In questa recensione vi parleremo di Into The Pit, il titolo edito da Humble Bundle che prende ispirazione dai classici del genere FPS
Nell’ultimo decennio il genere dello spara tutto in prima persona si è imposto come uno di quelli di maggior successo all’interno del mercato videoludico. Titoli come Call Of Duty e Overwatch hanno ridefinito le regole di questa tipologia di videogioco e hanno coinvolto milioni di giocatori, che giornalmente si incontrano all’interno di partite online caratterizzate dal ritmo frenetico e dalla inimmaginabile quantità di pallottole. Nonostante l’enorme successo ottenuto da questi titoli moderni, esiste una fetta di pubblico che è ancora interessata a giocare degli FPS dotati di caratteristiche simili a quelle dei titoli che hanno segnato la prima stagione di vita di questo genere.
In contemporanea con l’accrescere della popolarità dei titoli contemporanei è infatti aumentata anche la richiesta di giochi che facessero riferimento allo stile di classici come Doom e Quake. Into The Pit, di cui vi parleremo in questa recensione, rientra proprio in questa categoria: si tratta di uno sparatutto che prende ispirazione dai titoli usciti a cavallo tra la fine degli anni ’90 e l’avvento del 2000. Scopriamo insieme se, oltre all’esperienza nostalgica, è capace di dare al giocatore un’esperienza degna di nota.
La discesa nell’abisso
Iniziamo questa nostra recensione illustrando la trama di Into The Pit, anche se all’interno dell’economia del gioco questa ha un ruolo tutt’altro che primario. Come da tradizione per questo genere, la vicenda narrata dal titolo è molto semplice: il protagonista è un incantatore alla ricerca della sorella scomparsa e, per ritrovarla, dovrà calarsi all’interno di un abisso abitato da mostruosi demoni e comandato da un malvagio stregone.
A riprova della sua secondarietà , lo sviluppo della vicenda è rilegato ai pochi intermezzi che intercorrono durante il gioco. Il team di sviluppo di Into The Pit ha infatti preferito utilizzare la giocabilità e l’estetica per definire l’identità di questo prodotto. Proprio per garantirsi che questo abbia una sua identità univoca, il team ha optato per inserire al suo interno degli elementi riconducibili al genere del roguelite. Questi, che vedremo nel dettaglio più avanti, sono utili a rendere appetibili il titolo al pubblico odierno.
Il potere della magia – Recensione Into The Pit
Nonostante sia senza dubbio l’elemento centrale di questo il titolo, il gameplay non è particolarmente complesso. Il titolo è suddiviso in livelli, ognuno dei quali è composta da diverse stanze e, per avere accesso allo stadio successivo, è necessario entrarvi e portare a termine alcuni compiti. Ovviamente, all’interno di questi ambienti troveremo ad aspettarci un numero piuttosto elevato di creature demoniache, ma il gioco vale la candela: oltre a permetterci di procedere, esplorare le sale ci consente di raccogliere le risorse necessarie all’acquisto dei potenziamenti.
Per combattere le creature che infestano l’abisso, avremo a disposizione un incantesimo di attacco per ogni mano e, per lanciare queste magie, utilizzeremo i tasti destro e sinistro del mouse. All’inizio della nostra discesa avremo inoltre la possibilità di scegliere una abilità passiva. Ogni volta che si uscirà vittoriosi da una stanza avremo accesso a un potenziamento per uno dei nostri colpi o all’apprendimento di una nuova abilità . Essendo il gioco legato al genere del roguelite, la morte del personaggio non solo ci obbligherà a ripartire da capo la nostra discesa nell’abisso, ma ci farà perdere tutti i potenziamenti e tutte le abilità acquisite.
Di fatto, l’intero gioco si basa sulla ripetizione di questa formula: entrare in una stanza, uccidere i demoni, collezionare le risorse, uscire e potenziarsi. Il ritmo elevato degli sconti e l’ampia varietà dei nemici contribuiscono a evitare che questo meccanismo diventi repentinamente noioso ma, nonostante questo, il gioco tende a peccare per quanto riguarda la longevità .
Esplorare le tenebre – Recensione Into The Pit
In questa recensione non abbiamo ancora parlato dell’estetica di Into The Pit, che è senza dubbio uno degli elementi che distinguono questo titolo. Il gioco utilizza una grafica 3D volutamente retrò, che è utile a ricreare l’atmosfera tipica degli sparatutto vecchia scuola e, allo stesso tempo, opta per palette di colori freddi e acidi per dipingere i suoi ambienti. Grazie a questa, lo scenario assume un aspetto infernale e lisergico, che contribuisce non poco alla creazione di una identità visiva affascinante.
L’aspetto dei demoni non è particolarmente originale, ma risulta comunque efficace e sufficientemente in linea con l’estetica generale. L’elemento in cui il gioco risulta invece manchevole è il design dei livelli. Nonostante il loro aspetto accattivante, le stanze che il giocatore è chiamato a esplorare sono tutte troppo simili; in particolare, proseguendo con il gioco la ripetitività degli scenari, sia nell’aspetto che nella struttura, diviene dolorosamente evidente.
Conclusioni
Giunti alla fine di questa recensione, appare abbastanza chiaro come Into The Pit sia un gioco dotato di un gameplay divertente e di una estetica accattivante, piacevolmente in bilico tra il retrò e il lisergico, ma allo stesso tempo manchevole per quanto riguarda la longevità e la profondità . Questi limiti dipendono probabilmente dalla scelta del team di sviluppo di puntare alla realizzazione di un gioco semplice, dalle caratteristiche facilmente apprendibili.
Il gioco è quindi destinato a fare felici i giocatori che sono alla ricerca di un prodotto che non necessiti di troppo tempo per essere appreso e che diverta sin dal primo momento; d’altra parte, gli utenti che invece sono interessati a una esperienza di gioco più profonda, non troveranno qui quello che stanno cercando. Anche in questo Into The Pit è coerente con il suo genere di riferimento, che si è sempre distinto per il suo preferire l’azione e la semplicità alla complessità .
Into The Pit è stato pubblicato il 19 Ottobre 2021 ed è disponibile per PC e Xbox One. Continuate a seguirci su tuttoteK per leggere recensioni, guide e approfondimenti dedicati ai migliori videogiochi del presente e del passato. Per acquistare questo e tantissimi altri titoli, potete utilizzare la piattaforma di Instant Gaming.
Punti a favore
- Gameplay semplice e coinvolgente
- Estetica retrò e lisergica
Punti a sfavore
- Scarsa longevitÃ
- Design dei livelli ripetitvo
Lascia un commento