Recensione Orico GV100. Estremamente portatile e compatto, così potremo riassumere il recente SSD NVME di Orico, dotato di memorie 3D NAND FLASH e connessione Type-C. Scopriamolo insieme!
Un caro benvenuto ai lettori di tuttoteK, in questa recensione scopriremo quello che è l’SSD esterno più piccolo prodotto dalla casa cinese di Shenzhen, Orico. Stiamo parlando del modello Orico GV100, che è tra l’altro uno dei più piccoli SSD esterni presenti in commercio. Non fatevi ingannare dalle dimensioni però, lui monta un SSD M.2 2242 NVMe, con dei valori dichiarati di 940 MB/s in lettura, grazie anche alla connessione USB 3.1 Gen 2.
Disponibile in differenti tagli; 128 GB, 256 GB, 512 GB e 1 TB, l’SSD Orico GV100 può funzionare con un’ampia varietà di dispositivi: MacOS, Windows, Linux, Android e Smart TV. Ora però, è giunto il momento di entrare nel vivo con la recensione di questo Orico GV100.
Materiali e design | Recensione Orico GV100
Orico è un’azienda in costante crescita, con tanta voglia di ampliare il proprio portfolio prodotti. Questo SSD ne è un’esempio, GV100 riesce a combinare delle dimensioni compatte a buone performance, senza tralasciare il design. Anche se, come vedremo nel corso della recensione, sono presenti alcuni dubbi.
Moderno ed elegante, pesa soli 22g misurati ed è realizzato in alluminio anodizzato per il corpo centrale che ospita il drive, una scelta volta anche ad ottenere una migliore dissipazione, abbiamo poi della plastica (lega ABS) per il comodo anello da utilizzare durante il trasporto. L’SSD è disponibile solo in una colorazione, ma apprezzo la combinazione dei colori scelti.
È molto robusto, e questa è una sensazione che, nonostante il peso, restituisce sin da subito. Merito soprattutto della costruzione unibody. I materiali di ottima qualità restituiscono poi un senso premium al prodotto, come anche la porta di connessione USB, anch’essa molto robusta e resistente. Orico GV100 dispone inoltre di un LED di indicazione, di colore blu che ci segnalerà lo stato di scrittura, e quello di sospensione o spegnimento. In particolare avremo la luce fissa se attivo, luce che lampeggia per indicarci lo stato di scrittura, o rimozione del drive se spento.
Non possiede la certificazione IPxx, ma Orico sul proprio sito dichiara la resistenza ai liquidi, oltre alla resistenza a cadute ed urti.
Le dimensioni sono di 96mm x 30mm x 9.9mm (LxWxH). Nella confezione, semplice e minimale, sono presenti; un cavo da USB-C a USB-C (20cm) per la connessione 10 GB/s, e un cavo da USB-C a USB-A (20cm) da 5 GB/s compatibile con l’interfaccia USB 3.1 Gen 1, per una maggiore compatibilità con i dispositivi più datati. Vi consigliamo ovviamente l’utilizzo dell’SSD con una porta USB da 10 Gbps, così da sfruttare la massima banda disponibile.
Uno sguardo sotto la scocca | Recensione Orico GV100
Prima di immergerci nei nostri soliti test, approfondiamo il lato tecnico di questo prodotto. Sotto la scocca troviamo un drive M.2 2242, alloggiato su una piccola logic-board.
La logic-board in questione è pilotata da un controller JMS583 prodotto da JMicron sin dal 2018, in questo caso abbiamo una revisione “A1”, più recente e migliorata su diversi aspetti, rispetto ai primi modelli. Purtroppo però, questo controller possiede ancora alcune “esitazioni” – almeno in questa versione – in determinati contesti operativi, primi fra tutti i problemi legati alla stabilità. Un controller che è certamente molto diffuso per la sua qualità prezzo al dettaglio.
Nonostante questi problemi (che approfondiremo più avanti) il controller offre una connessione USB 3.1 Gen 2 to PCIe comunque performante, ed è quindi il ponte bridge con il drive primario. Spostandoci su quest’ultimo invece, abbiamo un M.2 2242 NVMe, dotato di buone memorie TLC NAND a 64-layer. Il controller del drive è invece un SM2263XT, ovviamente di Silicon Motion. Proprio come ci suggerisce il controller, questo SSD non è dotato di memoria DRAM, niente dynamic cache quindi. Nonostante ciò, le prestazioni sicuramente non sono deludenti, grazie anche al sistema Host Memory Buffer che sfrutta il sistema operativo per migliorare le stesse.
Orico dichiara una velocità di lettura sequenziale di 940 MB/s, sarà vero? Andiamo ai test effettuati.
La prova sul campo | Recensione Orico GV100
Prima di immergerci nei test sintetici ovvero i benchmarks, andiamo ad effettuare i soliti test reali, simulando una situazione di uso quotidiano. Questi test hanno senso in quanto attualmente alcuni controller beneficiano di file compressi, mentre altri no. Alcune unità di archiviazione difronte a file di piccole dimensioni hanno performance minori, altre funzionano bene con esse.
Ho preparato una cartella compressa contenente file per circa 30GB, tra documenti vari (PDF, file Word ecc), foto, video e film, per circa 6.000 file ognuno con un peso diverso, da pochi MB a tanti GB. Copiandola all’interno dell’SSD Orico GV100, la fase di scrittura è termina in 02:35 minuti cronometrati, un ottimo risultato. Monitorando il passaggio ho registrato una media che oscillava tra i 280 e i 286 MB/s, picchi di 294 MB/s e minimi di 23/ 32 MB/s.
Ricordiamoci che le prestazioni degli SSD o Hard Disk vengono classificate usando due parametri principali e differenti: la velocità sequenziale, che indica la velocità massima teorica con cui vengono letti o scritti i dati sul disco in maniera sequenziale e le IOPS (operazioni di input/output per secondo) che invece indicano la velocità con cui i dati vengono letti o scritti in maniera casuale, usando piccoli file di 4KB. La velocità sequenziale viene espressa in MB/s (Megabyte per secondo) o GB/s (Gigabyte per secondo), mentre le IOPS vengono espresse in numero (cioè il numero massimo di operazioni in input e output che l’unità riesce a “reggere” ogni secondo). Nell’utilizzo quotidiano di un SSD o Hard Disk è poi molto importante il valore delle IOPS sia come indicatore di performance reali che come durata del drive. L’utilizzo di alcuni determinati software restituisce valori molto attendibili in questo campo.
Orico GV100 in azione con CrystalDiskMark
Il prossimo test è stato eseguito con CrystalDiskMark, per misurare le massime prestazioni teoriche in lettura/ scrittura sequenziale con dati casuali di varie dimensioni.
L’SSD Orico GV100 ha mostrato ottime performance, anche oltre con quanto dichiarato dalla società per quanto riguarda il dato ottenuto sulla lettura. Parliamo infatti di un valore di oltre i 1066 MB, che in lettura è davvero tanto. Sicuramente tra gli SSD più veloci sul mercato in questo aspetto. Scendono invece le prestazioni nella fase di scrittura (rispetto alle precedenti), specie con determinati file di piccole dimensioni, ma restano comunque nella media, anche se non eccelle.
Orico GV100 in azione con Atto Disk Benchmark
Ho sottoposto poi l’SSD Orico GV100 al software Atto Disk Benchmark. Uno dei migliori strumenti disponibili per misurare le prestazioni di archiviazione. Famoso perché molto affidabile, produce risultati molto accurati. Con ATTO possiamo testare dimensioni di blocchi predefiniti. Quindi possiamo testare con una sequenza di 32 MB di file da 4 KB, ma anche 32 MB in file da 1 MB. Che poi è il compito più importante e difficile per qualsiasi unità di archiviazione, ovvero scrivere velocemente file di dimensioni molto ridotte.
Sul fronte della lettura, possiamo notare ancora una volta dei valori decisamente ottimi, a parte piccole incongruenza con file di 32 e 16MB, poco rilevanti durante l’utilizzo quotidiano. È invece in scrittura che il drive mostra valori più bassi, ma resta comunque veloce nell’utilizzo quotidiano. Saltuariamente soffre con file di piccole dimensioni specifiche, come ad esempio con file di 64KB. Anche se, su file di 4 KB ha raggiunto invece una sorprendente velocità in lettura di 146 MB/ s.
Orico GV100 in azione con HD Tune Pro
L’ultimo test che ho effettuato è stato con HD Tune Pro, un tool professionale utilizzato anche da aziende nel settore. Permette di scansionare i dischi rigidi per rilevare errori e analizzare approfonditamente diversi dati e aspetti sulle prestazioni, provenienti dall’unità di archiviazione in esame.
Il primo test è stato effettuato nella sezione File Benchmark, per misurare le prestazioni in lettura e scrittura di file con blocchi di dimensioni diverse che vanno da 0,5 KB a 8192 KB (asse x), test molto impegnativo per queste unità. Ancora una volta in quanto a performance in lettura, siamo a livelli decisamente elevati, con file di 512 KB abbiamo in lettura/ scrittura rispettivamente valori di circa 800 MB/s e 230 MB/s, e con file di 8192 KB in lettura/ scrittura rispettivamente valori di circa 1000 MB/s e 250 MB/s.
Possiamo poi osservare nel grafico superiore (sempre nella sezione File Benchmark) una fase di scrittura non sempre stabile, con diversi picchi negativi. Di per sé, è abbastanza normale vedere un onda di tipo sinusoidale pura a fronte di elevate velocità in lettura/ scrittura. In questo caso però, a fronte di queste velocità abbiamo picchi fissi, ripetuti e acuti, un segno questo che indica una condizione operativa del disco quasi standard, e non una occasionale variazione momentanea. Questo comportamento indica quindi brevi momenti di instabilità con un’aggiunta di latenza durante l’utilizzo, o nella navigazione all’interno dei file allocati. Potremo attribuire la causa al controller installato. Molto stabile invece il tracciato delle performance in lettura, dove d’altronde si è dimostrato performante in ogni test.
Il secondo test è stato effettuato nella sezione Random Access, per misurare il valore IOPS. In questo test vediamo che per file da 1MB il valore IOPS è circa 861, con un relativo avg. speed pari a circa 861 MB/s, che rappresentano risultati decisamente buoni. Stesso test in scrittura non possiamo eseguirlo con unità USB, in quanto bisogna avere un drive non partizionato senza alcun volume, processo non possibile con tali unità per l’appunto.
Chi deve acquistarlo? | Recensione Orico GV100
I test sintetici effettuati sono andati per lo più bene, ma come va questo SSD nell’utilizzo quotidiano? Lo abbiamo utilizzato giornalmente per testare le “reali” prestazioni in differenti scenari. Nato per essere trasportato e lavorare in mobilità, per tali utilizzi si rivela utilissimo – specie per la sua natura multi-piattaforma – meno per lavorare su file direttamente dal drive.
L’SSD in questione è sicuramente veloce in scrittura, anche se dopo utilizzi prolungati le prestazioni calano notevolmente, e non gradualmente, bensì con picchi importanti che portano la scrittura a soli 45 MB/s anche per svariati minuti, nulla di traumatico, la velocità viene poi, presto recuperata al massimo regime. Il problema è proprio questo comportamento altalenante, dato molto probabilmente dalla gestione del controller e dal controller stesso. In lettura è decisamente performante, anche se, solo quando il sistema in uso, ha correttamente caricato tutti i file, ottimizzando la cache. Appare quindi rallentato appena collegato, e la navigazione in cartelle ha bisogno sempre di quel range dai 2/ 2,30 secondi misurati circa per andare nella posizione interessata.
Durante l’utilizzo prolungato tende a surriscaldarsi, ma non eccessivamente, resta comunque nella media con gradi che oscillano dai 34° ai 36° misurati, in ogni caso il dispositivo dispone di una protezione con limitazione termica. Inoltre, possiede un timer di auto-spegnimento, se rimane inutilizzato per 10 minuti.
Chi segue le nostre recensioni sa bene quanto la sicurezza è per noi un punto focale, specie per un dispositivo del genere, purtroppo questo SSD Orico non supporta la crittografia hardware, e questo è un grande punto a suo sfavore. Considerando inoltre, che non possiede alcuna cache sul disco, il suo prezzo di mercato è sicuramente elevato.
Arrivati a questo punto della recensione, avrete tratto da voi stessi le conclusioni. La domanda che dovete porvi se siete interessati all’acquisto, è se effettivamente necessitate di questa specifica categoria di prodotti. Un SSD quindi super compatto, tra i più piccoli al mondo, leggero e portatile. Resta in comunque in questa categoria tra i migliori sul mercato, se per voi questi nei da noi rilevati non rappresentano un reale problema durante l’utilizzo quotidiano, allora fa per voi. Anche se, a questo prezzo si scontra direttamente con i modelli di SSD dalle dimensioni maggiori.
Di seguito i relativi prezzi per taglio di memoria;
- 128 GB, 79,99 euro
- 256 GB, 99,99 euro
- 512 GB, 139,99 euro
- 1 TB, 239,99 euro
Se volete continuare a conoscere le ultime novità dal mondo hardware continuate a seguirci. Un saluto da tuttoteK.
- Velocità di trasferimento dati super veloce: unità SSD esterna M.2 MVME con velocità di trasferimento dati ultra veloce fino a 940 MB/s, super velocità di 10 Gbps, perfetta per trasferire grandi quantità di dati, tra cui video 4K, foto ad alta risoluzione, giochi, film, musica, backup dei dati e molto altro ancora.
Punti a favore
- Super compatto
- Supporto Multi-Piattaforma
- Buoni materiali
Punti a sfavore
- No crittografia hardware
- Prestazioni altalenanti
- Prezzo elevato
- No Cache integrata
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