Anche quest’anno torna l’atteso appuntamento con uno dei videogame sportivi più apprezzati in ambito videoludico: MotoGP 17
Dopo aver deciso lo scorso anno di cambiare l’impostazione del gioco, dedicandolo al campione Valentino Rossi, ecco che quest’anno i ragazzi di Milestone riprendono il brand MotoGP, tirando a lucido quelli che sono i capisaldi della serie. Sarà stato finalmente compiuto quel passo in avanti che tutti si aspettano da questo titolo ormai da anni?
Scopriamolo insieme nella recensione completa!
Amanti delle motociclette, questo è il vostro gioco!
Iniziamo questa recensione col dirvi immediatamente che sì, anche quest’anno MotoGP è il gioco da tenere in considerazione se siete amanti delle moto e sognate di sfrecciare sui tracciati del campionato mondiale, come i campionissimi Valentino Rossi, Marc Marquez e Dani Pedrosa. MotoGP 17 è un gioco simulativo che permette di instaurare un feeling decisamente personale con la moto che si va a guidare grazie alle diverse impostazioni settabili.
Comparto tecnico
Il videogame si presenta con dei menù di selezione decisamente semplici ed intuitivi, i quali mettono subito a proprio agio il videogiocatore. Si è molto discusso nelle ultime settimane di come in casa Milestone sia avvenuto un incredibile passo in avanti con l’impiego dell’Unreal Engine 4 in MXGP3, il quale ha permesso di avere tracciati più realistici ed immersivi. Purtroppo così non è stato per MotoGP 17. Il team milanese ha deciso di puntare ancora una volta (probabilmente l’ultima) sul motore grafico proprietario, utilizzato anche nelle scorse edizioni del videogame.
Il risultato non è per nulla soddisfacente: i tracciati appaiono decisamente spogli e privi di caratterizzazione, il pubblico si limita ad essere una sagoma su degli spalti composti da pochi poligoni e le poche ombre dinamiche a volte non sono così affidabili. È chiaro come ormai il motore grafico sia spinto al massimo delle sue possibilità, infatti, tra i vari difetti tecnici, spicca una caratterizzazione grafica di moto e piloti davvero degna di lode per minuziosità e definizione, con livree assolutamente perfette e belle da vedere. Tuttavia, potrebbe essere stata proprio questa minuziosità di particolari destinata alle motociclette a non aver dato la possibilità di curare tutto ciò che le circonda, a causa degli evidenti limiti tecnici.
Piccola menzione di lode ai 60fps, costanti in ogni occasione sulla versione PC in prova. Decisamente bocciate le scene di intermezzo all’interno dei box, sempre uguali e monotone; ancora assente la celebrazione sul podio. Il risultato complessivo, comunque, rasenta a malapena la sufficienza, un impatto visivo che sicuramente non ci aspetteremmo in un gioco uscito nel 2017.
Modalità di gioco e roster
Svariate sono le modalità di gioco che ormai siamo abituati a conoscere e variano da una stagione completa ad un solo week-end di gara, fino ad arrivare ad un’apprezzata modalità split screen. Si sente tuttavia la mancanza di quelle modalità che erano andate ad arricchire l’esperienza di gioco in Valentino Rossi: The Game, le quali permettevano di variare il ritmo ed evitare che il videogiocatore si annoiasse dopo poco.
Anche in MotoGp 17 è stata però aggiunta una novità molto interessante, ovvero la modalità “campagna manageriale”. Come suggerisce il nome, infatti, non solo avremo il controllo di un pilota creato a nostro piacimento e lo guideremo nella scalata alla gloria dalla Moto3 alla MotoGP, ma saremo dei veri e propri dirigenti di un team motociclistico iscritto ai campionati mondiali. Spetterà a noi comporre il team, ingaggiando un pilota che correrà al nostro fianco e gestire le questioni economiche riguardanti la nostra squadra. È stata inoltre modificata la modalità di crescita del nostro personaggio, arrivando a somigliare molto alla gestione tipica di un RPG. Potremo, infatti, potenziare alcuni aspetti del nostro personaggio a discapito di altri, andando a definirne lo stile di guida in modo definitivo.
Ampissimo e completissimo, come al solito, il roster di piloti, aggiornato all’attuale motomondiale delle categorie più importanti. Interessante anche l’aggiunta dei giovanissimi Rookies e dei piloti “leggendari” in sella alle loro fedelissime moto, sbloccabili al raggiungimento di diversi obiettivi.
Gameplay
Nulla di innovativo sotto questo punto di vista, la sensazione che si ha giocando a questo MotoGP, è quasi per nulla differente da quella degli anni passati. Non che questo sia un grosso difetto, anzi: la simulazione è resa molto bene ed il livello di difficoltà variabile permette di affrontare sfide sempre più interessanti e divertenti. Capiterà infatti molto spesso di essere scagliati via da una moto indomabile, a seguito di una curva affrontata in modo sbagliato, oppure non settata con un assetto non affine al nostro stile.
Scarsa invece l’intelligenza artificiale dei nostri avversari che ci porterà spesso ad essere gli unici nemici di noi stessi, in quanto faremo più attenzione alla nostra guida piuttosto che al dover sorpassare gli altri piloti, troppo spesso privi di carattere e lascivi. Anche il sistema di collisioni lascia molti dubbi e si dimostra spesso impreciso, generando dei capitomboli esagerati al sol sfiorare la moto avversaria. Ottima la campionatura sonora delle moto, completamente rivisitata al fine di essere il più fedele possibile.
Multiplayer
Al momento della recensione, dopo pochissimo tempo dall’uscita del gioco, il comparto multiplayer si presenta sì molto stabile ma, purtroppo, sono pochissimi gli utenti online con i quali sfidarsi. Dopo diversi minuti di ricerca siamo riusciti a trovare solamente due lobby con pochissimi piloti all’interno, rendendo quindi praticamente inutilizzabile questa modalità.
MotoGP 17, tiriamo le somme
In conclusione, non si può certo dire che questo MotoGP porti una ventata di aria fresca al genere, ma rimane una piacevole conferma per tutti gli amanti del brand.
MotoGP 17 è disponibile su PS4, Xbox One e PC a partire dal 15 giugno 2017.
Punti a favore
- Ottimo livello di simulazione di guida
- Modalità manageriale interessante
- Livree perfette e 60 fotogrammi al secondo
Punti a sfavore
- Grafica non più all'altezza della situazione
- Poche modalità
- Collisioni ed ombre altamente imprecise
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