Il Barlume compie otto anni e arrivano due nuove puntate su Sky Cinema. Mare Forza Quattro e Tana Libera Tutti sono disponibili su Sky On Demand e NowTV. La banda dei vecchietti di Pineta e i baristi, capitanati da Filippo Timi sono tornati a farci ridere, anche su un momento difficile come la pandemia. Ecco, dunque, la recensione de I Delitti del Barlume
TITOLO ORIGINALE: I Delitti del Barlume 8. GENERE: giallo, commedia. NAZIONE: Italia. REGISTA: Roan Johnson. CAST: Filippo Timi, Lucia Mascino, Stefano Fresi, Corrado Guzzanti. DURATA: 90 min x 2 episodi. DISTRIBUTORE: Sky Cinema. USCITA: 11 e 18 gennaio 2021.
I Delitti del Barlume nasce come serie di romanzi creati dall’autore Marco Malvaldi e editi da Sellerio, la serie ha trovato forma circa otto anni fa grazie al genio di Roan Johnson e all’intesa del cast ormai celeberrimo a partitre da Filippo Timi, capitano di questa avventura. La serie ha riscosso enorme successo, soprattutto nelle prime stagioni, in quanto prodotto particolare e con uno sprint comico in più rispetto ai classici gialli solitamente proposti in tv.
La trama | Recensione I Delitti del Barlume
Nel primo episodio Mare Forza Quattro i protagonisti si trovano ad affrontare i primi problemi dati dalla pandemia di Covid, se gli anziani hanno quasi tutti paura, qualcuno è ancora scettico, ma a Pineta la calma verrà sconvolta da una mareggiata che porterà di fronte al BarLume un cadavere. Il commissario Fusco con Cioni e Govoni dovrà risolvere il mistero non senza l’aiuto di Massimo, Beppe e Tiziana.
Nel secondo episodio Tana Libera Tutti si assiste invece alla risoluzione di un delitto in piena emergenza e lockdown. Pasquali “denuncia” una misteriosa scomparsa e fa scattare ricerche e dubbi su cosa può essere successo realmente alla donna scomparsa. Viene però ritrovato il cadavere di un uomo vestito da samurai con tanto di katana. I quattro vecchini nonostante la quarantena e con uno sgangherato utilizzo di internet saranno come sempre fondamentali per la risoluzione del caso.
Inconfondibile | Recensione I Delitti del Barlume
Chi segue fin dalla prima stagione I Delitti del Barlume non può non essersi appassionato ed affezionato ai personaggi che popolano Pineta. La regia è sempre ottima, con un taglio molto più cinematografico che televisivo. Ciò permette allo spettatore di potersi gustare ogni storia come unica, quasi come antologica, oppure seguire anche le vicende interne che legano fra loto stagioni ed episodi. Come è normale che avvenga la sceneggiatura negli anni ha un po’ perso lo smalto, quell’ironia fresca e nuova delle prime stagioni è andata scemando creando come degli “archetipi” attorno ai personaggi.
Senza dubbio è da apprezzare che si parli di attualità, la prima produzione italiana a parlare del lockdown e farlo con intelligenza sottolineando come ognuno l’abbia presa e vissuta in modo diverso a seconda della propria situazione. Anche il fatto che abbiano voluto tutelare i loro protagonisti dato che parte della categoria più a rischio è sicuramente da apprezzare
Manca la scintilla | Recensione I Delitti del Barlume
Quello che però viene a galla dopo molti anni di messa in onda è che la scintilla del Barlume si è un po’ persa, i personaggi non stanno evolvendo più, se prima anche le dinamiche fra Massimo e Tiziana appassionavano ora è come se una coltre di frustrazione avesse inglobato tutti i personaggi della serie e non li lasciasse andare. Le storie personali hanno lasciato il posto a gag un po’ scontate e cariche di battute con molto risentimento, insomma il clima disteso manca da un po’ a Pineta, in particolare da quando Massimo è tornato dal Sud America.
La seconda puntata in qualche modo riesce a recuperare un po’ di quello smalto che sembrava perso, forse per il cambio nelle dinamiche d’azione, essendo prevalentemente girato da remoto si ha una sorta di miglior capacità di far alternare i personaggi nella storia. Ciò che però continua a non funzionare è soprattutto il rapporto fra la Tizi e il Viviani. Quasi tutti i dialoghi sono urlati, forzati, marcatamente astiosi tanto da renderli veramente poco credibili e anche molto fastidiosi da seguire e guardare.
Conclusione
I Delitti del Barlume è una serie da guardare in famiglia, per passare una serata divertente e spensierata. Benvenuti e i suoi amici del “quartetto uretra” sono sempre divertenti, anche in questa veste tecnologica, i personaggi che stanno però sempre più prendendo piede e divertendo sono senza dubbio Pasquali, interpretato da un mostro di bravura come Corrado Guzzanti, e i due sgangherati poliziotti Cioni e Govoni, pavidi e imbranati riescono sempre a trovare la giusta ironia senza risultare pedanti o fuori luogo.
Senz’altro una serie da seguire e recuperare partendo dalla prima stagione se ancora non lo avete fatto, gli episodi sono disponibili su Sky e su NowTV oltre che trasmessi su Tv8. Su Sky e NowTV potete anche trovare la nuova miniserie The Undoing con Hugh Grant e Nicole Kidman.
Punti a favore
- I quattro protagonisti anziani sempre più divertenti
- Guzzanti
- Cioni e Govoni sempre più divertenti
- La scelta di girare da remoto a causa della pandemia per tutelare i protagonisti
Punti a sfavore
- gag un po' scontate
- il rapporto fra il protagonista e il personaggio femminile
- dialoghi troppo urlati e forzati
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