I videogiochi si evolvono e con loro evolvono i videogiocatori: le vecchie generazioni hanno goduto del NES e del Game Boy Color, andando avanti noi millennials abbiamo conosciuto un progresso che va dal DS alla PS4. Ma insieme alle console sono evoluti anche i protagonisti dei titoli che abbiamo amato giocare, soprattutto quelli femminili. Scopriamo le icone femminili del mondo videoludico!
Oggi tingiamoci virtualmente di rosa e cerchiamo di metterci nei panni di una videogiocatrice, come ha potuto vedere rappresentato il suo sesso durante l’evoluzione di questo mondo?
Da principesse senza arte né parte siamo arrivati ad osservare combattenti, guerriere e abbiamo ammirato minorenni con animi nobili.
Con questo articolo voglio fare una lista delle icone videoludiche femminili che secondo me hanno rivoluzionato il modo di vedere la donna nel mondo dei videogiochi.
Principessa Peach (Super Mario) – Le icone femminili del mondo videoludico
Non c’è molto da dire in fatto estetico, Peach è la classica principessa biondina che aspetta di essere salvata dal suo eroe (Mario in questo caso).
Peach è sicuramente un personaggio rimasto stereotipato anche nel tempo (attacchi muovendo l’anca, macchinetta con ombrellino in Mario Kart… non proprio una Levi Montalcini del nostro tempo), a mio parere però questo personaggio è un ottimo punto di inizio per cominciare ad impostare il personaggio femminile nei videogiochi: oggigiorno è ancora abbastanza frequente sentire la frase le ragazze non sanno giocare ai videogiochi, immaginate quindi quanto questo pensiero potesse essere radicato ai tempi dell’apparizione di Super Mario!
Principessa Zelda (The Legend of Zelda) – Le icone femminili del mondo videoludico
Zelda è sempre stata ai miei occhi come l’alter ego femminile di Link, pensiero rafforzato dal fatto che i due in tutti i titoli (tranne quelli in cui la principessa non appare) siano coetanei.
Nonostante si incontri anche qui una principessa che viene rapita, Zelda al contrario di Peach ha un ruolo chiave e pregno di significato: è definita un oracolo e custodisce la Triforza, è abile nella magia e si può trasformare in un personaggio maschile in Ocarina of Time per salvarsi da sola e fuggire dal nemico. Rimane quindi lo status di donzella da salvare, ma allo stesso tempo la figura femminile non è inerme e passiva.
Lara Croft (Tomb Raider) – Le icone femminili del mondo videoludico
Chi è che non ha mai giocato a Tomb Raider? (domanda retorica). Sono sicura al 100% che Lara sia diventata l’eroina e il modello di almeno qualche milione di ragazze: indipendente, avventurosa, archeologa che gira il mondo e si ribella ai dettami che la famiglia e il rango in cui nasce le impongono per seguire i propri interessi e attitudini.
Personalmente, non mi creo nessun problema nell’affermare che con Lara Croft inizia un’epoca in cui la donna del videogioco non è la donzella da salvare; da questo momento cambia il modo di vedere molti aspetti della sfera femminile e cambiamo anche noi videogiocatori, adesso impegnati in un titolo che ci permette di vestire i panni di unA protagonista simile.
Chun-Li (Street Fighter II) – Le icone femminili del mondo videoludico
Sicuramente Kawaii, Chun-Li può non essere il personaggio più forte del picchiaduro ma viene sicuramente ricordata come una delle combattenti più agili, oltre ad essere una delle tante icone legate al gioco. Qui troviamo una giovane agente mossa dalla vendetta e abilissima nelle arti marziali, insieme ad Helena di Dead or Alive 2, Chun-Li è sicuramente ai miei occhi un personaggio che ha dato un fortissimo pugno -giusto per restare in tema- al mio interesse per i picchiaduro, mettendolo alla luce quando ero ancora abbastanza piccina e avevo da poco iniziato ad avvicinarmi al mondo dei videogiochi.
Nonostante le curve sempre troppo esagerate dei personaggi femminili nei picchiaduro resto fermamente dell’idea che la decisione di inserirle sia stata azzeccata per attirare molti più utenti e di entrambi i sessi (non dimenticherò mai i pomeriggi passati con le amichette a massacrarci virtualmente di botte!)
Yuna (Final Fantasy X e X-2) – Le icone femminili del mondo videoludico
Premessa: non sono mai stata una grandissima giocatrice di Final Fantasy e non ho mai indagato a fondo questo titolo, spulciando però sul web ho potuto notare come Yuna sia estremamente apprezzata dai giocatori e ho quindi deciso di approfondire. Che dire, hanno ragione!
Mi piace moltissimo la caratterizzazione del personaggio e il ruolo importante che ricopre essendo un’evocatrice, amo il suo background e credo sia tra i personaggi femminili che mi hanno incuriosita di più. Il ruolo importante che ha nella città e nel riportare la pace si mescola al suo affetto per Tidus in Final Fantasy X-2, questa combo personaggio che spacca + donna che tiene alle persone che ama è tanto semplice quanto accattivante.
Ellie (The Last of Us) – Le icone femminili del mondo videoludico
Con Ellie voglio introdurvi le due bambine o preadolescenti per cui provo più tenerezza parlando di videogiochi. In questo personaggio troviamo l’innocenza di chi non ha potuto vivere una vita serena, Ellie non può comprendere lo stravolgimento che gli avvenimenti hanno causato nella vita di tutti e allo stesso tempo la sua possibile immunità all’infezione la rende forse uno dei personaggi cardine di The last of us. L’idea di un’innocenza cresciuta nel caos è un ossimoro talmente forte da sembrare quasi attenuato dalla enorme differenza che le due fazioni rappresentano.
Clementine (The Walking Dead) – Le icone femminili del mondo videoludico
Il secondo minore dei videogiochi che più mi colpisce è senza dubbio Clementine, così piccola e innocente ma al tempo stesso così fondamentale per poter sopravvivere. Il legame tra lei e Lee poi è molto forte, come forte è il messaggio che i due inviano al giocatore: nonostante la paura e la lotta per la sopravvivenza.
Nina Williams (Tekken) – Le icone femminili del mondo videoludico
Concludo con uno dei personaggi che più hanno segnato la mia infanzia, trascorsa soprattutto davanti alla PS2 in compagnia di Tekken Tag Tournament. Nina è la femme fatale per eccellenza ma allo stesso tempo è una donna con un vissuto traumatico, un personaggio con una forte sofferenza dietro e una grande solitudine.
Questa caratterizzazione, per una persona fissata con i background dei personaggi come me, ha sicuramente influito nella sua conoscenza; per me Nina è l’icona femminile della serie anche perché c’è sempre, in ogni titolo puoi star certo di trovarla.
Con questa piccola lista voglio lanciare un monito ai videogiocatori: non sottovalutate mai l’avversario che avete davanti solo perché di sesso opposto, a volte siamo piccole, adorabili macchine da guerra in rosa.
P.S. Tra queste icone, qual è la vostra preferita?
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