La simulazione automobilistica ufficiale del mondiale di F1 ritorna nelle case degli appassionati portando con sé un background ormai consolidato, impreziosito da novità decisamente interessanti. Scoprite di più in questa recensione di F1 2020
Il 2020 sportivo, ma non solo, è iniziato con non poche difficoltà e numerosi stravolgimenti dovuti alla pandemia mondiale. Tra gli sport che hanno dovuto attendere l’inizio della nuova stagione e che hanno dovuto fare i conti con un sostanzioso cambiamento del calendario c’è sicuramente il mondiale automobilistico di F1. Le difficoltà non hanno tuttavia scoraggiato gli appassionati dell’adrenalina su quattro ruote che hanno potuto contare sulla controparte videoludica.
Mai come nel periodo di lockdown infatti, piloti ufficiali come Lando Norris e il ferrarista Charles Leclerc su tutti, hanno organizzato intense sessioni di allenamento e gare avvincenti a bordo dei loro costosissimi simulatori, macinando chilometri sui tracciati del videogame F1 2019 in streaming davanti ai propri tifosi. Decisamente un bell’attestato di qualità per uno dei videogame considerati da sempre tra le migliori simulazioni sportive, capace di aggiornarsi ogni anno affinando sempre più il modello di guida e introducendo nuovi contenuti di alta qualità. F1 2020 segue a ruota la scia del suo predecessore candidandosi come punto di riferimento assoluto per gli appassionati del settore. Vi spiego perché nel proseguo della recensione.
Crea una scuderia e portala alla gloria | Recensione F1 2020
La novità più sostanziosa, in termini di contenuto, introdotta in F1 2020, è rappresentata sicuramente dalla modalità My Team (Carriera Squadra). Siete appassionati della classica modalità carriera nella quale avete la possibilità di portare il vostro alter ego in-game alla ribalta fino alla gloria assoluta? Se la risposta è positiva, amerete My Team alla follia. All’interno della modalità My Team infatti avrete la possibilità di creare l’undicesima scuderia del mondiale e gestirne ogni suo parametro, oltre che ad esserne il primo pilota ufficiale.
La simulazione manageriale ha una profondità decisamente elevata, partendo dalla scelta del nome della nuova scuderia, passando poi per la scelta del propulsore da installare sulle proprie monoposto, dalle livree agli sponsor, arrivando alla scelta del compagno di squadra (che si differenziano tra loro secondo parametri numerici) che competerà con voi per portare il team a vincere il titolo costruttori, il tutto senza distogliere l’attenzione dalla disponibilità economica. Queste attività rappresentano però solo il primo step di questa nuova modalità, che va approfondendosi piano piano con andamento direttamente proporzionale rispetto alla fama che riuscirete a raggiungere.
Tra un gran premio e l’altro infatti potrete gestire tutte quelle che sono le attività collaterali che sono alla base della gestione manageriale di una società. Potrete ad esempio scegliere quali settori della scuderia potenziare attraverso investimenti economici (ad esempio acquistare simulatori sempre più performanti per permettere ai piloti della scuderia di migliorare le proprie statistiche e quindi rendimento in pista) oltre che ovviamente investire nel potenziamento della monoposto.
Oppure dedicarsi ad attività di marketing e promozione con lo scopo di attirare sponsor disposti ad investire sempre più nel vostro progetto. Il tutto non farà altro che far acquisire prestigio alla vostra scuderia, attirare piloti sempre più abili e guadagnare in prestazioni pure dell’auto che piloterete in prima persona.
Confermate,ovviamente, le classiche modalità di gioco stagione, grand-prix singolo e multiplayer (basico ma efficace). Ritorna, a grandissima richiesta e per la felicità di molti utenti, la modalità split-screen in locale, una chicca immancabile per completare il completissimo parco di contenuti.
Modello di guida perfezionato | Recensione F1 2020
Se negli ultimi anni il gameplay della serie F1 è apparso, per quanto funzionale, in un limbo tra la simulazione totale e l’arcade, F1 2020 riesce finalmente a posizionarsi esattamente nel mezzo, proponendo una modello di guida praticamente perfetto in grado di non scontentare nessuno. Le differenze con il passato sono evidenti e si notano già dalla prima curva. Le frenate risultano decisamente più efficaci ed il feeling è quello di avere una monoposto ancorata al terreno (come effettivamente dovrebbe essere), feeling evidenziato in modo ancora più evidente dalla trazione che si riesce ad avere in fase di sterzata.
Le monoposto saranno finalmente salde al terreno e risponderanno ai vostri controlli in modo ancora più realistico, portandovi al sovrasterzo solo se esagererete con il piede sull’acceleratore oppure facendo intervenire tutta la tecnologia a disposizione per mantenere la monoposto stabile. In sintesi potremmo dire che il nuovo sistema di guida, nonostante risulti in qualche modo “semplificato” rispetto al passato, abbia comunque fatto degli evidenti passi in avanti nella prospettiva del realismo. In questo senso hanno sicuramente fatto la differenza i feedback che gli stessi piloti citati in apertura di recensione hanno riversato a Codemasters.
In termini di gameplay è stata poi introdotta una nuova modalità definita “sportiva” e dedicata ai neofiti oppure a chi vuole approcciarsi al videogame con leggerezza, alla ricerca di un modello di guida ancor più arcade. Selezionando la modalità sportiva infatti il controllo di trazione interverrà in modo ancor più efficace (oltre il realistico) rendendo la vettura stabile in qualsiasi situazione, persino nelle involontarie escursioni a bordo pista. Ritocchi anche nella gestione dell’ERS (Energy Recovery System), ora reso automatico con l’unica possibilità di attivare la mappatura dedicata alle fasi di sorpasso.
Avversari più agguerriti che mai | Recensione F1 2020
L’intelligenza artificiale affidata ai piloti comandati dalla CPU è uno di quei pochi aspetti che compie un passo in avanti anche in quest’ultima iterazione ma non riesce ancora ad essere al top. La difficoltà generale dovuta alla grinta dei rivali è visibilmente aumentata, il che non può che essere un aspetto positivo, che permette, insieme alle rivisitazioni nel gameplay, di avere situazioni ancor più concitate. Inoltre, fa veramente piacere vedere piloti che, con frequenza maggiore rispetto al passato, compiono errori (in frenata, nell’impostazione delle curve o in uscita), anche banali a volte, che portano ad incidenti singoli o di gruppo.
Ciò che però ancora non convince, risiede nella scelta delle traiettorie da parte dell’intelligenza artificiale, poco tendente a compiere correzioni all’ultimo momento. Praticamente, ciò si traduce in monoposto che, durante i sorpassi, non accennano a compiere correzioni da quella che è la traiettoria ideale calcolata dalla CPU e, di conseguenza, sarete voi a dover calcolare il rischio incidente in base a questo, facendovi talvolta demordere dall’effettuare alcuni sorpassi.
Grafica al top delle possibilità | Recensione F1 2020
La serie F1 si è sempre contraddistinta per un ottimo livello di cura e di pulizia dell’aspetto grafico e anche F1 2020 (nella versione PC da noi provata) non delude sotto questo punto di vista. La resa dei veicoli è sempre al top, così come quella dei tracciati, tanto sull’asfalto quanto nel dettaglio a distanza, all’esterno della pista. Nessun cambiamento trascendentale, sia chiaro, per quello rimandiamo il giudizio all’anno prossimo per ciò che sicuramente vedremo sulle console di nuova generazione, ma al momento ci si può ritenere più che soddisfatti da un prodotto complessivo che pecca soprattutto nelle scene di intermezzo, in cui la resa dei volti (ma non solo) non è all’altezza.
Nessuna delusione però quando si è all’interno del proprio abitacolo anzi, i nuovi tracciati di Hanoi e Zandvoort, non essendo nelle scorse versioni del videogame ed essendo quindi stati creati da zero, risultano ancora più affascinanti e pieni di dettaglio rispetto agli altri circuiti, anticipo probabilmente di quello che vedremo in futuro in questa serie. Nessun problema per quanto riguarda il framerate, sempre altissimo a dettagli massimi, anche su PC non di fascia alta.
Realistiche le varie campionature sonore e sempre apprezzato il commento tecnico di Carlo Vanzini e Luca Filippi, anche se si potrebbe pensare in futuro di estendere questi interventi anche durante la corsa. Interessanti inoltre i contenuti introdotti nella versione Deluxe Schumacher Edition di F1 2020 che comprende, oltre al videogame, il DLC Seventy Edition con incluse quattro tra le auto più importanti pilotate dal campione (tra cui la storica Ferrari F1-2000), design estetico ed esultanza dello stesso pilota e nuove livree dedicate utilizzabili in multiplayer che vanno ad aggiungersi alle F2 già introdotte lo scorso anno.
È tempo di tirare le somme
F1 2020 è il miglior videogame di F1 di sempre, massima espressione dell’evoluzione della serie avvenuta in questi anni. Non è ancora un prodotto perfetto, portando sulle spalle tutti i limiti di questa generazione, ma è assolutamente un prodotto consigliato per appassionati e non delle adrenaliniche corse su monoposto.
- Il videogioco ufficiale della formula One world championship 2020
Punti a favore
- Modello di guida perfezionato
- Tanti contenuti in single player
- Grafica al massimo delle possibilità..
- La miglior simulazione di F1
Punti a sfavore
- ..ma non ancora perfetta
- Intelligenza artificiale non perfetta
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