Dlp è l’acronimo che viene utilizzato per indicare la data loss prevention, vale a dire la prevenzione della perdita dei dati aziendali
Essa consiste nell’insieme di strumenti software che vengono impiegati per evitare che gli utenti diffondano al di fuori della rete aziendale informazioni sensibili: gli amministratori di sistema, in particolare, hanno la possibilità di verificare quali sono i dati che gli utenti hanno facoltà di trasferire. A seconda delle regole aziendali gli strumenti di data loss prevention possono essere calibrati in maniera differente, ma lo scopo è sempre lo stesso: fare in modo che le informazioni confidenziali vengano classificate e protette. Gli utenti, dunque, non possono esporre dati tali da compromettere la sicurezza dell’organizzazione, a prescindere dal fatto che ciò avvenga in modo intenzionale o accidentale.
Un esempio concreto
Si pensi, per esempio, a un dipendente che prova a inoltrare al di fuori del dominio aziendale un messaggio di posta elettronica: ebbene, in una situazione del genere possono entrare in funzione alcune misure di sicurezza, in virtù delle quali il dipendente non potrà proseguire nel proprio intento o riceverà quantomeno un alert per confermare l’invio. Lo stesso può avvenire nel caso in cui un lavoratore cerchi di uploadare un file sul proprio account personale di Dropbox.
La lotta alle minacce
I danni che possono derivare dalla perdita di dati sono molteplici, ed è per questo motivo che le organizzazioni stanno ricorrendo a una vasta gamma di strumenti per la dlp: l’intento è sia quello di adeguarsi alle prescrizioni provenienti dalle leggi riguardanti la data privacy, che sono sempre più restrittive e impongono il controllo degli accessi per una protezione ottimale dei dati, sia quello di tutelarsi rispetto alle minacce che possono provenire direttamente dall’interno delle aziende. Ci sono strumenti di data loss prevention che permettono di controllare le attività svolte dai dispositivi aziendali e dai computer, ma anche di proteggere i dati sensibili e di filtrare i flussi di dati che attraversano le reti aziendali.
La classificazione dei dati
La classificazione dei dati a seconda del contesto è un approccio apprezzabile per la sua semplicità e dal punto di vista della scalabilità. Si tratta, in pratica, di attribuire agli utenti che hanno creato i dati, ai dispositivi di memorizzazione o alle applicazioni una specifica classificazione. Nel momento in cui queste etichette di classificazione vengono applicate ai dati, le aziende hanno l’opportunità di monitorare il modo in cui essi vengono usati. Al tempo stesso è molto importante l’ispezione dei contenuti: si tratta di analizzare i dati allo scopo di individuare specifici formati (per esempio parole chiave come “riservato”, codici di documenti e numeri di carte di credito).
I controlli necessari
Nel contesto della dlp è di fondamentale importanza la collaborazione tra i responsabili dei diversi reparti, al fine di capire il motivo per il quale sono in circolazione alcuni dati. Così è possibile studiare e attuare i vari controlli che sono indispensabili per limitare il rischio di compromissione. Nel contesto di un piano dlp le verifiche relative alle modalità di utilizzo dei dati sono abbastanza semplici e riguardano fra l’altro il monitoraggio di condotte che vengono ritenute a rischio. Il successivo sviluppo della strategia di data loss prevention consente di mettere a punto politiche di controllo sempre più precise e mirate: ne deriva un monitoraggio granulare che permette di contenere tutti i rischi.
Il patrimonio dei dati
Per tutte le aziende, di piccole o grandi dimensioni, i dati rappresentano un patrimonio molto importante e di assoluto valore. Non è difficile pertanto intuire l’entità dei danni che possono scaturire, sia dal punto di vista legale che a livello economico, dalla perdita di informazioni tanto significative. Giorno dopo giorno i dati vengono raccolti, esaminati e impiegati al fine di mettere a punto i vari piani di business. Il concetto di data loss sta a indicare la perdita di dati dell’organizzazione che si può verificare per colpa di un attacco esterno o di un incidente, come per esempio un problema su dispositivi aziendali o software in mancanza di un backup adeguato. È necessario distinguere il data loss dal data breach (che riguarda l’accesso non autorizzato di cyber criminali ai dati sensibili) e dal data leak (che consiste, invece, nella non intenzionale esposizione di dati sensibili su dispositivi fisici o sul web).
A che cosa servono i sistemi di dlp
Va detto, comunque, che i sistemi di dlp sono in grado di prevenire non solo i data loss, ma anche i data breach e i data leak, mettendo le organizzazioni nelle condizioni di assicurare i più alti standard di protezione e al tempo stesso ridurre i rischi informatici. La classificazione dei dati prevede prima di tutto di identificare la loro tipologia, per poi individuare le potenziali minacce e valutare gli impatti che potrebbero derivare dalla perdita dei dati, anche in funzione dei vari gradi di riservatezza che li caratterizzano.
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