Di giochi di carte collezionabili digitali se ne vedono in giro tanti e quasi ogni giorno ne esce fuori qualcuno che può avere o meno successo. Ma cosa succede se a questo si aggiungono dei fattori da RPG? È proprio questo il caso di Thronebreaker: The Witcher Tales, il cugino single player del più famoso DCCG Gwent, il gioco di carte ispirato a The Witcher. Vediamolo più nel dettaglio nella nostra recensione
Heartstone, Gwent e Magic: The Gathering Online sono solamente alcuni dei titoli più famosi dei Digital Collectible Card Games (DCCG, giochi di carte collezionabili digitali). Ogni giorno milioni di giocatori si sfidano fra di loro per stabilire chi è il più forte sul campo di battaglia e chi è in grado di creare il miglior “deck” in grado di annientare tutti gli avversari. Da questo punto di vista Thronebreaker: The Witcher Tales non si discosta di molto dagli altri suoi simili; la sua peculiarità però, fonde questi elementi dei DCCG ad elementi dei role-playing games (RPG, giochi di ruolo), andando a creare un gioco del tutto nuovo sul mercato che è in grado di attrarre molta gente che non è familiare alla tipologia dei giochi di carte collezionabili. Andiamolo ad esaminarlo più da vicino con questa recensione.
Thronebreaker: The Witcher Tales, esaminiamo l’ambientazione e la storia di questo particolare DCCG | Recensione
Il gioco si avvia con una breve introduzione a video, nella quale possiamo notare il narratore che inizia a raccontare quella che sarà la storia che noi stessi andremo a costruire nel tempo. Il tutto quindi non sarà altro che una narrazione in tempo reale dei fatti che riguarderanno la regina Meve, sovrana dei reami del Nord di Lyria e Rivia e saranno ambientati nel 1267, all’alba del conflitto fra Nilfgaard e tutti i regni del Nord.
Rifacendosi molto a quello che è stato uno dei principali titoli della saga di The Witcher, ripercorreremo tutto il viaggio di Meve in quelli che sono stati gli avvenimenti accaduti. All’inizio avremo un tutorial interattivo e dinamico, nel quale ripercorreremo il viaggio di ritorno verso casa della regina dopo l’incontro con gli altri sovrani del Nord a Hagge. Solamente dopo aver terminato questo capitolo introduttivo, cominceremo con la vera storia.
Thronebreaker: The Witcher Tales, osserviamo il gameplay di questo particolare gioco di carte | Recensione
Il gioco sarà suddiviso su più mappe, ognuna delle quali sarà caratterizzata da vari punti di interesse che potremo scoprire sia avvicinandoci che inviando esploratori. Essi saranno suddivisi in:
- Battaglie – Solitamente sono i punti principali di una storia nei quali dovremo affrontare una vera e propria partita di Gwent con il nostro mazzo
- Bottino – Qui potremo raccogliere risorse necessarie per il nostro sostentamento quali oro e legname
- Punto di interesse – Questi punti comprendono una varia gamma di interazioni che vanno da semplici scelte che ci permetteranno di guadagnare risorse e pezzi di carte a scelte più ardue che, in alcuni casi, ci metteranno alla prova con delle particolari mini-partite di Gwent
- Baule dorato – Ci permette di trovare premi sia per il gioco che per il multiplayer Gwent
- Viaggio rapido – Permette di muoversi velocemente lungo la mappa
- Centro di reclutamento – Qui possiamo ottenere delle preziose reclute per il nostro esercito
- Bacheca degli annunci – Sbloccherà altri segnalini che ci indicheranno i vari punti di interesse
- Rompicapo – Qui affronteremo delle particolari partite di Gwent. Dovremo combattere (quasi sempre contro dei mostri) con un mazzo predefinito e cercare di risolvere il rompicapo prima dello scadere di qualche particolare timer per riuscire a vincere la partita
Abbiamo appena accennato al fatto che potremo raccogliere oro, legname e reclute lungo la mappa, ma a cosa ci serviranno queste risorse? Ovviamente a potenziare il nostro accampamento in modo da poter trarre dei benefici maggiori riguardanti il nostro mazzo che potrà essere ampliato e potenziato. Da qui sarà inoltre possibile sbloccare dei potenziamenti, come ad esempio velocità di movimento, produzione di oro e così via. L’accampamento quindi sarà il fulcro di tutto il gioco, ciò che ci permetterà di progredire sempre più, e al suo interno troveremo:
- Tenda reale – È la tenda di Meve e da qui potremo accedere ai rapporti, alle lettere, alle mappe, alle chiavi e ai frammenti di carte che troveremo lungo il nostro percorso
- Tenda della mensa – Qui potremo parlare con i principali protagonisti della nostra avventura una volta che si saranno uniti a noi
- Campo di addestramento – L’allenamento e l’affinamento delle tecniche sono sempre importanti e qui potremo combattere contro l’IA per migliorarle
- Tenda di comando – È il luogo in cui sarà possibile comporre il nostro mazzo e dove potremo creare le nuove carte per lo stesso
- Officina – È forse il luogo principale di tutto l’accampamento. Qui infatti sarà possibile potenziare le strutture, sbloccare miglioramenti per le varie unità e abilità speciali che ci faranno guadagnare oro, legname e reclute dopo ogni partita
Il nostro obiettivo sarà quello di spostarci lungo tutta la mappa, completando le varie quest secondarie fino ad arrivare a quella principale per poter progredire nel gioco e nella storia.
Thronebreaker: The Witcher Tales, esaminiamo il comparto tecnico del gioco | Recensione
Il comparto grafico è ben realizzato, con disegni semplici ma ben rappresentativi sia sulle carte che nelle varie mappe. Le animazioni dei personaggi, del clima e dell’ambiente non sono nulla di particolarmente elaborato, ma sono ben strutturate e molto fluide e rendono l’esperienza di gioco molto piacevole. Anche il comparto sonoro è all’altezza di quello grafico, con effetti audio molto realistici e suoni d’ambiente che riescono a riprodurre alla perfezione sia i momenti della battaglia che quelli dell’ambiente in sé. Per quanto riguarda i comandi non avrete bisogno di altro se non del vostro fedelissimo mouse. Questi saranno ridotti all’osso e non sono richieste particolari abilità, tutto ciò che dovete fare sarà schiacciare un singolo tasto.
Thronebreaker: The Witcher Tales, conclusioni finali sul gioco di carte | Recensione
Thronebreaker: The Witcher Tales è un gioco differente da tutti gli altri DCCG. Il fatto che unisca delle componenti RPG al tutto lo rende molto dinamico, permettendo al giocatore di fare le sue scelte (giuste o sbagliate che siano) e dando una libertà di movimento che va ad ampliare la storia principale grazie alle quest secondarie. Contrariamente agli altri giochi quindi non segue una line narrativa ben precisa nel quale si dovranno affrontare sempre e solo delle noiose partite di carte. Le scelte effettuate inoltre ci porteranno in uno dei 20 possibili finali.
Molto particolare e ben gradita è stata l’idea di mettere dei rompicapo durante il gioco che ci spingono a ragionare su quali carte giocare e sul loro stesso ordine per completare le varie sfide. Sebbene alcuni risultano essere molto semplici da completare, altri invece ci metteranno veramente a dura prova. Anche il fatto che alcuni forzieri siano nascosti ai nostri occhi ci invoglia a cercarli per completare il gioco al 100%. La scelta operata da CD Projekt RED è stata quindi ben apprezzata e la trama risulta essere ben curata e dettagliata, con riferimenti al gioco principale della saga The Witcher. Ecco il motivo di un voto così alto in questa recensione, oltre ai vari motivi già citati prima.
Per questa recensione su Thronebreaker: The Witcher Tales è ormai tutto. Ricordiamo che il gioco è già disponibile per PC, mentre sarà disponibile per PS4 e Xbox One a partire dal 4 dicembre. Se non volete perdervi altre news e altre recensioni riguardanti giochi di carte e non solo, continuate a seguire le pagine di tuttoteK!
Punti a favore
- Storia ben strutturata
- Buon mix fra DCCG e RPG
- Buona longevità con le quest secondarie
Punti a sfavore
- Cali di frame durante il combattimento
- Dialoghi secondari non skippabili
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