Un difetto della microarchitettura sarebbe stato rilevato dai ricercatori dell’Illinois a Urbana Champaign e Washington sugli Apple Silicon
Apple Silicon sarebbe al centro di una “falla” mediatica. A scoprirlo i ricercatori dell’Università dell’Illinois a Urbana Champaign e dell’Università di Washington, i Chip del produttore della mela morsicata starebbero studiando un difetto di architettura dei processori prodotti da ARM.
Il colpevole sarebbe l’utilizzo da parte di queste architettura di sfruttare un particolare sistema di prefetcher, che ricordiamo essere il sistema di ottimizzazione del tempo di avvio e caricamento dei programmi, tale sistema porterebbe a leak di dati nel sistema. Ecco i dettagli.
Apple Silicon: c’è una falla ma niente paura!
I ricercatori dell’Università dell’Illinois a Urbana Champaign e dell’Università di Washington avvertono però, che al momento è lontana la possibilità che venga sfruttata da attacchi diretti.
La falla è stata battezzata col nome Augury e come anticipato sarebbe presente a livello del dipartimento Data-Memory Dependent Prefetcher (DMP). Zona strutturale che si occupa di attuare l’atto del prefetching e ottimizzare le prestazioni, ovvero quella capacità di prelevare le istruzioni (o dati specifici) in anticipo (un pò come avviene con le ultime versioni dei sistemi operativi degli ultimi anni, anche Android), allo scopo di migliorare le prestazioni. Il processo potrebbe esporre troppo alcuni dati però, il processo DMP potrebbe leggere e trasmettere alcuni valori di memoria fuori delle sandbox, dunque fuori da una zona quanto meno sicura a compartimento stagno.
We found a way to leak data on Apple Silicon processors that is "at rest": that is, data the core never reads speculatively or non-speculatively.
This will be an odd one, so stick around for the 🧵 and see https://t.co/KCnw9PAlSS— David Kohlbrenner (@dkohlbre) April 29, 2022
Secondo i ricercatori il DMP però, farebbe fuoriuscire solo alcuni tipi di valori, che per essere poi sfruttati la strada sarebbe molto lunga e tortuosa, ma non impossibile. “I prefetcher guardano solo al flusso di indirizzi precedenti a cui si è fatto accesso. I DMP considerano a differenza anche il contenuto della memoria caricata in precedenza. Intrinsecamente, la scelta del DMP rivela quindi qualcosa sul contenuto della memoria”, così alcuni ricercatori del Team hanno spiegato la complessa situazione.
Apple al momento non si è espressa in via ufficiale, ma l’idea suggerita dagli sviluppatori è di non abbassare la guardia, e cercare di arginare il problema via software. Se volete continuare a conoscere le ultime novità dal mondo software continuate a seguirci. Un saluto da tuttoteK.
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