The Old Hunters è un ottimo esempio per chiunque voglia sviluppare dei contenuti aggiuntivi: From Software realizza un altro centro, offrendo nuovi contenuti per una delle esclusive più importanti del catalogo PS4. Scopriamolo in questa recensione
Grazie agli sconti di Pasqua, che si sono conclusi ormai da un po’, ho deciso di riprendere in mano la storia del buon cacciatore e di Yharnam e, pur consapevole del ritardo con cui arrivavo sul pezzo, ho deciso di darvi le mie impressioni su quello che, a detta di molti, è il DLC che completa la miglior esclusiva sul mercato PlayStation 4. Grazie anche al tempo trascorso dall’uscita, mi sento un po’ più libero dalle catene degli spoiler tuttavia cercherò di non sfociare in un articolo che svela ogni segreto nascosto “nell’incubo del cacciatore”.
Questa espansione si potrebbe riassumere in pochissime parole, essa racchiude l’essenza di Bloodborne elevata all’ennesima potenza. Il problema è, che quando dico tutto significa pregi ma anche difetti, ma andiamo per gradi. Innanzitutto possiamo affermare, senza remore, che se avete amato il titolo base non potrete che adorare il suo proseguo. Infatti tutte le lacune di cui si è lamentata la community (come la scarsità di armi e una lore con qualche buco di troppo) sono state colmate.
In The Old Hunters ci sono una miriade di modi per continuare a divertirsi facendosi largo fra le belve e i cacciatori ormai inebriati dal sangue, questi ultimi non li ho nominati senza motivo in quanto saranno, per buona parte del gioco, al centro della trama e del gameplay stesso. In questo DLC troveremo armi con un range fuori di testa, fra cui una sega allungabile che farà innamorare chi ama combattere dalla distanza. Per fortuna i ragazzi di FromSoftware hanno anche implementato un drope rate più comune per quanto riguarda i frammenti per potenziare le armi trovate e hanno inserito gemme di alto livello in modo da non obbligare, chi ha appena ricominciato il gioco, a dover ripercorrere anche l’ostica fase dei Chalice.
I difetti già presenti nel gioco originale rimangono, nonostante una sostanziosa patch scaricata all’avvio. In particolar modo, durante una determinata boss fight, non mi è stato possibile combattere con il lock attivo in quanto la telecamera impazziva, facendomi perdere di continuo anchele hitbox dei muri. Inoltre, più di una volta, sono stato ucciso o ho ucciso colpendo attraverso colonne o muri mastodontici. Tuttavia se siete riusciti a mettere da parte questi difetti in precedenza, ci riuscirete anche in questa nuova avventura, grazie anche ad un level design che si riconferma eccezionale e che è capace di mettere in ombra tutto il resto.
Altro punto a favore del titolo è la possibilità di poter affrontare quattro boss, più uno opzionale, quasi tutti programmati per rendere davvero epiche le battaglie. In particolar modo una boss battle mi è rimasta impressa e non credo di esagerare nel dire che sia una delle più belle battaglie mai affrontate nella mia carriera videoludica, sia per quanto riguarda il comparto artistico che per quanto riguarda la parte puramente giocata.
In conclusione, nonostante The Old Hunters mantenga i difetti storici della saga, Bloodborne si riconferma un gran bel titolo e questa espansione, che ha la durata di una decina di ore (se spulciata a dovere), è la ciliegina su una torta mortalmente buona.
Summary
The Old Hunters mantenga i difetti storici della saga, Bloodborne si riconferma un gran bel titolo e questa espansione, che ha la durata di una decina di ore (se spulciata a dovere), è la ciliegina su una torta mortalmente buona.
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