’etica della trasparenza e del rispetto nei confronti del pubblico. I soldi, gli investitori, gli ascolti, non sembrano importare se l’obiettivo è quello di dare una notizia nei giusti tempi, di qualità e corretta. Proprio per questo, la serie è stata attaccata dalla critica giornalistica, in quanto quello che si vede è più vicino ad una favola rispetto a quella che è la realtà, cioè un giornalismo che è comunque dipendente da investimenti, ascolti, pubblicità e web. Favola o no, tutta la narrazione è una decisa intenzione di Aaron Sorkin di voler superare i limiti del giornalismo quotidiano, mostrando dei cavalieri in armatura scintillante che fanno un tipo di giornalismo che forse non esisterà mai.
The Newsroom e l’imperdibile utopia di News Night
La trama della serie TV ruota intorno a Will McAvoy, anchorman di News Night che negli anni ha ormai perso aggressività professionale, per paura di perdere gradimento e di come tutto inizia a cambiare quando MacKenzie torna negli Stati Uniti e torna ad essere la sua Produttrice esecutiva, con la supervisione di Chiarlie Skinner direttore della sezione notizie. Attorno a loro, una squadra di fedelissimi giovani tra produttori e giornalisti, pronti a camminare sui carboni ardenti per l’etica della notizia.
La metafora presente sin dalla prima stagione è quella di Don Quixote e la sua celebre battaglia con i mulini a vento e persiste nel corso delle stagioni per spiegare l’intenzione di Will e della sua squadra, coinvolti in una battaglia a volte non apprezzata, a volte che non finisce bene, così come alcuni fatti della prima e della seconda stagione raccontano.
Sebbene siamo di fronte ad una favola che idealizza un tipo di giornalismo che non è nella realtà praticato, non solo per mancanza di competenze o professionalità, The Newsroom ci porta comunque in un modo che sebbene pieno di difetti ha il pregio di mettere al centro le competenze, la meritocrazia, l’informazione e l’etica del giornalismo. Un mondo che soprattutto negli ultimi anni ci sembra lontano, perché siamo abituati a episodi di notizie senza fonti, non verificate o premasticate dal mondo del web o da altre redazioni giornalistiche, episodi di notizie tappabuchi in cui governa l’improvvisazione. Ed è proprio per questo che The Newsroom con i suoi ritmi isterici e i suoi dialoghi infiniti è invece una boccata d’aria fresca rilassante, perché si tiene stretta questo lato favolistico che stimola le nostre menti.
The Newsroom: ricchezza di dialoghi e di personaggi variegati
Proprio l’aspetto dialoghi è una delle caratteristiche più interessanti della serie, in quanto sono volutamente numerosi e lunghi e presenti senza sosta dall’inizio al termine dell’episodio. I protagonisti parlano, tanto, tra di loro, tra se stessi, tra colleghi, al pubblico, la parola è l’unico modo che hanno per comunicare. Comunicano notizie, si confrontano sulle notizie, si confrontano in modo logico e asfissiante anche su sentimenti e emozioni. Non mancano relazioni sentimentali, tradimenti e amicizie, ma sempre setacciate dal punto di vista logico, come se fosse una notizia della sera. E a governare la parola sono ovviamente i personaggi: non c’è solo Will, nevrotico e narciso anchorman con manie di perfezione e protagonismo, e neanche l’eccentricità di Charlie Skin, ma ci sono tre personaggi femminili che sebbene criticati perché stereotipati, sono davvero di traino. MacKenzie, Sloan e Margaret sono tre donne arrivate lì per meritocrazia e talento, non scendono volentieri a compromessi per la loro solida etica personale e professionale, ma sanno mediare, soprattutto con il mondo maschile.
Da vedere perché
In conclusione, The Newsroom è una serie TV da non perdere, tra i più interessanti prodotti degli ultimi anni e anche tra i più sottovalutati perché analizzata con la lente di ingrandimento prima che da un pubblico, da un mondo di colleghi reporter e giornalisti che si sono fatti trasportare del confronto con la realtà dei fatti dei nostri giorni più che da una narrazione di drama e fiction che fa riflettere tanto quanto emozionare.
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