Un nuovo studio, di una collaborazione internazionale di ricercatori, suggerisce che il pianeta nano Cerere nasconda acque sotterranee salate, al di sotto del suo cratere più grande e forse anche in tutto il pianeta
Cerere è l’oggetto più grande nella fascia degli asteroidi ed è l’unico pianeta nano del Sistema solare interno. I risultati della seconda missione Dawn della NASA, hanno fornito nuove incredibili caratteristiche di questo mondo e quanto esso sia dinamico. Prima della missione Dawn si credeva che questa roccia spaziale larga 940 km, fosse semplicemente un oggetto primitivo del Sistema solare, rimasto per lo più invariato in seguito alla sua formazione. Tuttavia, i dati raccolti dalla sonda spaziale della NASA suggeriscono che Cerere probabilmente fosse geologicamente attivo nel recente passato, con la formazione ed eruzione di criovulcani durante gli ultimi 9 milioni di anni.
I risultati ottenuti
I risultati sono stati pubblicati in sette articoli distribuiti tra Nature Astronomy, Nature Geoscience e Nature Communications. La maggior parte dei quali si concentra sul cratere Occator, che si è formato 34 milioni di anni fa. Il cratere misura 92 km di diametro e mostra dei grandi punti luminosi. Il punto al centro del cratere è noto come Cerealia Facula e la serie di punti luminosi a est del centro è chiamata Vinalia Faculae. L’ultima analisi indica che ci siano sali di cloruro idrato al centro del punto luminoso già citato, Cerealia Facula. Questi sali perdono la loro acqua abbastanza rapidamente, il che suggerisce che siano fuoriusciti da questo criovulcano di recente. Questa convinzione è supportata dai dati sulla gravità e dalle osservazioni ravvicinate di Dawn, che indicano fortemente che c’è un importante serbatoio di sale sotto il cratere Occator. Si ritiene che questo deposito sia la sorgente della Cerealia Facula, mentre per Vinalia Faculae è stato suggerito un serbatoio diverso. L’intero sistema di tumuli, colline e criovulcani che emettono sale è probabilmente la conseguenza di un antico impatto.
Un’immagine del cratere Occator in falsi colori. NASA / JPL-Caltech / UCLA / MPS / DLR / IDA
Buoni auspici per Cerere
Il dottor Paul Schenk, dal Lunar and Planetary Institute, in un comunicato ha dichiarato:
Vediamo numerosi bassi tumuli e fosse, con depositi luminosi sulla superficie di Occator, ma non assomigliano ai pozzi densamente compatti, grandi e profondi trovati sui crateri marziani. Questa differenza di morfologia è probabilmente correlata alla composizione più ricca di acqua della crosta di Cerere.
I nuovi dati suggeriscono che Cerere possieda una crosta spessa e resistente, a differenza di altri mondi oceanici come Europa ed Encelado, le lune ghiacciate di Giove e Saturno. La crosta del pianeta nano è anche più densa all’equatore che ai suoi poli. Sembra che Cerere sia molto più complesso di quanto credevamo solo mezzo decennio fa. Restate sintonizzati sulla nostra rubrica per avere ulteriori info sull’argomento e su altri temi scientifici.
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