Abbiamo effettuato un test prolungato nel tempo sul top di gamma Vivo X51 5G. Andiamo a scoprire come si sarà comportato dopo averlo utilizzato ininterrottamente per tre mesi
Ogni volta che mi approccio alla recensione di un nuovo smartphone lo faccio con la consapevolezza di dover (e voler) simulare e concentrare l’utilizzo che un utente medio farebbe del dispositivo in diversi mesi, all’interno di una prova che spesso ha una tempistica di circa un mesetto. Al di là dei riscontri immediati che qualsiasi amatore del settore potrebbe far propri a fronte di alcune ore di utilizzo e test, una recensione deve, per quanto mi riguarda, soprattutto riguardo al mondo mobile, rappresentare un ausilio indispensabile per chi non può provare tutti gli smartphone e deve poter avere un quadro completo sul comportamento del dispositivo a distanza di diversi mesi, dato che in pochi hanno la possibilità di cambiare uno smartphone in tempi brevi.
Ho avuto la possibilità di provare a lungo il primo smartphone top di gamma di Vivo, azienda leader del mercato cinese, approdata da pochi mesi nel mercato europeo. Vivo X51 è un top di gamma ma è uno smartphone che appartiene ad una fascia di prezzo che ultimamente sta in parte perdendo l’interesse degli utenti. Questo perchè l’utenza è divisa tra un sempre più diffuso interesse nei confronti di una fascia media in grado di garantire prestazioni di tutto rispetto e una ricerca del meglio assoluto che porta all’acquisto dei cosiddetti smartphone appartenenti alla fascia premium del mercato.
Ecco perchè questa recensione ha un duplice valore. Da un lato provare per tre mesi uno smartphone mi ha dato la possibilità di testarne le performance anche a lungo termine, il che penso abbia un valore speciale, dall’altro, ho la possibilità di convincervi di quanto non sia necessario arrivare a sborsare il doppio per uno smartphone di fascia premium per avere tra le mani il dispositivo perfetto per le vostre necessità. Inoltriamoci in questa recensione su tre mesi di utilizzo di Vivo X51 5G.
Scheda tecnica
- Display: 6,56 pollici AMOLED Full HD+ 1080×2376 pixel (398 ppi)
- SoC: Qualcomm Snapdragon 765G
- Sistema Operativo: Android 11 Funtouch OS
- Memoria: 8 GB di RAM e 256GB di memoria interna
- Fotocamera posteriore: quad camera con sensore principale da 48 MP f/1.6+ 13 MP+ 8 MP+ 8 MP, tecnologia gimbal – Camera anteriore: sensore da 32 MP con apertura f/2.45
- Connettività: WiFi 802.11 /b/g/n/ac/ax, Bluetooth 5.0 con A2DP/LE/aptX, A-GPS/GLONASS/BeiDou/Galileo, NFC, Type-C 2.0
- Batteria: 4315 mAh
- Dimensione: 158.46 x 72.8 x 8.04 mm
- Peso: 181,5 grammi
Un top vestito da premium | Recensione Vivo X51 5G 3 mesi dopo
Sin dall’analisi della confezione di vendita è subito evidente la cura che Vivo ha voluto dedicare a tutti i nuovi utenti europei, attraverso questo prodotto. Lo smartphone è infatti accompagnato da una dotazione completa, sulla falsariga di quanto siamo stati abituati a vedere fare ad OPPO. Alimentatore a 33W, cuffie auricolari dotate di adattatore USB-C e cover protettiva in silicone a corredo. Nulla da eccepire, quello che vorremmo vedere sempre fare dai vari produttori.
In un mercato che negli ultimi anni non è stato certo in grado di rivoluzionarsi e proporre delle reali novità, è diventato difficile emozionarsi ancora per le solite cose già viste. Vivo X51 è un’eccezione. Vivo X51 è bellissimo, la quintessenza degli smartphone per come vengono concepiti in questo momento a livello commerciale. È vero, come molti altri suoi competitor non dimostra una spiccata originalità in termini di design ma riesce ad ottimizzare al meglio la maggior parte dei concetti già visti attraverso altri e lo fa potenziandone il risultato finale. In questo momento, ad esempio, ho tra le mani anche un Samsung Galaxy S21, il quale non riesce a reggere il paragone in termini di design e costruzione con lo smartphone di Vivo.
Il posteriore adotta una soluzione in vetro con finitura opaca in grado di donare eleganza e grip al dispositivo. Per quanto non sia il primo a portare sul mercato questa soluzione, la finitura cangiante e lo slot del modulo fotografico studiato per avere una sua logica ben precisa, contribuiscono a rendere il back di Vivo X51 uno dei più apprezzabili, se non il più bello nel mercato. Bellissima anche la curvatura ai bordi che sfocia nel frame in metallo di ottima qualità. Cura per i dettagli che viene poi riportata anche sul frontale, dove svetta l’ampio display da 6,56″ con sensore ottico d’impronta digitale incastonato all’interno di cornici praticamente inesistenti, tanto ai bordi laterali quanto in quelli superiore e inferiore. Quello che posso aggiungere dopo averlo utilizzato per diverso tempo, che mi fa affermare di trovarmi di fronte ad un prodotto tra i migliori nel suo genere tanto per design quanto per assemblaggio, è la sensazione perenne e mai diminuita di avere tra le mani un dispositivo impeccabile.
Signori, che display! | Recensione Vivo X51 5G 3 mesi dopo
Il display di Vivo X51 è forse uno dei suoi punti di forza più impressionanti. Nonostante sia, a conti fatti, il primo smartphone dell’azienda ad entrare nel mercato europeo degli smartphone, riesce a piazzarsi tranquillamente sul podio dei migliori display in commercio. Il pannello Full HD+ da 6,56″ AMOLED è impreziosito dalla sensazione di full-screen assoluto favorita dalla perfetta ingegnerizzazione dei bordi, praticamente assenti su ogni lato. La compatibilità con HDR10+, la tecnologia DC dimming e il refresh rate variabile ed impostabile al valore massimo di 90 Hz, offrono una delle migliori esperienze visive su uno smartphone.
Per essere ancora più precisi, se avete a mente i classici AMOLED super apprezzati di Samsung, non siete sulla strada giusta. Il pannello a bordo di Vivo X51 ha colori meno vividi ma al tempo stesso molto caratteristici, tendenti a tonalità leggermente giallognole. Questo non lo rende sicuramente un display poco fedele, anzi, riesce a regalare il perfetto connubio tra fedeltà e piacevolezza d’immagine, con un quid in più dovuto alla particolarità di non essere una semplice copia dei pannelli in circolazione. Luminosità massima ottima in ogni contesto, seppur non in grado di raggiungere vette elevatissime. Decisamente piacevole al tatto il trattamento oleofobico del pannello.
C’è davvero bisogno della fascia premium? | Recensione Vivo X51 5G 3 mesi dopo
Vivo X51 5G incarna a tutti gli effetti la nuova concezione dello smartphone “top” che, ad esser sinceri, fa storcere il naso, e non poco. Se fino a qualche anno fa la fascia tra i 600€ e i 700€ rappresentava il meglio che si poteva desiderare tra i terminali con a bordo Android, ora si porta con sé diversi limiti di dotazione hardware. A bordo di Vivo X51 è infatti possibile trovare un processore Snapdragon 765G, coadiuvato da 8GB di RAM e 256GB di storage interno di tipo UFS 2.1. Questo processore è indubbiamente uno dei più riusciti tra le ultime generazioni di CPU realizzate da Qualcomm, in grado di non far rimpiangere il top in termini di prestazioni, rappresentato dall’865. Ecco quindi la domanda: le piccole rinunce in termini prestazionali, possono scalfire l’ottimo rapporto qualità-prezzo di un dispositivo come Vivo X51?. La risposta è: probabilmente no.
Lo Snapdragon 765G, grazie all’ausilio degli 8GB di RAM, permette di raggiungere prestazioni pressoché impeccabili nell’ambito dell’utilizzo quotidiano, accentuate da un multitasking paragonabile ai migliori smartphone in commercio. Le applicazioni si aprono in tempi record e la fluidità generale non restituisce neppure la minima sensazione di rallentamenti, anzi, grazie al display e all’interfaccia proprietaria di Vivo, avrete un’esperienza decisamente smooth.
L’unica vera differenza con uno smartphone di fascia premium che ho notato in questi mesi di utilizzo riguarda l’ambito gaming. L’Adreno 620 è una GPU che consente di videogicare alla maggior parte dei videogame con settaggi massimi avendo un framerate granitico ma ho potuto constatare che in Genshin Impact, si assesta sui 40-50 fps (con settaggi massimi), raggiungendo in poche situazioni i canonici 60 fps. Nulla di grave che possa assolutamente far rimpiangere un processore più performante ma obbligatorio segnalarlo nella cronaca di un utilizzo prolungato, in modo da dare a tutti la possibilità di fare una scelta consapevole a seconda delle proprie necessità.
Il primo gimbal camera | Recensione Vivo X51 5G 3 mesi dopo
Se c’è una caratteristica propria dell’azienda che ho sempre apprezzato, è la volontà di Vivo di rinnovarsi e proporre delle innovazioni che spesso hanno poi trovato piede nel mercato. Basta citare ad esempio il sensore di sblocco con impronte digitali sotto al display. Per chi non lo sapesse è stata proprio Vivo a presentare al mondo il primo esemplare di smartphone dotato di questa feature, nell’ormai lontano 2018, subito apprezzata e adottata poi dalle altre aziende. Ecco che con questo Vivo X51 l’azienda cinese ha deciso di puntare su uno dei comparti di uno smartphone che più di tutti è in grado di segnare delle differenze tra tutti i dispositivi.
Il comparto fotografico è caratterizzato da una quad camera con sensore principale da 48 MP, due lenti zoom da 13 e 8 MP e un sensore grandangolare da 8 MP. La peculiarità che è stata introdotta è una stabilizzazione ottica definita “gimbal”. Attraverso questa tecnologia è stato possibile introdurre una correzione del movimento di circa ±3°, garantendo una stabilizzazione maggiore rispetto alla concorrenza in tutti i contesti. Tralasciando i tecnicismi vorrei raccontarvi se nel quotidiano questa implementazione è davvero in grado di fare la differenza. Partiamo da un presupposto, tutti i sensori dei quali è dotato questo smartphone permettono di scattare foto e realizzare video in ogni contesto, in grado di concorrere con i migliori camera phone in commercio. Gli scatti con molta luce restituiscono immagini dai colori vibranti e stupendamente definite. La stabilizzazione gimbal fornisce un ausilio nelle scene in notturna nelle quali la qualità si mantiene comunque decisamente elevata per gli standard. Impressionante anche la risposta al flare. Tuttavia, onestamente, l’introduzione di questo nuovo meccanismo di stabilizzazione non fa in modo da avere scatti in grado di superare i competitor con classica stabilizzazione ottica, anzi. Gli scatti oscillano sempre all’interno di una fascia qualitativa molto elevata ma senza mai spiccare particolarmente.
Ciò che davvero fa la differenza è il software che riesce, in alcuni particolari contesti, a superare i limiti hardware e restituire scatti impressionanti. Guardate ad esempio cosa si riesce a portare a casa con la modalità super luna. La camera anteriore da ben 32 MP è un’ottima selfie camera, con qualità non troppo differente rispetto alle camere posteriori.
Quanto riscontrato con le foto è riportabile anche alla qualità della registrazione video. Colori brillanti e ottima definizione, soprattutto quando ci si spinge al 4K. Ciò che però va a perdersi con l’aumentare della risoluzione è proprio la quantità di stabilizzazione, che sicuramente non fa impressione neppure in Full HD. Anche in questo caso, un’ottima stabilizzazione, tanto quanto riescono a fare altri dispositivi che non adottano questa tecnologia gimbal.
Con l’utilizzo nel tempo ho invece potuto riscontrare una conseguenza dell’adozione di questa stabilizzazione meccanica di “nuova” concezione. La calibrazione del dispositivo va a perdersi con una frequenza molto elevata, con una conseguente perdita costante dell’asse dello smartphone. In parole povere, mi sono ritrovato molto stesso ad impugnare lo smartphone con cura per scattare una fotografia al volo e, all’apertura dell’applicazione fotografica, mi sono scontrato con un orizzonte completamente fuori asse. Decisamente poco piacevole, soprattutto nei casi in cui c’è da effettuare uno scatto al volo, risulta difficile dover controbilanciare l’inquadratura.
La multimedialità non è mai stata un problema | Recensione Vivo X51 5G 3 mesi dopo
Vivo X51 è uno smartphone completo sotto tutti i fronti. Connessioni sempre rapide, Wi-Fi, GPS e Bluetooth sempre pronti, reattivi e funzionanti al massimo delle possibilità anche a distanze che metterebbero in difficoltà dispositivi di fascia più bassa.
Purtroppo, se proprio si deve trovare un difetto, lo speaker solo mono ormai può essere considerato un pelo datato in questa fascia di prezzo (seppur la qualità audio sia comunque elevata). Presente la possibilità di usufruire dei contenuti multimediali di Netflix in Full HD grazie ai Widevine di livello 1. Super reattivo lo sblocco sia con l’impronta digitale che facciale.
FunTouch OS promossa sin dal principio | Recensione Vivo X51 5G 3 mesi dopo
Sin da subito la FunTouch OS, interfaccia proprietaria basata su Android che muove questo dispositivo è stata in grado di convincermi. È vero, non sono un utente particolarmente esigente, tendo ad adeguarmi alle varie interfacce dei produttori senza rimanere legato a nessuna di queste, così da non vivere le differenze come mancanze. Tuttavia non capita così spesso che un software appena arrivato nel nostro continente sia così ben realizzato e completo sin dalla sua prima uscita. Molto curata esteticamente nei vari menù, aggiunge anche funzioni proprietarie di personalizzazione, come ad esempio la possibilità di attribuire un’animazione visiva ai bordi del display alla ricezione delle notifiche.
Se nelle prime settimane, fino all’arrivo di Android 11, l’azienda è stata encomiabile per la quantità di aggiornamenti ricevuti, nell’ultimo periodo gli stessi hanno avuto un rallentamento, tanto da essere ora fermi alle patch di febbraio 2021. Nulla di trascendentale, ma speriamo di vedere un supporto prolungato negli anni per i dispositivi dell’azienda cinese.
La giusta autonomia | Recensione Vivo X51 5G 3 mesi dopo
Vivo X51 è uno smartphone completo ma non è sicuramente un battery phone. Encomiabile il lavoro svolto per inserire all’interno di una scocca così sottile una batteria da ben 4315 mAh. La possibilità di sfruttare il display a 90Hz fa assestare la durata della batteria a poco più di una giornata di utilizzo. Grazie alla ricarica FastCharge 2.0 a 33W però, riuscirete ad avere una carica totale in poco tempo. Quello che ho constatato in questi mesi di utilizzo è stato però un lento rallentamento nella velocità di ricarica. Siamo sulla soglia di pochi minuti in più per raggiungere una carica totale al 100%, ma comunque qualcosa da segnalare.
È tempo di tirare le somme
Il test su tre mesi di utilizzo di Vivo X51 è stato per me, e spero anche per voi, un’occasione importante. Un’occasione in più per rendersi conto di quanto questo smartphone possa essere una scelta definitiva per tutte le necessità, senza andare a puntare necessariamente su un dispositivo di fascia premium. Certo, il prezzo attuale che oscilla nell’intorno dei 650€ scoraggia i fedelissimi della fascia media e il mio intento non è certo convincere questi ultimi. Tuttavia, Vivo X51 è uno smartphone che, a livello estetico, fa provare invidia ai suoi competitor anche più costosi e a livello di performance, anche a lungo termine, non fa rimpiangere soluzioni decisamente più costose. Non è lo smartphone definitivo, ma è difficile trovargli un reale difetto per sconsigliarne l’acquisto.
Le fotografie incluse in questa recensione sono state scattate con una Nikon Z50.
Punti a favore
- Design perfetto
- Display tra i migliori di categoria
- Performance solide
- Foto e video concorrenziali
- Dotazione hardware completa
Punti a sfavore
- Il gimbal non fa tutto ciò che promette
- Processore che al prezzo proposto fa storcere un po' il naso
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