In occasione della Festa del Papà vi proponiamo un nuovo elenco di personaggi! Stavolta è composto da 5 super papà nei videogiochi: coraggiosi, disperati, affettuosi, geniali o un po’ rudi, questi sono i 5 papà che vi presentiamo oggi. E il vostro, assomiglia a uno di questi?
Il 19 marzo è la Festa del Papà e perciò facciamo un affettuosissimo augurio a tutti loro! Quando eravamo piccoli ci sarà sicuramente capitato di confezionare un regalino per i nostri papà: quando andavo a scuola io la Festa del Papà o della Mamma erano due occasioni per creare qualcosa con le nostre mani e metterci tutto il nostro affetto. Ora che siamo grandi, forse, questa è un’abitudine che abbiamo perso: almeno, io non preparo più topolini ferma-cravatte con le mollette da bucato.
Nonostante tutto, mi mancano quei momenti: adesso che sono adulta do per scontate molte cose, e confesso che mi è capitato non dare tanta importanza a ricorrenze come questa. Proprio perché sono grande, però, penso che sia veramente un gran peccato: i papà sono delle figure indispensabili nella nostra vita, e quante volte ci avranno tirati fuori dai guai, medicato le nostre ferite, o sono stati dalla nostra parte in qualche litigio con la mamma o i fratelli?
Festeggiamo i nostri papà e amiamoli per quello che sono: alcuni sono coraggiosi, altri forti, altri saggi, altri atletici, altri super fashion, altri artistici. Se qualche volta vi è capitato di desiderare un padre diverso dal vostro, leggete questo elenco di 5 super papà nei videogiochi: super, è vero, ma anche protagonisti di storie al di là dell’impensabile. Vi invitiamo a leggere le loro gesta con cautela, a causa di potenziali spoiler!
5 super papà nei videogiochi
Ancora tanti auguri a tutti i papà!
Ethan Mars (5 super papà nei videogiochi)
Gioco: Heavy Rain
Piattaforme: PlayStation 3, PlayStation 4
Si inizia Heavy Rain controllando un Ethan Mars all’apice della sua vita. Felicemente sposato, con due bei bambini e una posizione economica stabile con un ottimo lavoro da architetto. Inizierete a prendere confidenza con Ethan compiendo azioni quotidiane: fare la doccia, lavarsi i denti, giocare coi figli. Tutto ciò creerà una sensazione di intimità che vi metterà a vostro agio, che vi farà sentire felici per lui, per la vita serena che conduce. Ma il paradiso di Ethan è destinato ad andare in frantumi. Il figlio più grande muore a causa di un incidente dopo che il padre lo ha perso di vista. Ethan cade in depressione, la moglie chiede il divorzio, il secondogenito lo vede raramente.
Peggio di così non potrebbe andare. Ma poi arriva l’Origami Killer, un maniaco che rapisce i bambini e sfida i propri genitori a ritrovarli. Nel gioco vestirete i panni di più personaggi e il vostro scopo sarà quello di indagare sull’identità del killer, ma in questo caso è il killer ad andare da un personaggio: da Ethan, precisamente. Il Killer rapisce il figlio di Ethan e lo sfida con una serie di prove durissime, che superando gli daranno degli indizi per capire dove è tenuto prigioniero il bambino: se l’uomo non otterrà tutte le informazioni in tempo, il bambino morirà.
Le sfide sono tante e sempre più traumatiche: guidare oltre il limite di velocità, mozzarsi un dito, superare un percorso composto da cavi elettrici, uccidere una persona. Il gioco, come gli altri prodotti da Quantic Dreams, dà al giocatori la possibilità di scegliere: sarete voi a decidere quali prove affrontare e quali no, se giocarvi il tutto e per tutto o no, se essere un “bravo” padre o no. Il punto focale è: quanto siete disposti a sacrificare per vostro figlio? Heavy Rain esplora la psiche di Ethan, ma potrebbe essere qualunque padre del mondo. Cosa fareste voi al suo posto? Un gioco affascinante, ma terribile, che vi costringerà a porvi molte domande su voi stessi, sul vostro rapporto con gli altri, sui temi del sacrificio e della misericordia.
Joel (5 super papà nei videogiochi)
Gioco: The Last of Us
Piattaforme: PlayStation 3, PlayStation 4
Un orribile fungo falcia la popolazione umana, trasformando gli infetti in zombie famelici. The Last of Us inizia la notte in cui Joel, un padre single, tenta di fuggire dalla sua cittadina e portare sua figlia Sarah e suo fratello al sicuro. Non è il virus né uno zombie a uccidere la piccola Sarah, ma un militare con l’ordine di sparare a vista; Joel perde l’unica cosa che amasse nella sua vita, e continua la sua esistenza in un mondo che sembra non avere scampo dall’epidemia.
Molti anni dopo, Joel si ritrova a svolgere uno strano incarico: portare una ragazzina refrattaria al virus, Ellie, sana e salva da Boston fino a una struttura medica di Salt Lake City. Inizia un lungo viaggio della speranza attraverso gli Stati Uniti, invasi da sciami di infetti e dove i comuni mezzi di trasporto e di sussistenza sono fuori uso. A rendere ancora più difficile il viaggio è il carattere ombroso di Joel, diffidente e disilluso, messo a contrasto con quello di Ellie, giovane e avventurosa: i primi tempi sono molto duri per Joel, che non ha nessuna intenzione di lasciare che una ragazzina che non sia Sarah entri nella sua vita. Superando le molte difficoltà, però, i due si avvicinano, e molto: Joel, seppur con fatica, rivede la figlia in Ellie e la ragazzina, cresciuta in una struttura militare, vede in Joel la figura più vicina a un padre che possa riconoscere.
The Last of Us, però, è una sottile riscrittura della storia di Abramo e Isacco. Ellie sta andando incontro a una diversa forma di morte: a Salt Lake City lei ci va per farsi esaminare – e vivisezionare – dai medici che sperano di trovare una cura al fungo. Inconsciamente o no, lei lo ha compreso. Joel no. E, contrariamente ad Abramo che segue il volere di Dio senza ribellarsi, Joel lotta contro questo destino, a costo di fare una strage nella struttura medica e riprendersi Ellie con la forza. Agisce egoisticamente ed è pronto a mentire persino a Ellie, ma il suo istinto di padre si è ormai risvegliato: non ha affrontato gli zombie, la fame, il freddo e le ferite per vedersi portare via anche lei. Dal punto di vista etico, Joel è un chiaro-scuro: le sue scelte hanno tolto qualcosa all’umanità, ma hanno donato qualcosa a Ellie, e al bisogno di entrambi di avere una famiglia.
Eli Vance (5 super papà nei videogiochi)
Gioco: Half-Life 2
Piattaforme: PlayStation 3, PC, Xbox, Xbox 360
Eli Vance è il padre di Alyx, la tostissima fanciulla che aiuterà Gordon Freeman in Half-Life 2. Eli conduceva una vita normale – se così si può dire. Brillante scienziato e ricercatore, era impiegato presso la Black Mesa Research Facility… ma poi la tragedia, il caos alieno, e infine la morte dell’amatissima moglie. Eli diventa quindi il capo della Resistenza, e si dimostra non solo una mente di straordinaria intelligenza, ma anche un favoloso essere umano. Eli è il primo a stabilire un contatto pacifico con la specie aliena dei Vortigaunt, e riesce anche a chiedere il loro aiuto contro le forze d’invasione della Universal Union. Eli ha preso la salvezza dell’umanità come una propria responsabilità, e ha tutta l’intenzione di compiere la missione.
Penserete che questo non gli lasci il tempo di fare altro, e invece no. Eli è anche un padre molto presente, affettuoso e comprensivo. Alyx è una donna forte e volitiva, più che in grado di cavarsela da sola, ed Eli, nonostante le sue apprensioni di padre, accetta e ama queste caratteristiche della figlia. La incoraggia sempre, e cerca di passare più tempo possibile con lei: l’ha cresciuta da solo negli ultimi anni, e non vuole niente altro che la sua felicità. Questo suo desiderio lo porta non solo a lavorare con fervore, ma anche ad “approvare” la presenza di Gordon nella sua vita. È lui a suggerire che i due facciano “la loro parte” per la sopravvivenza del genere umano: non solo un brillante scienziato, dunque, ma anche un padre amorevole e un uomo che ha una gran voglia di nipotini da viziare.
Eli, fortunatamente, trova anche un nuovo amore nel corso dell’avventura; e ne siamo molto felici, perché è un uomo pieno d’amore da dare che se ne merita altrettanto in cambio.
Nier (5 super papà nei videogiochi)
Gioco: Nier
Piattaforme: PlayStation 3, Xbox 360
Nier è il protagonista dell’omonimo gioco spin-off della serie Drakengard, ed è il padre di Yonah, una dolcissima bambina che, purtroppo, soffre del Black Scrawl, un morbo senza cura e che fa apparire rune scure sulla pelle. Nier è un protagonista, ma soprattutto un padre, inarrestabile. La sua missione è trovare una cura per Yonah, e la ama così tanto da procurarsi tutti i giorni quello che le è necessario. Nier ha un aspetto inquietante: alto, massiccio, con uno sguardo severo, lunghi capelli e un’alta capacità combattiva. Nier, in realtà, è un uomo dal cuore gentile, che vive la sua vita con onore e dignità e dalla morale irreprensibile.
Un giorno Yonah si avventura fuori dal villaggio alla ricerca della “Lacrima lunare”, un fiore immaginario in grado di esaudire qualunque desiderio. Nier si mette sulle sue tracce e riesce a ritrovarla nel Santuario perduto dove allo stesso tempo incontra Grimoire Weiss, un bizzarro e saccente tomo parlante che, dopo essere stato liberato da un incantesimo, si offre di aiutare Nier nella sua missione. Weiss è infatti capace di curare il morbo ottenendo i “Versi sigillati” e sconfiggendo il “Grimoire Noir”, la sua controparte oscura alleata con il “Re ombra”, che è la causa della presenza degli Shades e della Black Scrawl nel mondo.
Una missione del genere spaventerebbe chiunque, eppure Nier non ci pensa un secondo: pur di salvare la vita di sua figlia, si imbarca in un viaggio al limite della realtà ed è pronto ad affrontare qualunque avversario, non importa quanto oscuro e potente.
John Marston (5 super papà nei videogiochi)
Gioco: Red Dead Redemption
Piattaforme: PlayStation 3, Xbox 360
Forse ad alcuni di voi questa scelta sembrerà un po’ strana; dopotutto, Jonh non è proprio un uomo senza macchia, e ha parecchi lati oscuri. Nonostante questo, John Marston si rivela un grande padre anche se, purtroppo per lui, il tempo che gli viene concesso non è così tanto quanto sperava.
Marston rimase orfano da bambino e ha vissuto la sua vita senza una figura genitoriale di riferimento, a parte un nonno più di là che di qua. All’età di 17 anni, il giovane Marston si unì a una gang di briganti: sperava di trovare una dimensione tutta sua, una “famiglia”, ma a parte l’amore della sua vita Marston trova solo degli infami che non esitano a lasciarlo mezzo morto dopo una rapina finita male. Questa pessima esperienza, ovviamente, costringono John a riflettere sulla sua vita. Si sposa con la ragazza di cui si è innamorato, e i due hanno un figlio, Jack. Sembrerebbe andare tutto bene, ma alla porta di Marston bussano i Federali, che pretendono che catturi il capo della banda della quale faceva parte. Nella speranza che i Federali lascino in pace lui e la sua famiglia, Marston accetta la missione ed è costretto ad affrontare i suoi vecchi “amici” e i suoi brutti ricordi.
Nonostante l’aspetto rude e la sua scarsa competenza scolastica, John Marston si rivela un vero signore. Nel corso del suo lungo viaggio ha numerose occasioni per tradire la moglie, eppure le rimane sempre fedele. Non solo, la sua motivazione viene proprio dal voler tornare a casa dalla moglie (una tipetta non proprio raffinata, né particolarmente tenera) e dal figlio, un ragazzino che ama suo padre ma che al tempo stesso lo conosce poco. Quando Marston riesce finalmente a tornare dalla famiglia, prende i suoi doveri di padre molto sul serio: insegna a suo figlio a cacciare e a gestire una mandria di mucche, a fare i lavori agricoli; lo protegge anche da un grizzly, per la miseria.
Inoltre, sebbene abbia trascorso poco tempo col giovane figlio, John è seriamente intenzionato a conoscerlo meglio, ad amarlo e incoraggiarlo. Contrariamente a John, Jack ama leggere e prova grande piacere a stare con un libro in mano. Il padre non capisce questa sua passione e ne è un po’ preoccupato, tuttavia non la scoraggia: è contento che Jack voglia farsi una cultura, e spera che un giorno il ragazzo diventi una persona rispettabile, contrariamente a lui che è stato un bandito e che sa a malapena leggere.
Siamo tutti portati a sperare in un lieto fine, ma Rockstar Games non ci da questa soddisfazione. Nonostante la fatica e il dolore, i Federali vogliono assicurarsi di eliminare tutta la banda, e vanno al ranch di John. Consapevole che lasciarsi uccidere è l’unico modo perché lascino stare sua moglie e suo figlio, Marston si consegna ai Federali dopo averli allontanati dalla fattoria. Il rapporto padre/figlio in Red Dead Redemption è breve, ma intensissimo: vediamo un padre che vuole fare il padre e che si prende tutte le sue responsabilità; eppure, nonostante tutte le sue buone intenzioni, un errore del suo passato gli negherà questo desiderio, e spazzerà via quel poco di famiglia che è rimasto. Questa è la dura legge del West.
Bonus. Big Daddy (5 super papà nei videogiochi)
Gioco: serie BioShock
Piattaforme: PlayStation 3, Xbox 360, PC
Un altro esempio di come la famiglia non dipenda dal sangue. I Big Daddy, in effetti, non hanno nessun legame biologico con le Little Sister (e probabilmente non possiedono nemmeno un’anima in senso lato). Nonostante questo, fanno esattamente quello che fanno i bravi papà: proteggere le loro piccine – con l’ausilio di orribili strumenti, ma questi sono dettagli.
I Big Daddy sono degli esseri umani potenziati a livello genetico, e sono stati creati appositamente per proteggere le Little Sister, anche loro esseri umani dal genoma alterato dalla mente… altrettanto alterata. I Big Daddy e le Little Sister condividono un legame profondissimo, e vi capiterà più volte di incontrarli insieme. Come già detto prima, dal punto di vista biologico i due personaggi non hanno nulla in comune, ma state certi che un Big Daddy sarà un avversario molto difficile: se farete del male a una Little Sister, state certi che ne pagherete le conseguenze. Proprio questa loro tendenza innata a proteggere rende i Big Daddy degli avversari temibili: non sono solo fisicamente forti, sono tenaci; la loro furia non si estinguerà se non dopo avervi ucciso nella maniera più brutale che conoscono.
Abbiamo terminato questo Elenco di 5 super papà nei videogiochi. E voi, cosa amate di più del vostro super papà? Raccontatecelo nei commenti, e diteci se avete una tradizione speciale per la Festa del Papà!
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