Song of Horror è un’avventura survival horror con una struttura episodica e in questa recensione vi parleremo dei primi due episodi rilasciati
Song of Horror è il titolo di lancio di Protocol Games ed è stato pubblicato da Raiser Games. Il gioco è un survival horror in terza persona vecchio stile, con una storia che trae ispirazione dai lavori di autori come Lovecraft e Poe. In questa recensione vi parleremo dei primi due episodi rilasciati, dato che il gioco adotta una struttura episodica, e in totale saranno disponibili ben cinque capitoli.
La canzone dell’orrore
L’incipit del gioco si basa sulla sparizione di Sebastian P. Husher, un noto scrittore, che è svanito nel nulla insieme alla sua famiglia dopo aver ricevuto un particolare carillon. Il protagonista della storia è Daniel Noyer, l’assistente dell’editore di Husher, che era stato inviato dal suo capo a casa dello scrittore per cercarlo. Nonostante la casa di Husher sia completamente disabitata, si avverte la presenza di qualcosa di strano all’interno di quelle mura. Daniel, durante la sua ricerca, si imbatte in una strana porta da dove proviene una melodia ipnotica e seguendola resta intrappolato all’interno della casa.
Dopo l’ennesima sparizione, la situazione inizia a diventare più seria e varie persone decidono di entrare nella casa alla ricerca di Daniel e Husher, ma l’entità che li ha catturati non è disposta a lasciarli andare così facilmente.
Esplorare l’ignoto – Recensione Song of Horror
Song of Horror si basa principalmente sull’investigazione, quindi è necessario esplorare accuratamente ogni angolo della mappa alla ricerca di indizi e oggetti utili. Gli oggetti raccolti verranno messi nell’inventario (illimitato) del nostro personaggio, e sarà possibile interagire con loro in vari modi. È possibile esaminare gli oggetti a nostra disposizione ruotandoli, un po’ come avviene nei giochi della saga di Resident Evil, così da permetterci di scovare dettagli specifici che all’inizio potrebbero esserci sfuggiti, oppure potremo combinarli fra loro per riuscire a superare un’ostacolo.
Cercando in giro potremo anche trovare dei documenti che ci forniranno informazioni sulla storia del gioco e indizi sulla risoluzione di enigmi. Questi enigmi si differenziano molto e vanno da semplici associazioni di oggetti fino a veri e propri puzzle.
I pericoli dell’occulto – Recensione Song of Horror
Rispetto alla maggior parte dei giochi indie horror, Song of Horror adatta un approccio diverso per quanto riguarda gli incontri con la presenza. Questa entità è una sorta di spirito che alberga nella mappa e non si manifesterà fisicamente come una creatura che ci darà la caccia, ma interagirà con noi in altri modi, ad esempio potrebbe abbassare la temperatura in una stanza o causare delle visioni. Queste interazioni sono molto varie a passano da jumpscare banali come un porta che sbatte a elementi più originali e interessanti. Oltretutto questi jumpscare saranno randomici e cambieranno ad ogni partita, in modo da coglierci alla sprovvista.
L’entità però interagirà con noi anche in maniera più diretta. A volte le stanze si riempiranno di oscurità e dovremo nasconderci per evitare di essere presi, ma non dovremo limitarci solo a trovare un nascondiglio, dovremo anche mantenere la calma attraverso un quick time event. Questi qte sono un modo molto carino per gestire le interazioni con l’entità e nel gioco ne troveremo anche altri, come quando cercheremo di tenere chiusa una porta per evitare di far uscire la creatura oppure quando tenteremo di non fare rumore respirando.
L’entità a volte si nasconderà anche dietro le porte, e dovremo origliare per capire se la via è libera. Questa meccanica è molto carina, ma col tempo la posizione della creatura diventerà abbastanza prevedibile, dato che se non è possibile origliare a una porta, allora di sicuro non ci sarà alcun pericolo.
Ogni vita conta – Recensione Song of Horror
Nel gioco non controlleremo soltanto Daniel ma anche altri personaggi, ognuno con le sue abilità e conoscenze. Un personaggio che ha una certa familiarità con il luogo in cui ci troviamo potrà fornirci informazioni aggiuntive esaminando l’ambiente, mentre uno più forte fisicamente potrà riuscire a svolgere alcuni qte in maniera più semplice. Oltretutto ogni personaggio disporrà di un proprio strumento per alleviare lo stress e di una propria fonte di luce.
Una particolarità di Song of Horror è che la morte è permanente. In caso dovessimo perdere un personaggio durante il gioco, non potremo più selezionarlo e dovremo utilizzarne un’altro, ma l’inventario del personaggio precedente verrà lasciato nel luogo della sua morte e le azioni da lui compiute non verranno perse. Se tutti i personaggi disponibili dovessero morire, saremo costretti a ricominciare da capo l’episodio. Questa meccanica della morte permanente è interessante e aggiunge molta tensione al gioco, ma in alcuni momenti potrebbe risultare frustrante. Ad esempio a volte, soprattutto all’inizio quando non si ha molta familiarità con le meccaniche, alcuni eventi che porteranno alla morte non saranno ben chiari e potremo perdere un personaggio in maniera un po’ ingiusta.
Qualche problema tecnico – Recensione Song of Horror
Il comparto grafico del gioco non è eccezionale ma la direzione artistica è abbastanza buona quindi, nonostante la bassa qualità , gli oggetti e gli scenari risultano piacevoli da vedere. Sfortunatamente però non è la stessa cosa per quanto riguarda i modelli dei personaggi, che risultano molto rozzi, in particolare per quanto riguarda il volto. Anche le animazioni in molti casi sono abbastanza legnose e fanno sembrare i personaggi dei manichini e non delle persone. Il comparto audio invece è molto buono, con suoni ambientali immersivi e musiche molto azzeccate che variano a seconda del luogo e della situazione.
Conclusioni
Song of Horror è un buon gioco horror che riesce a coinvolgere con una trama interessante e ad intrattenere con enigmi molto vari. In questi primi due capitoli non ci sono stati molti momenti davvero terrificanti, ma l’atmosfera risulta ottima e il secondo capitolo porta diversi miglioramenti e aggiunte rispetto al primo, facendoci ben sperare per gli episodi successivi. Il titolo sarà di sicuro apprezzato da tutti i veri amanti dei giochi horror ma può essere anche goduto dai videogiocatori più impressionabili.
I primi due episodi di Song of Horror sono disponibili dal 31 ottobre su PC e l’uscita del terzo episodio è prevista per dicembre. Se avete trovato utile questa recensione e volete restare aggiornati su tutte le novità riguardanti questo titolo e tanto altro, continuate a seguirci qui su tuttoteK.
Punti a favore
- Ottima atmosfera
- Enigmi validi
- Interazioni con l'entità originali
- Personaggi con punti di vista differenti
- La morte permanente aggiunge tensione...
Punti a sfavore
- ...ma a volte risulta frustrante
- Animazioni e personaggi brutti da vedere
- Posizione dell'entità facilmente prevedibile
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