Un RPG roguelike che saprà regalarvi una sfida appagante. Scopriamo Crown Trick in questa recensione della versione Nintendo Switch
Il genere dei roguelike sta tornando alla ribalta negli ultimi anni, in particolare tra le produzioni indipendenti. Il successo di titoli come The Binding of Isaac o Spelunky ha fomentato una rinascita nei titoli basati su continue run, permadeath e generazione procedurale dei livelli. Il gioco, sviluppato da NExT Studios e pubblicato da Team 17, si posiziona all’interno di questa nuova ritrovata tendenza, rispettando però i canoni classici del genere. Cominciamo la recensione di Crown Trick per scoprire se il gioco riesce a spiccare tra la folla di titoli indipendenti disponibili su PC e Nintendo Switch.
Frammenti di narrativa
Un piccolo incipit e si comincia subito a familiarizzare con le numerose meccaniche di gioco. Il giocatore ha il controllo di Elle, una ragazzina che ha il compito di addentrarsi nel Regno degli Incubi con il fine di sconfiggere terribili creature che mettono in pericolo il Regno della realtà . Ad accompagnarci in questo viaggio c’è Crown. Si tratta, beh, di una corona, che decide di prestare alla protagonista il suo potere per aiutarla nella sua missione.
Per quanto assolutamente secondaria, la trama viene raccontata attraverso una serie di espedienti messi a punto dal team di sviluppo. Proseguendo nel corso dell’avventura si sbloccheranno diversi documenti che raccontano i retroscena delle vicende. Inoltre i personaggi secondari che libereremo dal Regno degli Incubi saranno ben disposti a dialogare con noi di volta in volta. Passiamo subito però al vero cuore pulsante di Crown Trick, che sarà il protagonista assoluto della nostra recensione, ovvero il gameplay.
Conoscere i propri antenati – Recensione Crown Trick
All’interno di un mercato dove ogni team vuole risaltare come il gioco più originale di sempre, Crown Trick fa la cosa più semplice di tutte. Per stupire infatti gli basta riprendere in mano gli stilemi più tipici dei roguelike e riportarli al giorno d’oggi. Se dovessimo racchiudere il gameplay in una frase: un gioco di ruolo a turni con un sistema basato sugli elementi e un ampio pool di opzioni offensive. Ovviamente analizzare nel dettaglio tutte le meccaniche di Crown Trick è il compito della nostra recensione, quindi cominciamo.
Come detto, il sistema di combattimento è a turni; ogni volta che Elle si sposta si una casella nella mappa i nemici reagiscono di conseguenza. Ragionare accuratamente su ogni passo è necessario se non ci si vuole ritrovare in brutte situazioni. Fondamentali poi sono i Blink, una sorta di teletrasporto che non solo permette di spostarsi di diverse caselle, ma non consuma il turno. Il Blink sarà l’arma più forte a vostra disposizione, ma le risorse sono limitate.
Un arsenale offensivo – Recensione Crown Trick
Sotto il profilo delle opzioni offensive Elle ha a disposizione diverse possibilità . La prima è ovviamente l’arma, ne esistono di diverso tipo, ognuna delle quali con un range di attacco specifico e delle abilità attive o passive. La grande quantità di armi e le diverse rarità presenti riescono a soddisfare sul fronte della varietà , un po’ meno su quello del bilanciamento. Infatti abbiamo riscontrato che alcuni tipi di armi sono più efficaci di altre, andando a diminuire opzioni valide.
Inoltre sconfiggendo dei famigli, ovvero specifici mid-boss presenti in alcune stanze, avremo la possibilità di equipaggiarli per ottenere due abilità elementali. Gli elementi forniscono dei debuff se attraversati e si possono combinare tra loro per degli effetti aggiuntivi. L’interattività ambientale in ogni stanza è eccellente, spesso e volentieri è necessario sfruttare non solo le nostre armi, ma anche barili e trappole sparse ovunque.
L’unione di tutti questi elementi rende il gameplay di Crown Trick complesso e stratificato. Certo, inizialmente la quantità di nozioni da imparare e testi da leggere (completamente in inglese) può sembrare soverchiante, ma ben presto si è in grado di padroneggiare il tutto al meglio. L’HUD mette a disposizione sempre tutte le informazioni necessarie a non farsi scappare nulla, anche se in qualche sporadica occasione può risultare un po’ ingombrante.
Riuscire a sopravvivere – Recensione Crown Trick
Nonostante le tantissime frecce presenti nell’arco di Elle, il Regno degli Incubi è un luogo estremamente pericoloso e la ragazzina è fragile. La salute della protagonista è limitata e si hanno a disposizione pochissime occasioni per curarsi. Questo si traduce nel non sottovalutare nemmeno la più banale delle stanze poiché pochi colpi possono fare la differenza. Il livello di difficoltà di Crown Trick è davvero elevato e non lascia spazio agli errori, tanto da risultare a volte un po’ frustrante.
L’esplorazione meticolosa è la chiave per il successo. Nei dungeon troveremo stante di diverso tipo, sfide, tesori e oggetti che donano bonus passivi. Per non parlare di stanze segrete, eventi randomici e molto altro che lasciamo scoprire a voi nelle vostre run. La varietà di situazioni è soddisfacente, Crown Trick è un titolo che non si lascia frenare dalla sua natura di piccola produzione e mette a disposizione una grande quantità di contenuto.Â
Macinare run dopo run difficilmente vi stancherà , poiché al risveglio Elle può contare su una serie di NPC che mettono a disposizione dei potenziamenti. È così che si sbloccano nuovi oggetti più potenti, aumenti alle statistiche e alle abilità di Elle. A trovare il pelo nell’uovo, forse i potenziamenti necessitano di un farming eccessivo, il quale va a porre l’accento su una difficoltà forse a volte eccessiva.
Immersi in una fiaba – Recensione Crown Trick
Concludiamo la nostra recensione di Crown Trick analizzando l’aspetto estetico del gioco. Il colpo d’occhio è piuttosto piacevole grazie all’uso di sprite disegnati a mano per tutti i personaggi e i nemici presenti. Ci si ritrova catturati fin dai primi minuti grazie ad una buona caratterizzazione degli ambienti, per quanto questi ultimi pecchino un po’ di varietà nell’estetica, ma non nel level design.
Il punto debole del gioco non possono che essere i caricamenti, che su Nintendo Switch sono decisamente lunghi e smorzano il ritmo dell’azione. Dover aspettare 30-40 secondi ogni volta che si inizia una run o si scende di livello può infastidire soprattutto dopo un certo numero di partite giocate. Meno importanti invece sono dei piccoli rallentamenti nel frame rate nei frangenti più caotici, i quali non disturbano più di tanto la piacevolezza del gameplay.Â
Occhi aperti nel Regno degli Incubi
Crown Trick riesce a sorprendere senza alcun uso di effetti speciali. Se nelle prime fasi può risultare indigesto, un po’ di applicazione permette di controllare l’enorme quantità di elementi presenti a schermo. Al netto di qualche problematica nel bilanciamento e nella lunghezza dei caricamenti, il gioco propone un’esperienza stimolante, capace di mettere alla prova chiunque cerchi una sfida che richiede tanta strategia e attenzione.
Si conclude qui la recensione di Crown Trick. Il gioco è disponibile ora sia su Steam che su Nintendo Switch al costo di 19,99€, un prezzo che riteniamo più che valido che la quantità e la qualità del contenuto messo a disposizione. Fateci sapere se questa recensione vi è stata utile e continuate a seguirci sulle pagine di tuttoteK per rimanere sempre aggiornati su tutte le novità dal mondo dei videogiochi e non solo!
Punti a favore
- Sistema di combinazione degli elementi
- Varietà di armi e abilitÃ
- Esplorazione variegata e coinvolgente
Punti a sfavore
- A volte un po' frustrante
- Caricamenti troppo lunghi
Lascia un commento