Omen Exitio: Plague nasce dall’idea dei librogame, la fonde con il mondo di H.P. Lovecraft e porta sui nostri computer un’opera narrativa di primo livello: scoprite nella nostra recensione perché non dovreste ignorare questo gioco tutto italiano
Prendete un piccolo studio di sviluppo indipendente. Aggiungente una campagna di raccolta fondi che ha raggiunto il goal minimo. Sommate il tentativo di creare un’opera a partire da un genere assolutamente non più in voga, ovvero quello dei librogame.
Non promette bene, vero? Be’, fortunatamente vi sbagliate di grosso. Lo voglio dire subito: Omen Exitio: Plague è un gran gioco e non dovreste avere alcuni dubbi nell’acquisto. Infatti, alla ricetta scritta qui sopra dovete aggiungere una grande conoscenza delle fonti, notevoli capacità di scrittura e un amore per il genere impossibile da non percepire.
Cerchiamo però di capire più precisamente di cosa stiamo parlando in questa nostra recensione.
Omen Exitio: Plague – verso l’orrore | Recensione
Omen Exitio: Plague è un’avventura narrativa testuale con semplici elementi da RPG. Se non siete certi di cosa voglia dire, è presto detto: stiamo parlando di un libro (digitale) a scelte, in cui dovremo decidere cosa dire o cosa fare dopo aver letto alcune pagine di testo. Le vostre scelte influenzeranno la trama, sia sul breve che sul lungo raggio, e vi faranno guadagnare punti esperienza da spendere per potenziare una delle caratteristiche del vostro personaggio. Queste ultime si riveleranno utili per eseguire alcune azioni specifiche: le situazioni si risolveranno in vostro favore se la caratteristica sarà di un livello sufficientemente alto (ovviamente non potete sapere in anticipo se il vostro livello supera il minimo richiesto).
Parlando della trama, fondamento di questo tipo di opere, vestiremo i panni di Jake Huntington, medico londinese imbarcato come soldato verso Zanzibar, nel 1896. L’uomo fugge da un dramma personale e cerca di dimenticare il passato buttandosi in una nuova vita. La storia si apre su una ribellione in corso sull’isola africana e su una strana malattia che si sta propagando nel continente. Jake verrà attirato dagli eventi nell’occhio del ciclone e sarà coinvolto in situazioni che prendono manifesta ispirazione dal mondo di H.P. Lovecraft.
Omen Exitio: Plague – verso il piacere | Recensione
Dire di più sarebbe farvi un torto: sappiate solo che questa discesa verso un mondo orrido e alieno alla comprensione umana è estremamente piacevole, soprattutto se siete amanti delle opere di Lovecraft. La storia ci porterà in giro per il globo facendoci vivere molteplici situazioni ma mantenendo l’interesse del giocatore sempre alto. Le fasi finali accelerano leggermente, ma in generale la trama si evolve con i giusti tempi.
La componente RPG (le statistiche e i relativi punti esperienza) ci spinge ad essere sempre concentrati: non sarà possibile potenziare tutto (anzi, è consigliato focalizzarsi) e di conseguenza dovremo anche fare attenzione ad approcciarci alle varie situazioni con modalità legate alle nostre caratteristiche. Se abbiamo creato un personaggio che non sa combattere in alcun modo, dovremo evitare di entrare in una stanza colma di avversari a testa bassa: questo poiché il gioco ci metterà di fronte a scelte fondate sulle statistiche più fisiche, escludendo i possibili risvolti non violenti.
Parlando un po’ di tecnica, l’opera si difende bene ma la mancanza di fondi si fa un po’ sentire. A corredo delle scritte ci saranno dei disegni a matita, come fossero veri schizzi tracciati da Huntington stesso sul proprio diario. Sono ben realizzati, semplici ma efficaci, purtroppo tendono a ripetersi qualche volta di troppo. Il discorso è simile, ma ancora più sensibile, per quanto riguarda il comparto sonoro: per tutta l’opera potremo udire solo un paio di musiche di sottofondo, in loop, e a queste si sommano una manciata di effetti sonori (urla di persone, canti di uccelli, spari…) che fanno il proprio dovere ma non convincono appieno.
Ripetiamolo, purtroppo l’opera ha raggiunto su Kickstarter un cifra di poco meno di 3300€ (a fronte di una richiesta minima di 3000€) ma proponeva goal fino a 15000€. Tali numeri avrebbero permesso anche un doppiaggio completo, oltre a maggiori elementi grafici e più tracce musicali.
Queste limitazioni, però, sono secondarie e non influiscono enormemente sulla qualità complessiva dell’opera.
Il gioco è sviluppato dal team torinese Tiny Bull Studios ed è completamente in italiano. Potete aspettarvi circa cinque ore di gioco, ma è probabile che vi ritroverete a rigiocare una seconda volta: non solo per arrivare ad un finale differente, ma anche per completare una serie di sfide interne (dette “imprese” e legate agli achievements di Steam) che richiedono di compiere specifiche scelte e di aver evoluto Huntington in un determinato modo.
Omen Exitio: Plague – il piacere dell’orrore | Recensione
Omen Exitio: Plague è quindi un gran gioco, perfetto per ogni lettore e per tutti quei videogiocatori che cercano un’avventura in cui leggere molto e scoprire ancora di più. Il gioco del team italiano (ammettiamolo, ci piace ancora di più per questo) è disponibile per Windows, Mac e Linux su Steam al prezzo di 11.99€ (10.19€ fino al 12 marzo 2018). Una delle caratteristiche migliori di Plague è che la trama arriva ad un vero finale, ma al tempo stesso è solo il primo capitolo di Omen Exitio: nei piani dello sviluppatore c’è infatti una serie intera. Speriamo riescano in questo progetto poiché, se Plague è l’inizio, possiamo solo avere terrore (in senso buono) di quel che arriverà in futuro!
Si ringraziano gli sviluppatori per averci concesso un codice review.
Punti a favore
- Un ottimo e originale tributo a H.P. Lovecraft
- Rigiocabile
Punti a sfavore
- Comparto sonoro migliorabile
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