Wild Wild Country è la docu-serie di Netflix che racconta del divulgatore indiano Bhagwan Shree Rajneesh, a tutti noto come Osho, del suo arrivo negli Stati Uniti e del suo enorme impatto storico e sociale. Leggi la nostra recensione di Wild Wild Country.
TITOLO ORIGINALE: Wild Wild Country. GENERE: docu-serie. NAZIONE: Stati Uniti. REGISTA: Maclain, Way Chapman Way. CAST: Osho, Ma Anand Sheela. DURATA: 60 min circa ad episodio. DISTRIBUTORE: Netflix. USCITA: 16 marzo 2018.
Netflix propone in catalogo un notevole numero di docu-serie che si ispirano a fatti storici e sociali realmente accaduti, tra questi emerge Wild Wild Country, una sconvolgente mini-serie del 2018 e che vede come protagonista il divulgatore e guru indiano Bhagwan Shree Rajneesh, meglio noto come Osho.
Negli Stati Uniti sono frequenti le storie di comunità che si creano attorno a divulgatori dal grande carisma che in poco tempo si trasformano in guru e “santoni” di discutibile affidabilità . E questa docu-serie si inserisce proprio in questo tipico fenomeno della storia americana, con la sola differenza che il suo principale divulgatore proviene dall’India e che altri non è che il celebre Osho di cui ancora oggi si parla e si legge molto.
La trama | Recensione Wild Wild Country
Vincitore di un Emmy come miglior documentario nel 2018, Wild Wild Country racconta come Bhagwan Shree Rajneesh dopo aver conquistato Pune in India, decide nel 1981 di trasferire la sua neo comunità di sguaci in una cittadina nell’Oregon di nome Antelope e conseguentemente sconvolgere gli Stati Uniti con la creazione della comunità di nome Rajneeshpuram. L’arrivo in America di Bhagwan Shree Rajneesh è coinciso con un lungo silenzio di tre anni che ha fatto in modo che la comunità fosse gestita dalla sua fedelissima e segretaria Ma Anand Sheela che ha un ruolo centrale in questo racconto storico.
Quando la storia diventa un crime | Recensione Wild Wild Country
La comunità è rimasta attiva fino al 1985 in quella stessa cittadina e la serie, con grande accuratezza, ripercorre tutti gli avvenimenti alternando documenti originali, filmati, interviste anche amatoriali, con interviste recenti ai personaggi coinvolti, da Ma Anand Sheela agli abitanti di Antelope. Il quantitativo di materiale presente in questa docu-serie è davvero notevole e soprattutto è costruito in modo così accattivante da farci trovare dentro una serie crime, misteriosa e giustamente inquietante.
L’aspetto crime della narrazione è dovuto alle conseguenze che la costruzione di questa comunità ha avuto nella storia sociale americana, tra questi il bio attentato del 1984, in cui i membri della setta avevano inserito il patogeno sviluppato in laboratorio nei cibi di 10 fast-food, provocando un’intossicazione alimentaria di salmonella a 751 persone. Questo accadimento ha scatenato condanne e cause in tribunale, che hanno visto il fondatore della comunità accusare la sua fedelissima Ma Anand Sheela, indicandola come unica responsabile di quella decisione.
Questo personaggio vive ad oggi in Svizzera ed è considerata una criminale internazionale, condannata per quanto accaduto nel 1984 è intervistata nel documentario, apparendo come parte centrale della storia e ancora fedele alle sue convinzioni. A questa bio attentato si erano precedute minacce ed episodi di violenza invece ai danni della comunità di Osho, derivanti dai tentativi dei locali di far allontanare tutti i nuovi seguaci.
Un viaggio sulle montagne russe | Recensione Wild Wild Country
Un vero e proprio viaggio sulle montagne russe Wild Wild Country, che inizia facendo chiare le sue intenzioni: un pezzo di storia inquietante, che ha fatto discutere all’epoca e continua a far discutere oggi e che non vuole condannare quanto è successo, solo entrare con una lente di ingrandimento all’interno dell’ennesima setta che si è costruita nella comunità americana. E riesce nel suo intendo inserendo molti temi che non riguardano solo la figura di Osho, ma anche l’effetto delle sue parole e l’impatto che hanno avuto sia sui suoi seguaci che sulla comunità che lo voleva cacciare.
Osho predicava parole di pace e di libertà , guidava l’uomo a liberarsi da ogni costrutto e cercare il suo vero centro, da qui i ritrovi, la musica, le pratiche di yoga e di meditazione, la divulgazione della libertà sessuale. Questo ultimo punto, soprattutto, è stato quello che ha più colpito la cittadina di Antelope, che di soli quaranta abitanti, aveva una mentalità bigotta, fatta di quotidianità rassicurante e di origini conservatrici, ben lontana dai concetti di libertà sessuale e di risveglio spirituale.
Rajneeshpuram vs Antelope | Recensione Wild Wild Country
Queste due fazioni, Rajneeshpuram, nome della comune di Osho e Antelope, portano avanti i due diversi punti di vista della storia, facendo anche capire che non esistono buoni o cattivi in modo netto, piuttosto delle ragioni storico e sociali per cui certe situazioni si creano. Le due fazioni non sono mai scese a compromessi tra di loro, ma hanno preferito imporre l’una un’inconcepibile visione all’altra, battendosi a colpi di minacce, violenze e attentati.
Su cosa davvero fosse la comunità di Rajneeshpuram e le intenzioni del suo fondatore, si discute ancora oggi e ancora non si è giunti ad una conclusione, sebbene Osho si sia comunque affermato come maestro spirituale, con molti seguaci in tutto il mondo e anche molti lettori dei suoi insegnamenti.
Conclusioni
Proprio per il dibattito che questa docu-serie ha riaperto e rianimato, Wild Wild Country è un prodotto sicuramente da recuperare, perché si presenta come documentario storico e sociale, con tutti gli elementi di un crime, ricco di colpi di scena e tensione narrativa e dei personaggi principali che sembrano scritti ad arte da un team di autori, invece sono realmente esistiti e hanno avuto un impatto indelebile sulla società internazionale e sulla storia americana.
Punti a favore
- docu-serie ricca di colpi di scena
- fatti storici mescolati con elementi crime
- due protagonisti, Osho e Sheela che sembrano scritti ad arte
Punti a sfavore
- breve rispetto alla quantità di materiale che è presente
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