Nella prima parte della nostra guida completa a Kingdom Come: Deliverance vi insegniamo a padroneggiare alcuni aspetti di gioco. Partiremo con il meccanismo dell’eloquenza, per passare poi all’analisi del sistema di combattimento e all’utilizzo degli archi, e concluderemo con l’andare a cavallo
Kingdom Come: Deliverance è un videogioco complesso e appagante, di cui vi abbiamo recentemente offerto la recensione. Il titolo punta così tanto al realismo che persino le più semplici azioni, quelle che eseguiremmo in modo automatico in ogni altro videogames, qui risultano assai più difficili del previsto. Prima di iniziare la vostra avventura nei panni di Henry, quindi, è meglio avere da parte qualche saggio consiglio.
Noi abbiamo trascorso parecchie ore a vagare tra villaggi e foreste della Boemia medievale: ci siamo fatti arrestare, abbiamo salvato damigelle in pericolo e abbiamo persino intrapreso la carriera ecclesiastica. Siamo quindi pronti e ben disponibili a fornirvi qualche utile trucchetto per iniziare a giocare.
L’arte dell’eloquenza
Vi piacerebbe afferrare uno spadone a due mani e correre tra le montagne a picchiare i Giganti, non è vero? Peccato che questo sia Kingdom Come: Deliverance, e non Skyrim. Senza contare che il combattimento, di qualsiasi tipo si tratti, nella fasi iniziali del gioco è non solo complesso ma estremamente punitivo.
Parlare, invece, è gratis. Non solo, ma nella maggior parte delle situazioni l’eloquenza può tirarci fuori dai guai senza perdere grosse risorse. Ci sono tre modi per rivolgervi ai vostri interlocutori in Kingdom Come: Deliverance: potete intimidirli, fare i cordiali, o permettere che la vostra reputazione vi preceda. Ogni caratteristica è giostrata su un sistema di punti complesso all’interno di questo RPG, che potrete controllare nel vostro inventario, e su cui potrete influire in diversi modi.
L’intimidazione, ad esempio, varia a seconda del vostro equipaggiamento. Vestiti con un’armatura sembrerete molto più aggressivi del normale. Ma il gioco è molto più raffinato di così, facciamo un altro esempio: avete appena combattuto e siete cosparsi di sangue. Ecco, il sangue sui vostri abiti farà spaventare i viandanti se parlerete con loro in questo stato.
La cordialità, a differenza dell’intimidazione, richiede invece di essere vestiti in modo non solo decente, ma anche di tutto punto. Quindi bisognerà lavarsi, essere ben riposati e tenere la spada lucidata nel suo fodero. È consigliabile anche rimanere sobri prima di intraprendere la conversazione, e di vestirsi in modo adeguato. Un nobile non vi terrà in considerazione se vi presenterete da lui vestiti come dei contadini.
Per fare in modo che la vostra reputazione vi preceda, infine, dovrete aiutare i personaggi secondari e completare le varie missioni sparse per la mappa di gioco. Nella fasi finali dell’avventura avere una buona reputazione può tornare utile in diversi modi.
Le basi del combattimento
All’inizio il sistema di combattimento di Kingdom Come: Deliverance sembrerà addirittura impossibile da padroneggiare, ma in realtà è molto meno complesso di quanto possa apparire. I comandi in sé sono appena tre: con L1 si para, con R1 si effettua una stoccata, con R2 l’attacco vero e proprio del fendente.
Il puntamento è automatico, quindi con l’analogico destro si direziona l’attacco. Nell’eseguire la stoccata potremo puntare solo il torace o la testa, mentre i fendenti possono essere eseguiti in cinque diverse direzioni. Parare richiede molta stamina, una volta esaurita non potrete più difendervi e inizierete a subire tutti i danni da parte del vostro avversario.
Il trucco è colpire nella direzione opposta rispetto a quella dell’ultimo attacco del vostro avversario, logicamente dopo aver parato il suo colpo. Cercate poi un’apertura e recuperate un po’ di stamina, evitando di rimanere bloccati nell’ambiente circostante. Non consumate tutta la stamina per eseguire attacchi a raffica: conservate un po’ per potervi difendere e parare i colpi avversari.
Come Robin Hood
Non della sola spada vive il cavaliere: potete anche improvvisarvi provetti arcieri. Certo, anche qui il sistema non è così immediato e semplice come in un qualsiasi first person shooter, e non c’è neppure un sistema di puntamento per l’obiettivo. Quindi le prime frecce finiranno inesorabilmente per colpire qualsiasi altra cosa che non sia il vostro nemico, ma non disperate: con un po’ di pratica diventerete bravissimi.
Noi abbiamo scoperto che puntando leggermente più a destra del bersaglio, solitamente si finisce col colpirlo perfettamente. Più facile a dirsi che a farsi date le mani tremolanti di Henry, ma vale la pena fare un tentativo. La distanza cui potrete colpire, ancora, dipende dal tipo di arco e dalle frecce che state utilizzando. Ve lo abbiamo detto che Kingdom Come: Deliverance è un gioco complesso, no?
Come andare a cavallo
Andare a cavallo con l’inquadratura in prima persona non è la cosa più bella e pratica del mondo all’inizio. Il trucco sta nel comprendere che il cavallo andrà nella direzione in cui punta la sua testa, non verso il punto in cui state guardando voi. Risulta quindi qualche problemino se vogliamo contemporaneamente guardare in un punto e andare in un altro, ma anche qui la pratica perfeziona tutto.
I controlli in sé invece sono piuttosto semplici. L’analogico sinistro permette al cavallo di proseguire al trotto, il destro sposta la visuale di Henry. Premendo il comando Cerchio su una strada principale, il cavallo la seguirà in autonomia, permettendovi di godervi il panorama.
Per galoppare avrete bisogno di eseguire due volte il comando Cerchio mentre contemporaneamente state utilizzando l’analogico sinistro. Galoppando, il cavallo non seguirà più in autonomia la strada principale, a prescindere da dove vi troviate in quel momento. Galoppare inoltre consuma la stamina del cavallo.
Restate con noi: presto sarà online la seconda guida dedicata al mondo di Kingdom Come: Deliverance. Se volete approfondire un determinato aspetto del gioco potete commentare e fare la vostra richiesta: la terremo in considerazione in fase di scrittura.
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