Iparenti serpenti purtroppo li abbiamo tutti, ed oggi si parla proprio di famiglia con I Cesaroni e Topazio
Chi non ha quel parente con cui è costretto a condividere l’ossigeno ma che vorrebbe vedere isolato sotto una roccia nel deserto del Gobi? O magari c’è chi ha proprio una famiglia fuori dagli schemi, una di quelle che non puoi nemmeno invitare un amico a casa perché raccontargli tutte le dinamiche famigliari porterebbe via più tempo della produzione de Il Trono di Spade. Oggi parliamo proprio di parenti strani, questo grazie a due gioielli quali I Cesaroni e la telenovela Topazio.
I Cesaroni
- Serie Tv, anzi meglio dire Fiction tutta italianissima
- 11 Stagioni (avete capito bene, UNDICI)
- 142 episodi con durata variabile dai 50 ai 100 minuti, probabilmente preferireste subire l’asportazione di un molare senza anestesia vero?
La trama
Giulio Cesaroni (Claudio Amendola), aitante romanaccio che vive alla Garbatella, rimane vedovo e si ritrova a dover crescere i suoi tre figli maschi da “solo”. Ritrova però Lucia (Elena Sofia Ricci), amore giovanile che credeva ormai perduto, e destino vuole che i due, reduci da storie terribili, si sposino in seconde nozze.
La bella e acculturata Lucia ha due figlie, Eva e Alice, simpatiche come la pioggia a ferragosto, altezzose e snob, cresciute nella fredda Milano; ma ovviamente, da buona fiction all’italiana che si convenga, tutto è pronto a ribaltarsi in modo inaspettato. Prevedibile come lo zio alcolizzato che da spettacolo ai matrimoni, i figli dei due novelli sposi si troveranno coinvolti in intrighi amorosi al limite dell’incesto con gravidanze indesiderate, tradimenti e bugie all’ordine del giorno. Tutto ciò senza dimenticare la simpatica combriccola di contorno che getta in ogni occasione benzina sul fuoco. La casa della famiglia Cesaroni più che una casa pare essere un porto di mare, in cui tutti si trovano a chiarire i loro problemi anche se conoscono i proprietari solo per sbaglio.
Iconica la Bottiglieria gestita da Giulio e Cesare Cesaroni (giusto per non ribadire la romanità storpiando il nome di Cesare), situata nello storico quartiere romano della Garbatella. Ecco che questa Fiction italiota si salva solo in alcuni momenti, con inquadrature meravigliose della Città Eterna, per il resto pura spazzatura Made in Italy.
La banalità e l’essere becero di questa serie va a salire di stagione in stagione, se le prime 3 potevano essere tollerabili e quantomeno piacevoli da guardare con una granita e in mutande sul divano, dalla quarta in poi si assiste alla fiera del ridicolo: famiglie che si sfasciano, volgarità e altri incesti si affacciano nel tentativo di riportare in auge una serie ormai destinata a diventare lo zimbello di Mediaset, ma gli autori imperterriti l’hanno voluta tirare avanti fino alla stagione 11.
La corona Trash
La corona trash de I Cesaroni non può che vincerla quel “belloccio” canterino di Marco Cesaroni, interpretato da Matteo Branciamore, che per tutta la durata della fiction viene mollato con una chitarra in mano a cantare canzonette imbarazzanti, fra cui anche l’iconica e indimenticabile sigla della serie (e sappiamo tutti che state combattendo contro l’istinto di iniziare a cantarla senza ritegno). Il povero Marco ne subisce di ogni: mai ricambiato in amore, con due fratelli che fossero stati miei li avrei abbandonati in autogrill, un padre che gli scarica addosso ogni colpa dei problemi che capitano, pure la fame nel mondo; cornuto e mazziato, non arriva nemmeno al successo con la carriera musicale ma si ritrova a dover seguire Eva in giro per il mondo perché a lei è partito lo sghiribizzo. Povero Marco, rimarrai per sempre il personaggio Trash più bono comunque.
La sigla
Ammettetelo, non aspettavate altro: Pentole e bicchieri, sono lì da ieri, esco a far la spesa e poi ti aiuto volentieri. […] Pizza e mortadella, la strada è sempre quella, guardo tramontare il sole sulla Garbatella!! Dicevamo? Skrillex chi? Solo solo Marco Cesaroni al DJ Set!
Voto: 10+. La serie più travolgente e popolare degli ultimi 20 anni in italia, tutti sanno chi sono i Cesaroni, tutti conoscono a memoria le canzoni cantate nella serie e tutti hanno tifato per il lieto fine fra Marco ed Eva; 10+ perché non è da tutti far durare 11 stagioni una serie tanto brutta e mal scritta, con attori per la maggior parte cani e con praticamente zero idee. Chapeau!
Insomma, I Cesaroni è una serie che non deve mancare nel cuore di ogni amante del trash che si rispetti, anzi probabilmente tutti l’avrete vista ma ora con il caldo che avanza, che ne dite di un bel rewatch? Obbligatoria canotta bianca sporca di sugo di polpette, gelato e catena d’oro al collo, altrimenti non siete abbastanza “Italiano Medio” per potervela godere a pieno!
Topazio
- Telenovela venezuelana del 1984
- 1 stagione perché gli autori hanno avuto un cuore
- 181 episodi da 45 minuti l’uno, praticamente una tortura antica dell’inquisizione spagnola
La trama
Detentrice del record di prima telenovela andata in onda in Italia, questo peccato capitale ci racconta di due bambini nati la stessa notte: una è una neonata cieca figlia di una coppia molto ricca mentre l’altro è il primogenito sano di due contadini. A questo punto l’ostetrica Domitilla, a conoscenza del fatto che il papà riccone è talmente di mentalità aperta che se non avesse avuto un primogenito maschio avrebbe divorziato dalla moglie, scambia i due pargoli nelle culle, mandando quindi la bimba ricca ma cieca in una famiglia povera e il maschio dai due che farebbero invidia ai Campbell di Settimo Cielo per modernità di pensiero.
Passano gli anni e Gianluigi (il povero diventato ricco interpretato da Víctor Cámara), durante una passeggiata in boschi che sembrano piuttosto la foresta pluviale prima del disboscamento, incontra Topazio (Grecia Colmenares), la bambina cieca dello scambio. I due si innamorano così tanto che Gianluigi mette a repentaglio anche il fidanzamento con la compagna storica Jolanda (no, non la figlia del Corsaro Nero), ma il “padre”, Don Aurelio, non è d’accordo sull’unione perché vede Topazio come una contadinotta povera e cieca. Se pensate che Jolanda si stia struggendo la risposta è no, lei ha già deciso che vuole il fattore Ennio Montero così tanto da cercare anche di fregarlo simulando una gravidanza.
Tra matrimoni segreti, padri che trascinano via povere Topazio, la protagonista che ricomincia a vedere e Don Aurelio che scopre la verità, la telenovela va avanti fino alla conclusione, ma non mancano di certo colpi di scena: Topazio resta infatti incinta ma non sa chi sia il padre del bambino, il rapporto con Gianluigi va ad incrinarsi e la protagonista ritrova anche la madre, cioè la donna che l’aveva cresciuta come una figlia e che, magari, avrebbe pure il diritto di sapere cosa diamine sta succedendo. Ma tranquilli, è pur sempre una telenovela venezuelana, nonostante tutti gli intrighi che Beautiful levate tutto andrà per il verso giusto!
La corona Trash
A mani basse, la corona trash in Topazio la vince Don Aurelio o, come lo chiameremo noi, “mister sono una persona dalle ampie vedute”. Cattivo, violento, bigotto e pure un pizzico misogino, volete qualche altro stereotipo sui padri sudamericani?
La sigla
Non so se sia peggio il testo della canzone o la sequenza di immagini che va insieme alla musica. La sigla è cantata dall’immenso Drupi (…e mo chi è questo?) e non è per niente un cliché che racconta di quanto sta povera ragazza sia piccola, fragile, bisognosa d’affetto e più sfigata di Arianna quando incontra Teseo. Addirittura Topazio, secondo la sigla, trema perché essendo una creatura molto fortunata il Parkinson non sarà nulla.
Voto: 1200, come il periodo storico in cui è rimasto Don Aurelio. Topazio è LA telenovela insieme a Betty la Fea, se siete grandi appassionati di scarabocchi televisivi non potete davvero farvi scappare la sua visione.
Giungiamo alla fine di questo nostro appuntamento con Trash Series, se vi siete persi il precedente andate assolutamente a leggerlo: parliamo di Betty la Fea e Ugly Betty!
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