Giochi semplici ma appassionanti: sono gli aleatori, in cui il caso è il re indiscusso. Ecco la guida ai giochi da tavolo aleatori
Benvenute e benvenuti al terzo appuntamento della nostra guida ai giochi da tavolo! Oggi consideriamo una componente fondamentale, l’aleatorità, ossia il caso, la fortuna, ciò che smuove molti giochi, indipendentemente dalla capacità strategica di chi gioca. Vediamo qualche gioco da tavolo che incentra completamente le proprie meccaniche sul caso.
Tokyo! | Guida ai giochi da tavolo aleatori
Tokyo non è commercializzato, rientra nei “giochi da pub” poiché basta un paio di dadi per sfidare il proprio gruppo di amici e amiche.
Componenti
- Due dadi a sei facce
Sfida
All’inizio si stabilisce un ammontare di punti massimo da perdere, o punti da vincere o qualsiasi altra variabile.
Ciascun partecipante, a giro, sfida quello successivo (in senso orario o antiorario, a scelta). Tira i due dadi e ne controlla il risultato, coprendolo al resto del gruppo. A quel punto, può dichiarare il valore reale che ha appena letto o bluffare, questo perché il valore dichiarato deve necessariamente essere pari o superiore al precedente (a parte il primo, ovviamente).
Se la persona sfidata accetta il valore dichiarato, riceve i dadi senza sapere se fosse reale e continua la partita con l’obbligo di dichiarare un valore pari o superiore al precedente. Se non accetta, viene rivelato il valore. Se il valore dichiarato corrisponde a quello reale, la persona sfidata perde un punto; se era un bluff, lo perde chi ha tirato i dadi. In caso di “non accettazione”, si ricomincia dal valore più basso.
I valori dei dadi vanno letti ponendo la cifra maggiore come decina e la cifra minore come unità. Questo crea l’ordine 31, 32, poi 41, 42, 43, 51… 54, 61… 65, poi i valori doppi 11… 66 e infine Tokyo, ossia 21, valore massimo. Una variante prevede la presenza di 31 come Piccolo Tokyo e 21 come Grande Tokyo.
Caratteristiche tecniche
- Autore: gioco spontaneo;
- Numero giocatori: 2+;
- Durata: variabile;
- Aleatorità: alta;
- Portabilità: alta.
Perudo, il gioco dei pirati | Guida ai giochi da tavolo aleatori
Forse inventato dai Conquistadores del XV secolo, forse dai pirati, dagli anni ’90 venne commercializzato Perudo, gioco di dadi e di bluff.
Componenti
- Per ciascun partecipante, 5 dadi e un bicchiere non trasparente.
Sfida
Dopo aver scelto chi inizia, ciascun giocatore agita i dadi nel proprio bicchiere per poi porre lo stesso capovolto, in modo da vedere ciascuno il proprio risultato celandolo agli altri.
Chi inizia dichiara un valore (da 1 a 6) e la quantità di dadi di quel valore presente (tra tutti quelli in gioco).
Se si dichiara esattamente, vengono mostrati tutti i dadi in gioco e deve esserci esattamente quel valore ripetuto esattamente in quella quantità. In caso positivo, tutti perdono un dado; in caso negativo, perde il dado chi ha dichiarato.
Se si dichiara (normalmente), il partecipante successivo (ad esempio in senso orario) può accettare o dubitare. Se accetta, rilancia i dadi, dichiarando un valore maggiore o una quantità maggiore; se dubita, vengono mostrati tutti dadi in gioco e deve esserci almeno quel valore dichiarato. In caso positivo, tutti perdono un dado; in caso negativo, perde il dado chi ha dichiarato.
Varie edizioni presentano altre meccaniche e la presenza di Jolly, ma dove abbiamo già visto questo gioco di dadi?
Caratteristiche tecniche
- Autore: gioco spontaneo;
- Anno: gioco spontaneo commercializzato negli anni ’90;
- Distribuito in Italia da: Parker Brothers;
- Numero giocatori: 2+;
- Durata: variabile;
- Aleatorità: alta;
- Portabilità: alta;
- Prezzo: circa 22 € (realizzabile in casa).
Gioco dell’oca e Scale e serpenti | Guida ai giochi da tavolo aleatori
Nulla da dire, il gioco dell’oca e scale e serpenti sono i primi su cui ci si affaccia nella vita, semplici, lineari. Prodotti e riprodotti in migliaia di versioni diverse e tematiche (come l’Ocalimocho, gioco di bevute spagnolo), sono oggi tra i giochi per bambini più popolari e memorabili. In ambito educativo, sono utili per insegnare a contare (i pallini sui dadi), a sommare (i valori dei dadi e le caselle avanzate) e allenare la logica (“occhi di serpente significa che tiri di nuovo”).
Nel 1580 Francesco I de’ Medici fece dono del Nuovo e molto dilettevole giuoco dell’oca a Filippo II Re di Spagna. È possibile che determinati elementi sul tabellone abbiano qualche legame con la numerologia. L’oca è un simbolo fortunato, chi si ferma sulla casella dell’oca tira di nuovo e, originariamente, chi vinceva otteneva un’oca in premio. Dal secolo successivo, il gioco dell’oca divenne popolarissimo in tutta Europa (perdendo l’oca in premio).
Scale e serpenti è meno noto in Italia, essendo nato nell’Inghilterra vittoriana dalla mente di John Jacques II, fondatore della casa editrice Jacques of London (fondata nel 1795, in attività). Molto simile nelle meccaniche, con l’aggiunta di scale, che permettono di salire da una casella all’altra, e serpenti, che riportano in basso. Anche Scale e serpenti può essere usato in ambito educativo.
Ludo e Non t’arrabbiare | Guida ai giochi da tavolo aleatori
Ludo e Non t’arrabbiare sono giochi di percorso e aleatori.
Ludo venne creato dalla Jacques of London nel 1896 mentre il tedesco Non t’arrabbiare è del 1907 da un’idea di Josef Friedrich Schmidt che prese spunto da Ludo stesso e dall’indiano Pachisi.
In entrambi i giochi, ciascun giocatore ha a disposizione più pedine che devono completare un giro sul tavoliere. Scopo del gioco è far fare l’intero percorso a ciascuna delle proprie pedine. Entrambi i giochi sfruttano meccaniche simili, presenti anche in alcuni giochi antichi.
Impressioni | Guida ai giochi da tavolo aleatori
I giochi da tavolo puramente aleatori risultano divertenti nell’infanzia, ma tralasciabili dall’adolescenza in poi (tranne Perudo per la sua componente d’azzardo). Indubbiamente i giochi di altro genere che mantengono una componente aleatoria risultano affascinanti anche in età adulta, ma quale sia la giusta percentuale di aleatorità è a gusto personale.
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