Abbiamo avuto l’occasione di provare Haven, l’avventura spaziale di Emeric Thoa all’insegna dell’amore approdata anche su Xbox Series X ed S, e questa è la nostra recensione
The Game Bakers torna con un nuovo titolo, dopo il grande successo di FURI. Haven, però, non ha molto in comune con il titolo precedente, a parte la componente open world. In Haven Kay e Yu, due innamorati in fuga da un luogo chiamato Apriario, riescono ad atterrare con la loro nave spaziale sul pianeta “Risorsa”, uno strano mondo impregnato di un’energia che regola tutto come una sorta di forza Lucasiana. I dettagli della storia, il rapporto tra i personaggi e l’intero contesto narrativo del gioco verranno poi approfonditi nel corso dell’avventura. Ma entriamo nei dettagli di Haven con questa recensione!
Amore interplanetare
Haven parla della storia d’amore di Yu e Kay, due abitanti di una colonia spaziale chiamata Arnia, dove l’umanità si è rifugiata. Su Arnia regna il Sensale, una sorta di strumento che si occupa di accoppiare tra loro le persone, scegliendo in base ai loro punti in comune. Yu e Kay, contro ogni regola imposta dal Sensale, non sopportano l’idea di dover rinunciare al loro amore, e scelgono quindi di fuggire a bordo di una nave spaziale. Alla fine, sono costretti ad atterrare su un piccolo pianeta di nome Risorsa.
Molti altri dettagli riguardo il contesto narrativo del gioco e il rapporto tra i due protagonisti viene approfondito durante il gioco. Questa componente narrativa, però, è un po’ un’arma a doppio taglio. Se da un lato, infatti, la storia viene arricchita e incorniciata da numerosi dettagli, la superficialità di questi elementi rende l’avventura un po’ confusionaria.
Vengono fornite ai giocatori così tante informazioni sull’universo e sulle sue fazioni, su complotti intergalattici e sul Consiglio, da risultare forzate ed eccessive. Tutte queste informazioni sono infatti inutili ai fini dell’esperienza, che si riduce ad una trita e ritrita storia d’amore proibita.
Confini ben marcati – Recensione Haven per Xbox Series X / S
Il gameplay di Haven è composto da alcune fasi ben distinte e riconoscibili tra di loro. La gestione “temporale” del gioco è gestita tramite le fasi all’interno dell’astronave, durante le quali viene approfondito il rapporto tra i due protagonisti e si può passare al giorno successivo per procedere con la narrazione. Al di fuori dell’astronave è possibile esplorare il mondo di gioco, nel quale sono sparse risorse di ogni tipo pronte ad essere raccolte. Il pianeta, però, è stato corrotto da una sorta di piaga che rende le creature ostili e corrotte, quindi bisognerà sconfiggerle e purificarle di tanto in tanto (spesso, in realtà ).
Il sistema di movimento è caratterizzato dal glide, ovvero dalla possibilità di “pattinare” con una meccanica chiamata glide ad alta velocità per muoversi più rapidamente nel mondo di gioco. Questa componente funziona, e rende l’esplorazione più rapida e meno frustrante. L’unica cosa che ci fa storcere il naso riguardo la componente esplorativa, è il fatto che in Haven si combatte davvero troppo. Difatti l’esplorazione viene interrotta davvero troppo frequentemente, a causa delle creature che non esitano ad ingaggiare il combattimento.
Il Nido – Recensione Haven per Xbox Series X / S
Come già detto il nido, ovvero la nave spaziale di Yu e Kai, è il punto di break principale della storia, ma allo stesso tempo quello che la approfondisce. Haven può essere considerato come un survival molto permissivo,nel quale sono state introdotte delle meccaniche di fame, stanchezza e salute come “deus ex machina” per costringerlo a tornare con regolarità nella base. Qui sarà possibile creare gli oggetti fondamentali per l’esplorazione di Risorsa, oltre a cibo e cure. Questo loop di raccolta risorse, esplorazione e ritorno al rifugio, però, risulta dopo un po’ monotono e ridondante. Non è infatti possibile, in Haven, spezzare questo cerchio di eventi, con la sola eccezione della possibilità di rimanere a dormire fuori, sempre però vincolata a zone specifiche e protette.
Se da un lato questo loop rischia di annoiare presto, lascia ai giocatori la grande libertà di esplorare il mondo di gioco senza la pressione di dover completare una quest o portare avanti il gioco. Haven infatti non risulta mai frustrante o proibitivo, rendendolo un gioco estremamente accessibile.
Direzione artistica – Recensione Haven per Xbox Series X / S
Tecnicamente e artisticamente parlando, Haven è davvero bello. Il mondo di gioco è coloratissimo, disseminato di piante e animali di tutti i tipi e razze, e lo stile grafico risulta davvero azzeccato. Ci sentiamo di dire che da tanto non si vedeva un gioco in cell shading così ben ottimizzato. Il gioco gira perfettamente sulle Xbox di nuova generazione, senza drop di frame o instabilità di qualsiasi tipo. La gestione della telecamera è ottima anche nelle fasi in cui si usa il glide per spostarsi, le fasi di combattimento sono appaganti e gli effetti visivi sono belli da vedere.
Il tutto viene incorniciato da un’ottima colonna sonora, che ricorda a tratti giochi simili (anche nello stile) come Gravity Rush o FURI stesso. Il tema iniziale, che è possibile ascoltare in loop prima del menu principale, mette in evidenza tutte le influenze dell’animazione giapponese dietro il concept di Haven.
Conclusioni
Haven è un buon gioco, che nonostante le sbavature e le superficialità intrattiene senza troppe pretese. Il rapporto fra Yu e Kay, approfondito in ogni sfaccettatura, viene sviluppato in profondità , rendendoli estremamente caratterizzati. L’unica nota stonata che potrebbe far storcere il naso ad alcuni è proprio la componente “di cuore”. L’amore tra i due protagonisti probabilmente avrebbe dovuto avere meno centralità all’interno del gioco, nonostante sia il cuore del gioco. Alcun sessioni potrebbero risultare noiose o eccessivamente smielate, senza effettivi scopi ai fini della trama. Dal punto di vista del gameplay ci sono delle ottime intuizioni, che nonostante non siano state sfruttate come avrebbero meritato risultano comunaue valide. Il reparto tecnico/artistico merita invece tutti i nostri complimenti.
In conclusione, dovendo trovare un difetto principale in Haven, sarebbe da riscontrare nella narrazione. Come ripetuto più volte, la storia viene portata avanti dall’amore tra i due giovani, senza però osare in alcune modo. L’esperienza inoltre viene appiattita da un contorno di dettagli confusi e poco approfonditi, che si limitano a delineare un contorno dell’universo di gioco senza uno scopo ben preciso.
Haven è disponibile dal 3 Dicembre 2020, al modico prezzo di 24,99 per PC, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X/S. Come sempre noi di tuttoteK vi salutiamo, e vi ricordiamo di restare connessi sul nostro sito per ulteriori recensioni, news e tanto altro ancora dal mondo dei videogiochi.
Punti a favore
- Idee di gameplay interessanti
- Un RPG open world semplice e spensierato
- Tecnicamente e artisticamente ottimo
Punti a sfavore
- Troppi dettagli inutili
- Una storia d'amore vista e rivista
- Ritmo del gioco monotono e ripetitivo
- A tratti eccessivamente smielato
Lascia un commento