Ecco a voi la recensione di Fidanzati dell’Inverno, il primo volume de l’Attraversaspecchi, una nuova saga fantasy che vi catapulterà in un universo popolato da mondi incredibili e da personaggi unici!
TITOLO: Fidanzati dell’Inverno – L’attraversaspecchi volume 1. AUTORE: Christelle Dabos. GENERE: Fantasy. CASA EDITRICE: Edizioni E/O. ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013.
Oggi parliamo di un fantasy molto particolare, arrivato in Italia solo l’anno scorso ma che già ha saputo conquistare i lettori, sia giovani che meno giovani!
Fidanzati dell’Inverno: l’identikit | Recensione
Scritto nel 2013, Fidanzati dell’inverno è il primo volume della nuova saga de L’Attraversaspecchi, che segue le peripezie di Ofelia, una ragazza con il potere di “leggere” gli oggetti con il tocco, e che può anche spostarsi da un luogo all’altro attraverso gli specchi. Il romanzo è diventato un caso letterario in Francia, con più di 200mila copie vendute; il libro si presenta come un fantasy atipico, lontano dalle ispirazioni medievali ma con chiari riferimenti alla Belle Époque e al genere steampunk. Ai Fidanzati dell’inverno segue Gli scomparsi di Chiardiluna (già disponibile in Italia) e La memoria di Babele. Il titolo della serie è ispirato a Passe-Muraille, un’opera letteraria dello scrittore francese Marcel Aymé.
- Christelle Dabos , Alberto Bracci Testasecca (Author)
Fidanzati dell’Inverno: la storia | Recensione
La Terra come la conosciamo è andata distrutta, in seguito a un misterioso cataclisma denominato “Lacerazione”. Della Terra rimangono 21 isole, soprannominate Arche: questi 21 “pianetini” galleggiano nel cielo, e orbitano ognuno separato dagli altri. Ogni Arca possiede differenti culture, tradizioni e Spiriti di famiglia: questi ultimi sono potenti entità immortali, e anche antenati di tutti gli abitanti dell’Arca su cui risiedono. Ogni Spirito è dotato di facoltà uniche e, a volte, accade che qualche abitante erediti uno o più potere dallo Spirito. La magia è ereditaria, e ogni dono ha un utilizzo specifico: alcuni poteri hanno un effetto fisico, altri mentale, altri possono manipolare gli oggetti.
Ofelia è nata sull’Arca di Anima e ha ereditato ben due poteri dallo Spirito di famiglia: è una lettrice, dunque può leggere il passato degli oggetti toccandoli, e presenta anche il raro dono dell’Attraversaspecchi; può, infatti, attraversare gli specchi e spostarsi nello spazio. Ofelia è introversa, solitaria e un po’ goffa: estremamente intelligente, la ragazza lavora in un museo e la sua vita passa attraverso i libri e gli oggetti da leggere. Un giorno, però, la sua vita cambia drasticamente: le Decane della sua Arca hanno combinato un matrimonio diplomatico tra lei e un uomo del Polo, un’Arca lontana. Raramente avvengono matrimoni tra diverse Arche, e quando accade è per sancire un patto o un’alleanza: per questo motivo la ragazza si interroga sulle reali circostanze del fidanzamento, ma nessuno sembra volerle dire la verità, e persino la famiglia ne è all’oscuro. Ofelia, nonostante il disgusto che prova per questo matrimonio combinato, non può rifiutare di andare al Polo: disonorerebbe l’intera famiglia e verrebbe bandita per sempre da Anima.
Accompagnata dalla zia, la fanciulla è costretta a lasciare la sua famiglia e la sua Arca per raggiungere il Polo e il fidanzato Thorn, discendente della potente famiglia dei Draghi. Giunta alla Città-Cielo, la capitale del Polo, il giovane si dimostra freddo e altero, e sembra amareggiato dal fidanzamento quanto lei. Ofelia, inoltre, scopre che il Polo è un’Arca molto diversa da Anima: l’isola è gelida e popolata da bestie giganti e da clan sempre in lotta tra loro. Pur di ottenere i favori del Sire Faruk, lo Spirito di famiglia, le varie famiglie sono disposte a tutto…
Perché è stata scelta proprio Ofelia per un’unione con il clan dei Draghi? Cosa nasconde Thorn, così schivo e misterioso? E perché gli altri clan sembrano non gradire il matrimonio che sta per avere luogo? Ofelia dovrà usare al meglio i suoi poteri e difendersi da un mondo ostile: la sua presenza sul Polo è solo la prima delle tante domande a cui dovrà trovare risposta.
Fidanzati dell’Inverno: un esordio affascinante | Recensione
Il romanzo è stato pubblicato in Italia dalla casa editrice E/O; da sempre dedita alla narrativa letteraria, è la prima volta che la casa editrice si apre al genere fantasy. Fidanzati dell’Inverno è un romanzo che offre degli spunti molto interessanti, anche dal punto di vista “geografico”. La costruzione dell’universo delle Arche è affascinante, e la Dabos è riuscita a creare un mondo galleggiante variegato e mutevole: l’atmosfera del Polo, fredda e minacciosa, rispecchia i pericoli che la corte di Città-Cielo riserva a Ofelia. Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe dal titolo, Fidanzati dell’Inverno non ruota affatto intorno a una storia d’amore: il fidanzamento è di facciata, e Thorn è un personaggio complesso e sgradevole, con molti nemici che tramano contro di lui e la sua famiglia.
La trama è caratterizzata da un buon ritmo, e le cinquecento pagine del libro scorrono piacevolmente e senza particolari difficoltà. Fidanzati dell’inverno è un fantasy moderno e attuale, lontano dall’ispirazione medievale per avvicinarsi di più allo spirito steampunk. La Dabos ha saputo bilanciare elementi classici del genere con una buona dose di ironia e fantasia, e vi affezionerete presto ai perotagonisti e alle loro stramberie. I personaggi presentano personalità ben distinte ed elementi unici, ma il fattore che li accomuna tutti è il mistero: nella corte di Città-Cielo è normale mentire e ingannare gli altri, e nessuno si fida di nessuno. I torti, le risse e gli omicidi tra clan sono all’ordine del giorno e il modo migliore per sopravvivere è non rivelare a nessuno i propri piani. Per il momento, quindi, non possiamo dire se abbiamo conosciuto la vera essenza dei personaggi, o solo la maschera che portano in società. Le reali circostanze sono ancora un mistero, e probabilmente solo nel secondo volume della saga riusciremo a comprendere meglio cosa si nasconde nella Città-Cielo; dopotutto, al Polo si vive in una perenne illusione (“una passata di vernice sopra lo sporco”), dove anche lo spazio può cambiare a seconda di chi lo osserva.
Ofelia è l’unico personaggio “onesto” del libro, l’unica della quale possiamo capire la vera personalità; anche lei ha i suoi segreti, ma rispetto agli abitanti di Città-Cielo dimostra molto più apertamente il proprio carattere e le sue inclinazioni. Forse rispetta un po’ troppo lo stereotipo della protagonista impacciata, goffa, poco curata e miope, e generalmente rispecchia il personaggio della secchiona di turno – che, intendiamoci, è sempre meglio della protagonista bellissima e senza difetti: vi verrà naturale provare simpatia per lei, e preoccuparvi mentre affronta le difficoltà. In realtà Ofelia è un personaggio indipendente e molto intelligente, e può contare su due talenti molto speciali: la ragazza, inoltre, dimostra un coraggio e una tenacia ammirevoli, e siamo sicuri che sarà capace di badare a se stessa una volta che avrà imparato lo stile di vita del Polo.
Fidanzati dell’Inverno, nonostante la piacevolezza di lettura, presenta alcuni difetti: vi capiterà di provare la sensazione di non sapere abbastanza del mondo in cui si svolge la vicenda. Il fenomeno della Lacerazione non è ancora stato ben spiegato, gli Spiriti di famiglia sono esseri misteriosi di cui non si capisce la natura, e al momento conosciamo solo due delle ben 21 Arche che popolano l’universo della Dabos. Inoltre, Ofelia ricopre un ruolo di grande importanza per gli eventi del libro, ma il suo valore è solo abbozzato, e non si è in grado di capire perché la ragazza sia così speciale. Queste mancanze, però, sono giustificate dal fatto che Fidazati dell’Inverno è solo il primo di una serie di romanzi, perciò speriamo che il secondo volume risponda ad alcune curiosità. Inoltre, la relazione tra Ofelia e Torn è frustrante. È vero che il fidanzamento è di facciata e nessuno dei due è felice della cosa, ma i ragazzi sono assolutamente incapaci di comunicare tra loro: lui è un giovane silenzioso, che nasconde un passato familiare tormentato ed è troppo incentrato su se stesso e i suoi misteri – che lo fa somigliare molto a Heatcliff, personaggio di Cime Tempestose -, mentre lei, a volte, difetta di pazienza ed empatia. Per sopravvivere, però, avranno chiaramente bisogno l’uno dell’altra e arriverà il momento in cui dovranno iniziare a conoscersi e a collaborare.
Fidanzati dell’Inverno: l’autrice | Recensione
Christelle Dabos è nata nel 1980 in una famiglia di musicisti; originaria della Costa Azzurra, è cresciuta a Canne e dal 2005 vive e lavora in Belgio. Si è unita al Silver Plum, una comunità internet di scrittori, e nel frattempo si è formata come bibliotecaria prima di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. A 28 anni l’autrice stava passando un momento particolarmente difficile a livello personale; la community online per cui scriveva, però, la incoraggiò a partecipare a un concorso letterario proprio con il fantasy pubblicato online. Dopo la prima ritrosia a partecipare, l’autrice riscrive la prima stesura (di ben mille pagine!) e riscrive il romanzo, dimezzandone la lunghezza. Con l’aiuto del suo editor, dopo un anno di lavoro e due stesure, finalmente esce Fidanzati dell’Inverno – L’Attraversaspecchi volume 1, e nel 2013 il libro vince il premio per la letteratura giovanile organizzato dalla casa editrice Gallimard Jeunesse.
Nel 2017 la Dabos ha pubblicato il terzo volume della saga, che nel frattempo ha ottenuto un discreto successo: in Francia la stampa nazionale ha comparato L’Attraversaspecchi a saghe di grande calibro come Harry Potter di J.K. Rowling e Queste oscure materie di Philip Pullman. I primi due volumi della saga hanno anche ricevuto il Grand Prix de l’Imaginaire nella categoria romanzo francese per la gioventù nel 2016.
Christelle Dabos, autrice della saga L’Attraversaspecchi.
Il commento finale | Recensione
Fidanzati dell’Inverno si è dimostrato una lettura interessante e piacevole, adatta per quei giorni in cui si vuole una lettura divertente e leggera. L’universo in cui si muovono i protagonisti è affascinante e lascia molte domande in sospeso, che ovviamente incoraggia la lettura del prossimo volume. Questo romanzo è il primo libro di Christelle Dabos pubblicato in Italia e il primo volume della saga fantasy L’Attraversaspecchi; a febbraio 2019 è uscito anche il secondo volume della saga, dal titolo Gli scomparsi di Chiardiluna, perciò con la lettura di questo secondo episodio avremo modo di farci un’idea più precisa sulla scrittura della Dabos. Sebbene ben realizzato, però, Fidanzati dell’Inverno non prende così profondamente come altri grandi “rivali” del genere, tra i quali Harry Potter e la Pietra Filosofale, La Bussola d’Oro, Hunger Games e altri primi romanzi delle rispettive saghe di appartenenza.
Fidanzati dell’Inverno è un viaggio pericoloso tra illusione e realtà, verità e bugia: avremo tempo e modo per seguire le vicende di Ofelia e Thorn, e se leggerete questo romanzo avrete molte domande per cui vorrete una risposta.
Leggere un oggetto significa dimenticare un po’ se stessi per fare posto al passato di un altro, mentre attraversare gli specchi significa affrontare se stessi. Ci vuole fegato per guardarsi negli occhi, vedersi per ciò che si è, immergersi nel proprio riflesso. Quelli che si mettono un velo davanti alla faccia, che mentono a se stessi e si vedono migliori di ciò che sono non ce la faranno mai. Credimi, non è cosa da tutti!
Punti a favore
- Una lettura piacevole con un buon ritmo
- Personaggi complessi e misteriosi
- Un mondo affascinante tutto da scoprire
Punti a sfavore
- Alcune domande rimaste senza risposta
- Non cattura quanto altri romanzi del genere
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