In questa recensione vi parleremo di Encased, l’RPG fantascientifico sviluppato da Dark Crystal Games e finanziato da una campagna di crowdfunding
Negli ultimi anni, il crowdfunding si è rivelato essere uno degli strumenti più efficaci per ottenere dei fondi per la realizzazione di un progetto creativo; tramite di esso, i creativi hanno inoltre la possibilità di costruire fin da subito un dialogo con il proprio pubblico. Tutto questo è particolarmente vero per quanto riguarda la sfera indipendente dell’industria videoludica, in cui il confronto tra sviluppatori e giocatori è essenziale per la costruzione dei progetti.
Proprio da una campagna di crowdfunding nasce Encased, il gioco di cui vi parleremo in questa recensione. Si tratta di un progetto che trae ispirazione dai classici RPG a grafica isonometrica, come Baldur’s Gate e i prima Fallout, e che si propone di costruire una ambientazione fantascientifica originale prendendo spunto dal classico della letteratura fantascientifica Picnic sul ciglio della strada (già principale fonte di riferimento per la saga di STALKER). Scopriamo insieme è stato capace di unire questi elementi in modo da creare un videogioco capace di lasciare un ricordo positivo nella mente del gamer.
Un futuro che sa di passato
Il gioco è ambientato in una versione alternativa degli anni 70, in cui la Guerra Fredda tra Stati Uniti e URSS è stata bruscamente interrotta dall’apparizione della Dome, una zona ricca di risorse mai viste prima sulla terra. Come detto nella prima parte della recensione, questa idea a tratta da un celebre romanzo ma, a differenza del materiale originale, in Encased questo zona delimitata da una cupola è situata sul territorio americano ed è preso in consegna da Cronos Corporation compagnia privata che, tramite la scusa della ricerca scientifica, inizia a generare profitto dalla vendita dei reperti provenienti dal suo interno.
Per far uscire i preziosi materiali dall’area è ovviamente necessario che delle persone lavorino al suo interno, anche se entrare in questo ambiente non è certo qualcosa da fare a cuor leggero. In essa sono frequenti dei fenomeni al limite del paranormale, capaci in alcuni casi di essere letali per l’essere umano. Poi, per una ragione non ancora scoperta, coloro che entrano nella Dome non sono più in grado di vivere al di fuori di essa e, di conseguenza, il trasferimento al suo interno è da considerarsi definitivo.
La popolazione dei pionieri, composta per la totalità da dipendenti di Cronos Corporation, si divide in categorie nette, evidenziate dal tipo di contratto stillato con l’azienda. Ci sono gli scienziati, attirati dalla possibilità di studiare questo nuovo ambiente, gli ingegneri, il cui compito è quello di portare la tecnologia umana all’interno della cupola, i funzionari, che rappresentano Cronos e amministrano il potere, i militari, chiamati a mantenere l’ordine all’interno della zona, e i lavoranti, raccolti tra i carcerati e chiamati a svolgere le mansioni più pericolose e probanti.
In linea con la tradizione – recensione Encased
Il primo aspetto del gameplay di Encased (che analizzeremo in questa recensione) con cui il giocatore è chiamato a confrontarsi è la creazione del personaggio. Tramite di essa, abbiamo la possibilità di farci fin da subito una idea della profondità che caratterizza il titolo. Già nella costruzione del proprio avatar, si è infatti messi di fronte a diverse variabili, che vanno dalla scelta della posizione sociale sino alla definizione dei talenti, che si riveleranno fondamentali per la definizione dell’esperienza di gioco.
Per quanto riguarda invece l’esplorazione del mondo e l’interazione con l’ambiente, il titolo utilizza il sistema dei classici da cui si ispira, ma fa forse eccessivo affidamento sul testo scritto. Nonostante questo dettaglio, riesce comunque a coinvolgere grazie alla diversità degli spazi esplorabili e alle numerose possibilità di interazione che questi contengono. Degno di noto è anche il sistema di crafting, chiaramente ispirato a quello di Divinity: Original Sin, tramite il quale si è incoraggiati a esplorare a fondo ogni località e a sperimentare con le formule e i materiali.
Il punto debole del gameplay di Encased è senza dubbio il sistema di combattimento, che è utilizza una divisione per turni, all’interno dei quali ogni personaggio ha una certa quantità di punti da spendere. Ogni azione comporta l’uso di un numero diverso di punti e, nel caso non ci sia il bisogno di utilizzarli tutti, si ha la possibilità di investire quelli avanzati nel rafforzamento della difesa. Questa struttura rende macchinose le dinamiche dello scontro, specialmente quando questo coinvolge un numero elevato di personaggi, e costringe il giocatore a perdere tempo per calcolare il numero delle azioni che ha la possibilità di incastrare in ogni turno.
Un mondo ricco di misteri – recensione Encased
Arrivati a questo punto della recensione, siamo chiamati a parlare del vero punto di forza di Encased: la sua ambientazione. Essa è basata su una idea di retro-fantascienza, in cui l’estetica del futuro è ispirata a quella dell’America degli anni 70. La generale tendenza al degrado e gli elementi puramente fantastici si mescolano bene all’interno di questa tendenza e conferiscono un fascino misterioso all’ambiente.
A rendere ancora più interessante l’aspetto visivo del gioco c’è l’univocità delle varie aree, che si distinguono le une dalle altre sia per l’aspetto naturale che per la tipologia di fenomeni innaturali che che vi ricorrono. Quest’ ultimi, oltre a rendere univoci i posti in cui hanno luogo, rendono più dinamica l’esperienza di esplorazione..
Il gioco utilizza un motore grafico 3D ma opta per il punto di vista tipico degli RPG isonometrici. A differenza dei classici di questo genere, in questo caso si ha però la possibilità di ruotare la telecamera e, di conseguenza, di l’ambiente attraverso diversi punti di vista. Quest’ultima possibilità risulta particolarmente comoda per l’individuazione degli oggetti con i quale è possibile interfacciarsi, che in diverse occasioni sono volutamente nascosti.
Conclusioni
Giunti al termine di questa recensione, siamo chiamati a tirare le somme e dare un giudizio a Encased. Nonostante i difetti elencati sopra, questo non può che essere positivo; per quanto non si tratti certamente di un gioco perfetto, il titolo sviluppato da Dark Crystal Games riesce, grazie alla sua ambientazione curata e ricca di dettagli, a regalare al giocatore una esperienza di gioco soddisfacente.
Il gameplay, come si è detto, non è sempre all’altezza della situazione, ma non presenta all’interno delle sue meccaniche delle criticità tali da farlo divenire un problema. Bisogno tenere poi di conto il fatto che Encased rappresenta l’esordio per questo team di sviluppo, che nonostante la mancanza di esperienza è stato in grado di realizzare un prodotto professionale e in linea con la qualità proposta dal mercato.
Encased è stato pubblicato lo scorso 7 Settembre ed è disponibile per PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch. Continuate a seguirci su tuttoteK per leggere recensioni, anteprime e approfondimenti dedicati ai migliori giochi del presente e del passato. Se siete interessati ad acquistare questo o un altro titolo, vi suggeriamo di dare un’occhiata al vasto catalogo di Instant Gaming.
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