Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro dei videogiochi, ma una cosa è certa: il gaming non è più un’esclusiva dei giovani, ma una faccenda fin troppo seria, con 100 miliardi all’anno di giro d’affari!
L’industria dei videogiochi ha sicuramente vissuto un incredibile boom negli ultimi quarant’anni, aiutata soprattutto dai miglioramenti tecnologici e una demografica sempre più abituata a giocare sin da piccoli con console e dispositivi elettronici.
Quali sono però le caratteristiche più ricercate nei videogiochi del 2023? Esistono nuove mode rispetto al passato?
L’effetto dei cellulari sul gaming
L’introduzione sempre più capillare degli smartphone nella popolazione del mondo ha certamente cambiato quello che consideriamo “gioco”, ma anche le modalità con cui fruiamo dei videogiochi.
Uno degli esempi più classici che abbiamo è l’introduzione al gaming di molte categorie precedentemente “escluse” dall’industria, come i più anziani e coloro che trovano una “perdita di tempo” sedersi davanti a un computer per giocare. I social hanno creato una sorta di “porta di accesso” per giochi con componenti sociali dove è possibile richiedere aiuti agli amici, sfidarli e in generale replicare in scala 1:1 tutto ciò che finora, nei decenni, è stato il gaming.
Alcune critiche, tuttavia, sono state mosse in particolare agli schemi di monetizzazione: la dipendenza da videogiochi in cui è possibile spendere soldi ha la possibilità di cadere nella ludopatia, finendo con il creare problemi piuttosto complessi da risolvere.
Quando si parla delle caratteristiche più ricercate nei videogiochi, infatti, nessuno menziona la “sicurezza”, o la possibilità di interrompere in qualsiasi momento il gioco, dando priorità ad altri punti.
Le caratteristiche in assoluto più apprezzate nei videogiochi del 2023, secondo le ricerche statistiche degli ultimi anni, sono molto diverse fra loro.
- Grafica di alta qualità. Lo sviluppo delle tecnologie ha permesso di migliorare drasticamente la resa grafica di qualsiasi videogioco. Oltre ai modelli in 3D sempre più dettagliati e realistici, una parte che può convincere o disincentivare i giocatori sono le interfacce accattivanti, così come stili di grafica particolari.
- Una narrazione e delle storie coinvolgenti. Persino nei giochi più semplici come i puzzle o le slot machine, i giocatori vogliono seguire una sorta di storia, vedere gli sviluppi di un qualcosa che li faccia sentire all’interno di uno specifico “mood”. Nei videogiochi più complessi la storia diventa una sorta di libro da giocare.
- Semplicità. I giocatori vogliono divertirsi ed evitare di “studiare” troppo il gioco. I gameplay semplici sono preferiti in molti casi, tranne per alcuni generi specifici, dove l’eccessiva semplificazione viene vista come banalità. Sullo stesso piano c’è il discorso “performance”: una delle cose più odiate dai giocatori è incontrare problemi di prestazioni come rallentamenti e crash, oppure i famosi “bug”, errori di sistema.
- Possibilità d’interazione con gli altri. Il “multiplayer” con amici o sconosciuti è, al momento, una delle caratteristiche più ricercate dai giovani. A questo si affianca anche la personalizzazione del proprio personaggio, o del profilo utilizzato per giocare.
Vale la pena menzionare però che quasi un terzo degli intervistati ha riferito di preferire i videogiochi dove è presente anche la possibilità di giocare offline, specialmente quando non è fisicamente possibile essere connessi a internet.
- Aggiornamenti costanti. Aggiungere esperienze, sfide ed elementi ciclicamente è un elemento fondamentale per l’apprezzamento del videogioco da parte degli utenti. Se guardiamo alle realtà di videogiochi multiplayer che esistono da molti anni, gli “update” hanno aggiunto moltissimi elementi, alcuni in grado di cambiare completamente il gameplay.
Oltre il classico videogioco
L’industria videoludica ha però potuto, grazie alle migliorie tecnologiche introdotte negli ultimi decenni, andare oltre il concetto di classico “videogioco”.
L’esempio più recente lo abbiamo certamente con il tentativo di creare dei mondi virtuali da utilizzare con le tecnologie “VR”, Virtual Reality, in modo da dare una dimensione fisica a un passatempo storicamente digitale.
Eppure anche i giochi multiplayer e l’introduzione sul web dei casinò online fanno parte di una serie di “rivoluzioni” dell’industria videoludica. Specialmente i siti di scommesse e casinò attraggono ormai migliaia di persone ogni giorno e rappresentano un’alternativa spesso preferita persino alle realtà fisiche, difficili da raggiungere o con molta meno scelta dei siti dove è possibile giocare.
Ovviamente vengono preferiti i casinò online con prelievo rapido e con un’ampia scelta di giochi “live”, ovvero versioni dei grandi classici come poker e roulette dove un operatore di gioco, dall’interno di un casinò sul territorio nazionale, trasmette in diretta le partite del banco su cui i giocatori in streaming possono scommettere in tempo reale.
La possibilità di scommettere denaro e passare del tempo tra partite di carte, dadi e slot machine non è stata una novità priva di problemi: la ludopatia, citata in precedenza, ha portato molti governi ad adottare provvedimenti per combattere questi fenomeni.
In conclusione, non sappiamo cosa ci riserverà il futuro dei videogiochi, ma una cosa è certa: il gaming non è più un’esclusiva dei giovani, ma una faccenda fin troppo seria, con 100 miliardi all’anno di giro d’affari!
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