Mowgli – Il Figlio della Giungla è una trasposizione matura e visivamente appagante del famoso romanzo di Rudyard Kipling, che purtroppo paga un finale affrettato
TITOLO ORIGINALE: Mowgli. GENERE: Avventura. NAZIONE: U.S.A. / Gran Bretannia. REGIA: Andy Serkis. CAST: Rohan Chand, Benedict Cumberbatch, Christian Bale, Andy Serkis, Cate Blanchett, Tom Hollander. DURATA: 104 min. DISTRIBUTORE: Netflix. USCITA: 2018.
Mowgli – Il Figlio della Giungla è una nuova trasposizione, a cavallo tra live action e motion capture, del celebre romanzo Il libro della Giungla di Rudyard Kipling. Il film, prodotto da Warner Bros., arriva in Italia direttamente sulla piattaforma di streaming di Netflix. Mowgli vanta un doppiaggio inglese di tutto rispetto, che annovera Benedict Cumberbatch come voce della tigre Shere Khan, Christian Bale come Bagheera, lo stesso regista Andy Serkis come interprete dell’Orso Baloo e Cate Blanchett come doppiatrice del serpente Kaa.
La trama riprende quella nota dell’opera letteraria. I genitori umani di Mowgli vengono uccisi dalla tigre Shere Khan, Bagheera, impietosito dal piccolo cucciolo d’uomo, intercede per lui presso il branco dei lupi comandati da Akela: così Mowgli viene adottato e diventa un figlio della giungla. Alcuni anni dopo, Mowgli, ormai pre-adolescente, deve superare la prova per essere definitivamente accettato nel branco dei lupi, mentre Shere Khan brama ancora il suo sangue.
Mowgli – Il Figlio della Giungla – Trailer | Recensione
Mowgli – Il Figlio della Giungla – Maturo e visivamente appagante | Recensione
Dimenticate il tono leggero e scanzonato del cartone animato che probabilmente avete in mente. Mowgli – Il Figlio della Giugla adotta un tono molto più maturo e, per essendo assolutamente godibile anche da un pubblico giovane, si connota decisamente più come dramma che come commedia.
Il film girato da Serkis affronta infatti in maniera diretta e dolorosa i temi dell’abbandono e dell’appartenenza, parola più volte pronunciata nel corso del film. Mowgli vive a tutti gli effetti come dramma questo essere a cavallo tra due mondi: da una parte la volontà di essere lupo, dall’altra l’inevitabile realtà di essere altresì umano. La sua crescita personale dovrà passare attraverso l’esclusione da parte del branco prima e l’incapacità di potersi adattare in maniera completa alla vita da uomo poi. La rinascita interiore, e la battaglia finale con la rabbia cieca incarnata da Shere Khan, arriveranno solo quando Mowgli avrà accettato la sua dualità: mezzo lupo e mezzo uomo, entrambi e nessuno.
Dal punto di vista visivo l’opera è assolutamente lodevole, la resa della foresta è meravigliosa: lussureggiante, viva e pulsante. La tavolozza della pellicola e caratterizzata da colori saturi e accessi, dal verde smeraldo della vegetazione al rosso/arancio dei tramanti, per passare poi a toni più scuri e cupi per i momenti dedicati ai villain. In questo senso Mowgli adotta un’estetica più tipica di un cartone che di un film.
La tecnica del motion capture dona agli animali una capacità espressiva notevole, coadiuvata da un doppiaggio inglese fatto a regola d’arte, ma dati i nomi in ballo non avevamo dubbi a riguardo. Credibile ed in parte anche il giovane protagonista Rohan Chand.
Mowgli – Il Figlio della Giungla – Finale affrettato | Recensione
Purtroppo qualcosa manca nel film di Serkis, se infatti la prima parte approfondisce e delinea il personaggio di Mowgli a tutto tondo, la seconda appare affrettarsi, portando così ad un epilogo troppo veloce. Il salto evolutivo “finale” del protagonista poteva essere gestito in maniera migliore e più graduale, operando qualche piccolo taglio alla prima parte in favore del finale. Anche il personaggio del cacciatore, purtroppo, rimane coinvolto in questo affrettarsi, venendo così ridotto ad un mero personaggio secondario senza grande spessore.
Mowgli – Il Figlio della Giungla è in conclusione un buon film. Si connota come una trasposizione matura e cruda della classica storia letteraria, con un impianto visivo e recitativo di buon livello, che paga solo un eccessivo affrettarsi nella fase finale. Riuscito.
Se volete vedere altri titoli del catalogo Netflix vi consigliamo di dare prima un’occhiata alla nostra guida dedicata.
Punti a favore
- Maturo
- Visivamente appagante
- Motion capture/recitazione/doppiaggio originale di buon livello
Punti a sfavore
- Finale affrettato
- Il cacciatore non è ben caratterizzato
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