Studi fatti su dei ritrovamenti reperiti nel sito archeologico di Abu Hureyra, culla dei primi insediamenti umani, hanno mostrato una cosa piuttosto “particolare”. Millenni fa in quest’area, scelta come luogo per la creazione di un villaggio, avvenne un impatto meteorico. Che cosa si è scoperto su questo sfortunato insediamento?
Circa 12.800 anni fa, un sito della Siria moderna ospitò uno dei primi insediamenti umani conosciuti, un luogo importante dove i nomadi iniziarono a stabilirsi e a coltivare vegetali. A quanto pare l’insediamento porta anche la prova di un altro tipico momento nella storia della Terra, un impatto meteorico. Gli archeologi dell’Università della California, Santa Barbara, hanno trovato prove di tale evento osservando oggetti reperiti nell’antico sito archeologico di Abu Hureyra, nel nord della Siria. Il sito ora giace sotto il lago Asaad, dopo essere stato allagato nel 1974, quando la diga di Tabqa fu chiusa. Tuttavia, molti dei manufatti raccolti qui all’inizio degli anni ’70 rivelano una storia profondamente misteriosa.
L’evidenza arriva sotto forma di insolite macchie di vetro che sono letteralmente schizzate su molti dei manufatti del sito. Per creare tale materiale sulla Terra le temperature devono essere superiori a 2.200 °C, indicando che l’insediamento è stato colpito da un asteroide, che ha liberato molta energia circa 12 millenni fa. “Per aiutare con la prospettiva, temperature così elevate scioglierebbero completamente un’automobile in meno di un minuto”, ha dichiarato James Kennett, autore dello studio e professore di geologia presso l’UC Santa Barbara.
Insediamenti umani: i reperti fanno da “testimoni”
Un’analisi del vetro fuso ha rivelato la presenza di minerali ricchi di cromo, ferro, nichel, solfuri, titanio e persino platino e iridio. Questi elementi sono molto comuni nelle zone di impatto. Il villaggio sarebbe stato cancellato in pochi istanti, provocando la morte istantanea dei suoi abitanti. Tuttavia, sembra che questa tragedia sia parte di una storia molto più grande. La datazione di 12.800 anni fa è significativa e tale periodo si combina perfettamente con l’ipotesi dell’impatto di Younger Dryas. Questa controversa teoria cita in causa il Nord America, il Sud America, l’Europa e l’Asia occidentale. Essa afferma che frammenti di un asteroide o di una cometa in disintegrazione le colpirono abbondantemente. Alcuni scienziati sospettano che questo evento potrebbe essere accaduto in un modo o nell’altro a causa della presenza di strani materiali ad alta temperatura, come il vetro fuso e i nanodiamanti. Questi ritrovamenti fatti negli strati rocciosi di tutto il mondo confermerebbero l’evento Younger Dryas (YDB) e lo porrebbero a circa 12 mila anni fa. Il tempo coincide anche con le estinzioni di massa degli animali e un breve calo delle temperature, forse il risultato di un impatto che causò una sorta di inverno nucleare (ma senza radiazioni).
Alcuni campioni che mostrano tracce di vetro fuso
Davvero una grande sfortuna
A giudicare dalla natura insolita del vetro fuso, trovato ad Abu Hureyra, i ricercatori ritengono che fosse estremamente vicino a uno di questi impatti.
Il dott. Kennet ha aggiunto:
Un singolo grande impatto non avrebbe disperso questi materiali in tal misura, come quelli scoperti ad Abu Hureyra. Si suppone che i più grandi ammassi di detriti cometari siano in grado di causare migliaia di esplosioni aeree, in un arco di pochi minuti, coprendo un intero emisfero terrestre. L’ipotesi YDB ha proposto questo meccanismo, tenendo conto dei materiali ampiamente dispersi su oltre 14.000 chilometri negli emisferi settentrionale e meridionale.
Concludendo, le scoperte fatte su Abu Hureyra supportano fortemente l’evento dell’impatto di una cometa, che si è poi frammentata, coinvolgendo lo sfortunatissimo insediamento umano. Non perdete i prossimi articoli della nostra rubrica.
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