Ecco la nostra recensione di Licorice Pizza, l’ultimo film di Paul Thomas Anderson, candidato a tre premi Oscar
TITOLO: Licorice Pizza. GENERE: commedia. NAZIONE: USA. REGIA: Paul Thomas Anderson. CAST: Alana Haim, Cooper Hoffman, Sean Penn, Bradley Cooper, Tom Waits, Benny Safdie, Maya Rudolph, Skyler Gisondo, Mary Elizabeth Ellis, Joseph Cross. DURATA: 133 minuti. PRODUZIONE: MGM, Focus Features, Bron Creative. DISTRIBUZIONE ITALIANA: Eagle Pictures. USCITA: 17 marzo 2022.
Dopo cinque lunghi anni, Paul Thomas Anderson torna alla regia di un lungometraggio. La sua ultima perla era stata Il filo nascosto, che ha visto l’ultima performance del grande Daniel Day-Lewis prima della sua prematura pensione. Nel frattempo, il regista si è dedicato a dei progetti minori, come la direzione del cortometraggio Anima e alcuni video musicali del gruppo Haim. Proprio da questa band statunitense arriva la protagonista di Licorice Pizza, Alana Haim, al suo debutto cinematografico. Accanto a lei troviamo il giovane Cooper Hoffman, figlio del compianto Philip Seymour Hoffman scomparso nel 2014, anch’egli alla prima esperienza sul grande schermo. Una scelta di cast coraggiosa, per quello che è uno dei registi più apprezzati degli ultimi 25 anni. Addentriamoci nella recensione di Licorice Pizza, per scoprire se la scelta ha dato i suoi frutti.
La trama | Recensione Licorice Pizza
San Fernando Valley, Los Angeles, 1973. Durante la giornata delle foto al liceo, l’attore quindicenne Gary Valentine (Cooper Hoffman) conosce la venticinquenne aiuto-fotografa Alana (Alana Haim) e le chiede di andare a cena quella sera. Lei, nonostante sia titubante per la differenza di età, accetta, mettendo però in chiaro che loro due non sono una coppia. Da qui inizia la storia di una forte amicizia, che cambierà per sempre i due ragazzi. Nel corso dell’estate californiana, Alana e Cooper fanno prima squadra, fondando un’attività di materassi ad acqua, e poi si allontanano, per inseguire le passioni e gli amori che solo quel periodo sa regalare.
Il cast | Recensione Licorice Pizza
La scommessa di puntare su due novellini come Haim e Hoffman è risultata vincente. I due protagonisti sono il vero cuore della pellicola, regalando una prestazione solida e matura nonostante l’inesperienza. Tra i due spicca Alana Haim, anche grazie a una sceneggiatura che punta molto di più sul suo personaggio piuttosto che sulla controparte maschile, lasciandole lo spazio per rendere l’Alana cinematografica una giovane donna combattuta e dalle mille sfaccettature. Nel cast però, a rubare la scena sono altri due membri: Sean Penn e, in particolare, Bradley Cooper. I due compaiono per pochissimi minuti sullo schermo, ma regalano delle prestazioni di livello eccezionale, oscurando in parte gli stessi protagonisti. La scena con Cooper (che è stato recentemente protagonista di Nightmare Alley di Guillermo Del Toro) e Hoffman è una continua risata, per la serietà con cui l’attore esperto si confronta col giovane, mentre lo minaccia a più riprese. Da sottolineare, infine, la prova della famiglia di Alana nel film che, caso vuole, sia la vera famiglia Haim della realtà. Compaiono in pochissime scene, che però rimangono indelebili negli occhi dello spettatore, che non può non immaginarsi delle scene simili a una regolare cena della famiglia Haim.
Un film che fa bene al cuore | Recensione Licorice Pizza
Questo si può dire di Licorice Pizza. Durante tutto il corso del film si ride, ci si emoziona e, una volta terminato, si esce dalla sala più leggeri. Licorice Pizza parla di una storia d’amore, ma non la classica e stereotipata degli adolescenti. I due protagonisti sono lontanissimi l’uno dall’altro, non solo per la differenza d’età. Gary è giovane, ma non più così tanto da essere un ragazzino: nel suo ambiente la concorrenza si sta facendo più tosta e deve crescere in fretta, se vuole trovare posto al tavolo dei grandi. Alana, dal canto suo, è giovane ma si ritrova costantemente nel centro in molte situazioni: da una parte vede Gary, che è innamorato di lei dal primo momento che l’ha vista, ma che ha dieci anno in meno; dall’altra vede il mondo dei grandi, con persone come Jack Holden (Sean Penn), pronte ad ammaliarla, per poi lasciarla indietro il secondo dopo. Per entrambi è un periodo di transizione e sono fortunati di essersi trovati. Questa stranezza interiore viene portata su schermo in maniera splendida, con diverse scene che rappresentano alla perfezione l’incertezza dei due protagonisti e il tempismo, che entrambi inseguono per tutto il film.
Conclusioni
Licorice Pizza è un bellissimo film, di quelli da guardare quando ci si sente un po’ giù e si ha bisogno di un sorriso. Ci viene raccontata una storia d’amore apparentemente inconsueta, ma che pian piano rientra nei ranghi del genere, mancando di sorprendere soprattutto nel finale. I due protagonisti debuttano sul grande schermo col botto, con delle prestazioni solide e ben confezionate da una regia e da una sceneggiatura di altissimo livello, come ci ha abituati Paul Thomas Anderson. Il regista ci regala un film luminoso, pieno di cuore e speranzoso. Sembra di essere di fronte alla versione ‘per tutti’ del suo Boogie Nights del ’97 che, per chi non lo conoscesse, racconta il mondo del film porno degli anni ’70. Licorice Pizza è candidato all’Oscar nella categoria Miglior film, Miglior regia e Migliore sceneggiatura originale (trovate qui tutte le nomination) e uscirà nelle sale il prossimo 17 marzo. Non perdetevelo!
E voi, cosa ne pensate della nostra recensione di Licorice Pizza? Vedrete il film al cinema? Fatecelo sapere nei commenti!
Punti a favore
- La regia coinvolgente di Paul Thomas Anderson
- La prova del cast
Punti a sfavore
- La trama, seppur ottima, non sorprende
Cerchi nuovi film e nuove serie tv da vedere? Scopri il nuovo abbonamento a Disney+, la casa dello streaming di Disney, Marvel, Pixar, Star Wars, National Geographic e ora anche di Star. Abbonati ora a soli 8,99 euro al mese su questa pagina.
Lascia un commento