Dai creatori di Layers of Fear e Amnesia. Frictional Games sviluppa Soma, un horror psicologico uscito già in precedenza per PC e PlayStation 4 ma che è sul mercato anche per Xbox One da qualche giorno
La trama di Soma è ambientata nella stazione sottomarina Pathos-II, un centro di ricerca in cui si svolgevano lanci di sonde verso lo spazio, risparmiando così costosi missili. Il protagonista è Simon Jarrett, un cittadino di Toronto, il quale da un incidente stradale rimane ferito gravemente a livello cerebrale. Dopo diversi anni da questo,nel 2015, Jarrett continua la sua cura affidandosi ad uno specialista, il dottor Munshi che lo invita ad una seduta. Munshi utilizza una macchina del tutto nuova per avere un quadro chiaro sul cervello di Jarrett. All’improvviso, Jarrett seduto sulla sedia collegata alla macchina viene teletrasportato nella stazione sottomarina.
C’è anche un salto temporale, Jarrett viene portato al 2104. Presto Simon si renderà conto che la stazione è ormai in balia di se stessa e che un’intelligenza artificiale chiamata WAU ha il controllo su tutte le stazioni di Pathos-II, su macchine ma anche esseri umani. Fermandoci qui con la trama per evitare eccessivi spoiler, la storia di Soma è horror di tipo psicologico, in cui la mente e la ragione umana sarà il tema cardine dell’avventura. Ci troviamo di fronte al setting fantascientifico con elementi minimi di transumanesimo, il quale funziona e regala ai giocatori una buona dose di paura ma anche riflessione.
SOMA: un’avventura coinvolgente e piena di terrori
Le meccaniche di gameplay del gioco sono essenziali. Infatti non sarà possibile combattere le varie minacce che si presentano durante l’avventura, ma solo aggirarle e scappare. Sono molteplici le macchine e mostri ostili che tenteranno di fermarci, il possibile che possiamo fare è aggirarci furtivi e non farci scoprire. Dunque il protagonista non sarà munito di armi, ma solo dell’Omnitool. Quest’ultimo è un “telecomando” a forma di trasmittente, con il quale è possibile aprire le porte, interagire con i pannelli di controllo oppure collegarlo ai mezzi di trasporto per spostarci da una stazione all’altra. L’Omnitool sarà in grado anche di incorporare tramite slot un chip appartente ad un robot.
Gli scenari all’inizio sono piuttosto lineari, ma con il progredire dell’avventura saranno più articolati e ampi, dando spazio anche ad un minimo di esplorazione. Specifichiamo che, la storia è quasi su binari e non sarà possibile deviare in altre zone. Per quanto concerne i nemici ci sono sembrati poco reattivi anche a difficoltà avanzata e facilmente aggirabili. Inoltre abbiamo notato qualche bug legato a quest’ultimi. La forza di Soma risiede nella narrazione che si presenta appagante e coinvolgente, anche con una longevità discreta, intorno alle 8 ore. Lo stile adottato da Frictional Games è lo stesso fatto con Amnesia, tanta narrazione, horror puro e un gameplay semplice che però sa regalare le sue soddisfazioni.
Una stazione sottomarina, umani mutati e un’IA impazzita. Qualcosa che abbiamo già visto?
Il lato tecnico di Soma è abbastanza curato. Il gioco gira a 1080p e 30 fotogrammi al secondo su Xbox One in modo splendido. L’avventura è godibile, tranne in qualche punto frenetico in cui i frame calano amaramente. Le texture sono ben realizzate. I modelli poligonali dei fondali marini ci sono sembrati poco curati. I modelli degli interni sono ottimi. Lo stesso si può dire per le luci e le ombre, ben posizionate all’interno degli scenari. La versione Xbox One è stata realizzata ugualmente a quelle PS4 e PC, forse in quest’ultima si ha una qualità maggiore. Il gioco gira su HPL Engine 3, motore proprietario di Frictional Games.
Punti a favore
- Narrativa interessante e coinvolgente;
- Sezioni horror ben realizzate;
- Comparto grafico ottimo;
Punti a sfavore
- Cali di frame durante i salvataggi;
- Qualche incongruenza nell'IA dei nemici.
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