Abbiamo messo alla prova l’obiettivo grandangolare Samyang 10mm f/2.8. Scopriamo assieme come si comporta questo ultra wide per APS-C nel corso di questa recensione. Noi abbiamo provato la versione per Sony A-mount
Il Samyang 10mm f/2.8 si presenta come la sola soluzione a focale fissa per reflex APS-C in grado di offrire un angolo di campo di circa 110 gradi. Viene prodotto per diversi attacchi, fra cui Sony, Nikon, Canon e Pentax. Le versioni per Nikon e Canon dispongono di contatti, mentre le altre sono totalmente manuali.
Costruzione e materiali
La qualità costruttiva dell’obiettivo è eccellente, si tratta di plastiche di altissima qualità con un effetto texture molto gradevole al tatto. La linea rossa che contorna il design ne indica l’appartenenza alla linea premium di Samyang.
In virtù della qualità costruttiva l’obbiettivo risulta essere pesante, ma ancora bilanciato se utilizzato con corpi macchina non troppo leggeri.
La messa a fuoco è manuale e la ghiera risulta essere molto fluida e “pastosa”. Inoltre, essendo IF, la messa a fuoco avviene con il movimento di un gruppo di lenti dentro lo stesso, senza parti esterne in movimento. La precisione è millimetrica e la scala dell’iperfocale risulta essere estremamente precisa. La messa a fuoco arriva oltre infinito.
La ghiera cosi fluida rende l’obbiettivo sfruttabile anche per video, ma la realtà è che questo obbiettivo una volta messo in  iperfocale fa letteralmente dimenticare del problema della messa a fuoco. La minima distanza di messa a fuoco, di soli 24 centimetri consente di realizzare interessanti close-up e quale macro ambientata.
Da segnalare il fatto che non monta filtri a vite: per usare i filtri servirà munirsi di un costoso sistema di filtri a lastra. Inoltre il paraluce è integrato e non removibile.
Prestazioni
Cosi come ci si aspetta da un obbiettivo a focale fissa, Samyang 10mm f/2.8 risulta essere estremamente nitido anche a diaframma aperto. Il massimo della nitidezza si raggiunge a f/5.6.Â
La presenza del trattamento NCS di due vetri asferici e un vetro ED rendono questo obbiettivo molto competitivo. Proprio il trattamento NCS consente un’elevata tenuta nei controluce e riduce di molto la presenza di artefatti dovuti alla presenza del sole nel fotogramma (o altre fonti di luce).
Risulta quindi molto corretto rispetto ad aberrazioni cromatiche, flare, ghosting e coma.
La distorsione è forse il solo tallone di Achille, ma risulta facilmente correggibile in post produzione, e inoltre (se ben gestita) nemmeno si nota. Parliamo di un 4.65% di distorsione a barilotto.
La vignettatura è considerevole a f/2.8, ma sparisce in fretta: già ad f/4 si può fare a meno di correggerla e, a f/5.6, è assente. Chiudere il diaframma oltre f/5.6 non porta reali benefici.
Da segnalare un lieve crollo delle prestazioni da f/11 a causa del fenomeno della diffrazione. Non ci soffermiamo su altre questioni di ordine tecnico. Andiamo a vedere il comportamento sul campo.
Esperienza sul campo
Finite le considerazioni tecniche andiamo a vedere il comportamento sul campo di Samyang 10mm f/2.8.
Il solo ostacolo verso simile acquisto per molti è rappresentato dalla messa a fuoco manuale. Tuttavia su una focale cosi corta il problema non sussiste. Già a f/2.8 si può tranquillamente usare in iperfocale. Questo significa che la messa a fuoco effettivamente non la andremo mai ad effettuare in senso classico.
Scattare con questo obbiettivo diventa per cui molto semplice a qualunque apertura, oltre f/5.6 risulta praticamente sempre tutto a fuoco. Risulta comodo da usare anche per foto architettoniche in virtù del grande angolo di campo che consente di simulare con ottimi risultati un obbiettivo Tilt-Shift.
Risultato di una correzione in post produzione delle linee. Difficile trovare differenze significative (se non in minore risoluzione) rispetto a uno scatto effettuato con un T-S (che ha un costo ben più elevato).
Durante le gite, in virtu della sua estrema nitidezza si può ritagliare il fotogramma senza problema alcuno, al fine di simulare focali più lunghe. A seguire un esempio.
Foto originale senza ritaglio.
Foto ritagliata in post produzione.
La perdita di qualità è praticamente nulla. Nella foto di paesaggio diventa un fedele alleato, in grado di dare al fotografo ampie possibilità creative.  A seguire qualche esempio:
Esempio di paesaggio con elementi umani in primo piano.
Foto “classica” di paesaggio.
Infine un altro dei possibili usi di questo Samyang 10mm f/2.8 riguarda la fotografia astronomica a largo campo. Riprendere la Via Lattea con questo obbiettivo è molto semplice.
Via Lattea, scatto in verticale.
Via Lattea, ripresa in orizzontale.
Il solo limite risulterà la creatività del fotografo: si tratta di un prodotto che nel quotidiano risulta molto sfruttabile.
Samyang 10mm f/2.8: ultra wide per aps-C
Semplicemente il miglior ultra wide che si può acquistare per la propria fotocamera APS-C. Un acquisto consigliatissimo per chi utilizza questo formato. Il prezzo poi è molto abbordabile, alla portata di ogni fotoamatore.
- Primo obiettivo grandangolare, ideale per applicazioni architettoniche e paesaggi coperti
Punti a favore
- Ottimo rapporto qualità prezzo
- Eccellente nitidezza al centro e buona ai bordi a f/2.8
- Nitidezza ottima su tutto il fotogramma da f/4
- Scala iperfocale molto precisa
- Difetti ottici molto contenuti
- Coma quasi assente
- Ottimo per fotografia astronomica
- Costruzione perfetta ed impeccabile
Punti a sfavore
- Distorsione: bisogna conoscerla ed imparare a gestirla
- La messa a fuoco va oltre infinito, bisogna fare attenzione
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